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La giovane promessa che scappa a parametro zero e il club che lo ha cresciuto fin dalle prime giovanili che schiuma dalla rabbia. Più o meno è accaduto questo nella tarda giornata di ieri quando il club Estudiantes ha diramato attraverso i canali social un durissimo sfogo nei confronti dei protagonisti di questa storia, l’Atletico de Madrid e il giovane del vivaio, criticando l’operazione come ‘meschina, ingrata’ e tesa ad approfittare dell’attuale vuoto legale in materia.

Stiamo parlando del caso del giovane 18enne Gerónimo Spina, capitano della squadra Reserva (nostra Primavera), che rifiutando di firmare il primo contratto professionistico ha accettato le avances del club madrileno. Fin qui nulla di strano, nulla di illegale. Se non fosse, che riconoscere un corrispettivo guadagno economico alla società che ti ha cresciuto calcisticamente, umanamente, e che ti sta permettendo di fare il gran salto è quantomeno doveroso da parte di un giocatore. Soprattutto in Sudamerica, dove il trasferimento di giocatori è assoluto sinonimo di sostentamento e sopravvivenza.

“L’avidità, la visione a breve termine, gli affari facili e meschini, sono stati più forti della possibilità di crescere in un luogo che lo ha svezzato e formato calcisticamente e umanamente”, si legge nel durissimo post dell’Institución di La Plata. “Oggi ci troviamo di fronte a un caso che ci lascia perplessi e non fa altro che manifestare l’ingratitudine per la completa formazione donata. L’avido opportunismo di partire senza alcun permesso dal luogo che lo ha formato, e approfittando del vuoto giuridico, non riflette affatto i valori che proclama il Club Estudiantes de La Plata.»

Ecco il comunicato integrale.

Il giovane Gerónimo Spina se ne va dal club sradicato, portato via, ma soprattutto con una manifesta ingratitudine per tutto ciò che la Institución ha fornito durante la sua formazione, ed è quello che fa più male. L’avidità, la prospettiva a breve termine, gli affari facili e meschini, sono stati più forti della possibilità di crescere in un luogo che lo ha formato per tutta la sua fase giovanile. Consigliato dal suo ambiente e dalla sua rappresentanza, ma soprattutto per sua stessa volontà, il giovane ha deciso di uscire di nascosto e senza permesso attraverso la porta sul retro del Club Estudiantes de La Plata. Il Club Atlético de Madrid sta sequestrando senza alcun permesso, un giovane formatosi fin da giovanissimo nella nostra Istituzione, approfittando così della mancanza di tutela giuridica che inquadra la questione, situazione ben nota al giovane Spina, al suo entourage e alla sua rappresentanza, così come dal già citato Club Atlético de Madrid. Le promesse spregiudicate di chi rappresenta i giovani sono una minaccia costante per le società di formazione. Il caso Spina NON fa eccezione. L’Estudiantes de La Plata si offre completamente nella formazione dei suoi giovani, non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano, investendo in formazione, alimentazione e istruzione. I ragazzi frequentano gratuitamente il primo liceo per calciatori del Paese presso il Colegio Estudiantes de La Plata. Vengono formati sia dal punto di vista sportivo che umano, all’interno di un club che da oltre 100 anni si distingue per la formazione completa dei propri atleti. Oggi ci troviamo di fronte a un caso che ci lascia perplessi e non fa altro che dimostrare la nostra ingratitudine per la formazione completa fornita. L’avido opportunismo di partire senza permesso dal luogo che lo ha formato, e approfittando del vuoto giuridico, non riflette affatto i valori che il Club Estudiantes de La Plata proclama. Ci sono molti buoni esempi di quei giocatori che nobilitano la storia del nostro club. Il senso di appartenenza è il marchio di fabbrica che ci contraddistingue. Innumerevoli calciatori formati nell’istituto, molti che hanno trionfato nei principali campionati mondiali, non fanno altro che essere a disposizione del club per qualsiasi cosa serva, ed è questo in definitiva ciò che ci abbraccia e ci fa riconfermare la strada che abbiamo scelto. anni. Il ripudio della decisione presa dal giovane Gerónimo Spina, della sua rappresentanza e del suo ambiente, nonché delle azioni del Club Atlético de Madrid è assoluto. Confidiamo nei nostri allenatori e nei nostri atleti, comprendendo che quello che è successo al giovane Spina non è altro che un cattivo esempio e l’eccezione alla lunga e ricca storia del Club Estudiantes de La Plata.

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