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L’Estudiantes de la Plata è il nuovo campeón del futbol argentino. La squadra di Eduardo Dominguez batte 4-3 ai rigori il Vélez e festeggia la sedicesima stella della sua storia, conquistando la quinta edizione della Copa de la Liga. Finale a forte impatto emotivo quella di Santiago del Estero dove si consuma la battaglia di oltre due ore di gioco con l’epilogo palpitante dei tiri degli undici metri.

Pronti, via. E chi si aspettava una finale chiusa e di senza emozioni rimane deluso. Subito parte forte il Vélez che dopo solo sei minuto impegna il portiere Mansilla con una conclusione di Christian Ordóñez fa ‘esplodere’ la traversa con un tiro dai 25 metri di , il quale si ripete pochi minuti dopo con un cross che sfiora il palo. Ma l’Estudiantes, rimasto in sordina, inizia a condurre la gara grazie a una fucilata fuori area di Eros Mancuso che inganna l’arquero Marchiori e fa vibrare metà dello stadio albirroja. Pincha in vantaggio già al 14′.

Nella ripresa si apprezza la volontà del tecnico Vélez di raddrizzarla, nonostante l’inferiorità numerica che arriva per una gomitata di Damian Fernandez nei confronti dell’attaccante colombiano Cetre. Sembra già scritta la storia della finale, ma a sorpresa ecco il pareggio del pibe Alejo Sarco, entrato da appena un minuto, che riesce a a scardinare la difesa avversaria con un’incursione e una conclusione deviata, che non lascia scampo a Mansilla. È l’1-1 che non t’aspetti e che rivitalizza il Vélez, che con Aquino prende il comando delle operazioni, trovando con un lancio millimetrico Pizzini che viene abbattuto a pochi metri dall’area di rigore. Ristabilita la parità numerica per fallo da ultimo uomo da parte di Gaston Benedetti, il Vélez continua la sua azione propositiva, andando vicino al clamoroso vantaggio con una punizione che esce per questione di centimetri.

Le due squadre rifiatanao, e superato l’ostacolo dei due tempi supplementari, si arriva ai calci di rigore. E qui Mansilla, già eroe contro il Boca, dimostra la sua specialità di pararigori neutralizzando i tiri di Joaquín García e Santiago Cáseres. L’ex cremonese Ascancibar ha tra i piedi il primo match point ma il portiere fortinero Marchiori estende la questione alla sesta serie. Ci penserà di nuovo Mansilla ad autoproclamarsi ‘figura del partido’ neutralizzando anche la conclusione di Álvaro Montoro. Zuqui chiude i giochi e l’Estudiantes diventa ‘nuevo campeon del futbol argentino’ grazie alla conduzione tecnica di Eduardo Dominguez, già vincitore della Copa de la Liga nelle file del Colón. L’Estudiantes conquista un nuovo trofeo nazionale dopo la Copa Argentina di cinque mesi fa: felicitaciones León de La Plata!

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