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Quando si usa l’espressione ‘dare la vita per il club’ probabilmente non si tiene contro dell’incredibile trayectoria di Pablo Vicó, che dopo quindici anni di onorato servizio alla guida del Brown de Androgué ha deciso ieri di porre fine alla sua storia d’amore. Una storia incredibile quella di Vicó, nata quasi per caso dopo il lavoro di sorvegliante notturno della pensione delle giovanili del club e terminata per essere ricordato come il più longevo allenatore mai esistito nella storia del futbol argentino.

“Lascio con molto dolore e tristezza”, ammette Vicó dopo l’ultima partita contro l’Estudiantes de Rio Cuarto, a Córdoba, lasciando intendere che la decisione non è stata presa unilateralmente. “È difficile, ma bisogna prendere la decisione con responsabilità, lasciando che qualcun altro faccia le cose nel migliore dei modi per il bene della società”.

Stupore e commozione dai tifosi di molteplici generazioni, eternamente legati a lui soprattutto per le due promozioni in tre anni ottenute a cavallo degli anni 2013 e 2015. 569 partite dirette, 204 vittorie, 185 pareggi e 180 sconfitte e soprattutto il record di 15 anni di direzione tecnica nello stesso club festeggiati il 21 marzo, superando nella classifica all-time i 14 anni di Victorio Spinetto (1942-1956) al Vélez e di José María Minella al River (1945-1959), e gli 11 anni di Guillermo Stábile al Racing (1948-1960).

‘E ora cosa farai? andrai in pensione?’, gli chiedono. “Ora cercherò di prendermi una pausa e analizzare le offerte che arrivano. Devo continuare a lavorare. Devo andare avanti e ho abbastanza forza per farlo, anche perchè devo sopravvivere economicamente”.

Pablo Vicó, a 68 anni inizia una nuova vita.

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