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‘Fútbol argentino, probabilmente non capiresti’ potrebbe essere l’incipit della nuova impresa che ieri ha riscritto la storia in Copa Argentina.

Succede che il piccolo club chiamato ‘El Porvenir’, tre categorie più basse rispetto al Granate, riesce ad eliminare il ben più attrezzato Lanús e a qualificarsi per la prima volta nella sua storia nei 16 di finale della competizione. Nel neutro del Tito Tomaghello di Florencio Varela si vedono scene mai viste prime dal club del piccolo barrio di Gerli alle porte proprio di Lanús: tifosi del ‘Porve‘ increduli al triplice fischio finale, giocatori e staff tecnico in lacrime mentre c’è assoluta umiliazione per il plantel diretto dal Ruso Zielinski che mestamente abbandona il terreno di gioco, nel più umiliante, probabilmente, ‘clásico’ mai giocato. Una vittoria che apparentemente ha del clamoroso ma che non è troppo lontana dalla ‘filosofia’ del torneo, da sempre definito per il particolare format (singola partita in campo neutro e rigori dopo il 90’) come il più imprevedibile dell’intero panorama futbolístico del País.

La conferma, se bisognava averne bisogno, arriva due ore dopo nella seconda partita della notte, dove il piccolo Gimnasia e Tiro de Salta pareggia contro l’Argentinos Juniors in condizioni di doppia inferiorità numerica. Solo un gol nel finale del giovane attaccante Mati Perello eviterà al Bicho l’ansia dei calci di rigore.

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