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Sono previsti nuovi colpi di scena nella ‘folcloristica’ Liga profesional de futbol argentino. Se la stagione 2023 era iniziata con il programma ben definito di due promozioni dalla B Nacional e tre descensos in cadetteria, ora a poche giornate dalla definizione delle retrocessioni si rischia davvero di cadere nel ridicolo, con i continui cambi di regole in corso d’opera che potrebbero falsare definitivamente il sistema calcio argentino.

Secondo il regolamento federale di inizio anno erano infatti tre le squadre che dovevano discendere dalla Primera: due dalla Tabla General -ovvero la somma dei punti della Primera División (primo semestre) e Copa de la Liga (secondo semestre)- e una dalla Tabla de Promedio, ovvero la media punti del massimo campionato negli ultimi tre anni. Ebbene, a destabilizzare l’ambiente ci aveva già pensato l’assemblea straordinaria dell’AFA dello scorso giugno, con la delibera dell’eliminazione di una delle due retrocessioni previste dalla Tabla General, a seguito dell’alleanza dei piccoli club, creando un nuovo scandalo nazionale. Finita qui? Neanche per idea. Ora, secondo i media argentini, lo stesso gruppetto di quindici squadre (maggioranza) starebbe per presentare al Comitato Esecutivo il progetto di eliminazione anche della seconda retrocessione della Tabla General, sempre a campionato in corso, e, udite udite, a sei giornate dalla definizione delle retrocessioni stesse!

Un papelón di proporzione vergognose, se davvero fossero confermate le indiscrezioni. Sarebbe la fine della credibilità della Liga Profesional e della AFA stessa, in un campionato ‘carrozzone’ di 28 squadre, che invece di acquisire competitività e divenire simile agli standard europei come da obiettivi prefissati, si ‘ingrosserebbe’ di addirittura 30 club, eguagliando la ‘famigerata era Grondona’.

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