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Che ‘el verdadero fulbo argento’ si nasconda nei polverosi potreros delle serie inferiori non è una novità. Orgoglio, senso di appartenenza e attaccamento al barrio sono caratteristiche essenziali nel troppo spesso dimenticato fútbol di provincia.

In questo contesto di pasión total si è giocato il clásico histórico tra Nueva Chicago e Almirante Brown, considerato ad alto rischio e tra i più pericolosi del panorama futbolero locale. Gol, emozioni, espulsioni, incidenti sono stati i necessari ingredienti per onorare al meglio una tra le sfide più sentite del Paese.

Un tempo a testa tra la Fregata e il Torito e in mezzo tanta adrenalina, che segna passo passo il ritmo cardiaco degli spettatori. Dopo un recibimiento da piel de galina nel Estadio República de Mataderos, scappano subito gli ospiti che nel giro di tre minuti, dal 18’ al 21’, gelano il sangue al Chicago. Che ora deve fare l’impresa.

Col passare dei minuti gli animi si scaldano in tribuna e in campo. L’arbitro Broggi ha il suo bel da fare per governare la situazione e non può far altro che sospendere il match in attesa di condizioni migliori. Sebbene non vi siano hinchas visitantes la polizia manganella, giustamente, dirigenti e accompagnatori arrivati al seguito, che fanno un po’ troppo casino nel loro settore.

Scene assurde si vivono a Matadores, con i gendarmi allontanati dagli steward per evitare il contatto con gli stessi dirigenti, che nel frattempo, si ribellano del trattamento ricevuto. In campo, è il far west. Attaccante Almirante e difensore Chicago pensano bene di risolverla a scazzottate, anticipando di un tempo la doccia negli spogliatoi. Dopo quattordici (14) minuti di recupero ci si prende tutti un bel tè caldo.

Nella ripresa è anche peggio. L’arbitro al minuto 52 assegna un calcio di rigore, che i padroni di casa clamorosamente falliscono. Sembra la fine ingloriosa per il Torito, totalmente incapace di reagire e vittima degli sfortunati eventi. Ma in cinque minuti, dal 77‘ all’83‘ arrivano i due gol tanto invocati dai 25.000 presenti, che fanno diventare letteralmente incandescente il piccolo impianto. La frustrazione ora imperversa gli animi degli undici dell’Almirante, che nel recupero perdono definitivamente la testa, terminando in otto per altre due espulsioni (tre, con una dalla panchina) combinate dall’arbitro Broggi.

Ancora una volta ‘el verdadero fútbol’ non si smentisce e regala in novanta minuti il meglio di sè in tipica salsa argentina. Incidenti, quattro gol, cinque espulsi, un rigore sbagliato e quasi mezzo tempo (venti minuti) di recupero: Ascenso, difficile da comprendere.

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