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Giornata assolutamente clamorosa quella appena trascorsa, tra Superclasico e cambiamenti in classifica.

Vince il River la super sfida contro il Boca e va in testa alla classifica. Successo del Lanús che rimane in scia della Banda di Gallardo, approfittando dei pareggi di Estudiantes, Racing, Independiente e Vélez. Prima sconfitta dopo dodici turni del Talleres. Pareggia anche il San Lorenzo, più attardato nella tabla. Señoras y señores, la magia del fútbol argentino.

13^ giornata

Aldosivi Union1-2
Lanus Central CBA2-1
Platense Patronato0-0
GodoyC Lanus2-2
Huracan Arsenal1-0
ATucuman SLorenzo0-0
Velez Independiente3-3
RCentral ArgentinosJ0-1
Gimnasia Sarmiento0-1
River Boca2-1
RacingEstudiantes1-1
Defensa YJ Talleres3-0
Colon Banfield0-0

In classifica c’è il cambio della guardia tra River e Talleres: ora la Banda sembra faccia sul serio con la quarta vittoria consecutiva. Lanús terzo, a quattro lunghezze dalla capolista. Ma la classifica si sta allungando. Tenetevi forte, si parte per il fantastico mondo delle cinque más grandes de Argentina.

River 2-1 Boca

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Da dove cominciare? Il Superclasico numero 24 di Marcelo Gallardo è fondamentalmente la partita perfetta. C’era attesa sposmodica da parte dei tifosi River di fronte al ritorno allo stadio, dopo quasi sette mesi e in concomitanza della ‘Madre di tutte le sfide argentine‘, ma neanche il più accanito barrabrava si immaginava una sequenza di eventi così favorevoli al Millonario. La ‘vuelta del publico’, la vittoria, lo strapotere e la testa della classifica ha mandato in assoluto delirio i tifosi della Banda. Le notizie che arrivavano da Florencio Varela raccontavano infatti della sconfitta clamorosa della capolista Talleres, con conseguente prima posizione. Impossibile poi descrivere l’entusiasmo di battere l’eterno rivale in un Monumental finalmente pieno -forse troppo?- di passione dopo tante sofferenze, grazie alla ‘providencia’ discesa dal cielo. L’incredibile stato di grazia di Julian Alvarez -vedi puntate precedenti-, questa volta fa davvero il botto. Doppietta da urlo per un’impresa che sarà ricordata nei più felici annali del club, e che attualmente lo pone tra i più interessanti prospetti mondiali. E poi c’è lui, Gallardo, che per l’occasione si presenta all’appuntamento indossando la cravatta storica di un’altra leggenda riverplatense: Ángel Labruna. Due allenatori simboli assoluti del club, pilastri di un club chiamato River Plate, adorati nelle orazioni giornaliere dai tifosi. A Nuñez questa volta, probabilmente, si è davvero raggiunto l’orgasmo.

E il Boca? Riparte dal Monumental abbastanza malconcio. Colpevole assoluto, senza meritevole di appello è il difensore Marcos Rojo, che già dopo 16 minuti si fa ammonire per ben due volte, e per interventi assolutamente evitabili. Sta tutta qui la sconfitta xeneize, con Battaglia che cerca nuove soluzioni, nuove scosse, inutili per una squadra che subisce un colpo micidiale a livello mentale. E si badi bene ad addossare le colpe della sconfitta all’arbitro, come per altro a caldo cerca di fare il Dt Boca: “L’arbitro? L’espulsione di Rojo ha condizionato la partita. Al 17′ avevamo già un giocatore in meno. Sono dubbioso nella sua decisione, ha condizionato completamente la partita”. Ma lo sanno tutti, la colpa è essenzialmente del centrale. E’ clamoroso il fatto che un giocatore della sua esperienza commetta sciocchezze da principiante. Il giorno dopo il grande Riquelme non avrà troppo remote a fare autocritica: “La cosa più semplice sarebbe quella di dare la colpa all’arbitro, ma il River è stato il giusto vincitore. Come lo eravamo noi nei tre clásicos giocati in casa. È il fútbol e sappiamo che può essere così”. Si spera che a La Republica de la Boca questa tempesta passi il prima possibile. Battaglia ora dovrà essere bravo a ricostruire a livello psicologico lo spogliatoio, ancora traumatizzato dopo il colpo dopo subìto. Domenica arriva il Lanus alla Bombonera, e in una Bombonera finalmente piena di tifosi. Può essere l’amore della gente il balsamo giusto per uscirne da questa spiacevole situazione?

Raggiunge la vetta dei goleador, in coabitazione con il Pepe Sand, Martín Ojeda, che grazie alla doppietta trascina il Godoy Cruz al sesto posto in classifica.

Atl. Tucumán 0-0 San Lorenzo

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“Un punto guadagnato? Semmai due persi. Personalmente questo pareggio lo prendo come una sconfitta.” Così dichiarava Paolo Montero alla fine della sfida contro l’Atlético Tucumán. Una partita ancora abbastanza complicata per il Ciclón, mai in partita e riconoscente ancora una volta al portiere ‘san’ Torrico, che toglieva le castagne dal fuoco in diverse occasioni. “Accetto le critiche, di sicuro non abbiamo giocato il nostro miglior calcio, ma il bilancio è confortante”. Ma, dopo 14 giornate di campionato e dopo la bufera, ora stabilizzata, dei Romeros, i tifosi certamente si aspettavano qualcosa, dal punto di vista del gioco e delle qualità dei singoli, quantomeno, per provare ad immaginare una squadra in battaglia per un posto nelle Copas. Invece si continua a navigare a vista, improvvisando, con la consapevolezza di vivere l’ennesima stagione buttata. Come se ne esce?

La risposta, a dir poco scontata, è il ritorno del pubblico al Nuevo Gasometro anche per il San Lorenzo, con il popolo cuervo che cercherà di sostenere e trascinare i propri beniamini, ma con la presa di coscienza, che se le cose non dovessero andare bene si rischierebbe l’effetto opposto, con contestazioni e fischi dolorosi. “È spettacolare che la gente torni. Spero che ci sarà di incoraggiamento come è stato a Tucumán”. dice il buon Paolo. Sperando e augurandogli che davvero possa possa essere così. Contro il Colón non sarà partita semplice. Ci si attende un’altra partita piena di passione, in tutti i sensi.

Racing 1-1 Estudiantes

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Grandissimo entusiasmo per l’atteso ritorno dei tifosi allo stadio. Al Cilindro contro l’Estudiantes c’è l’atmosfera delle grande occasioni per vedere finalmente da vicino l’Academia dopo tanti mesi. Dopo gli applausi per il riconoscimento delle 100 partite del portierone Arias, inizia la battaglia in campo contro il Pincha. El ruso Zielinsky non si lascia troppo suggestionare dalla targhe e dalle pacche sulle spalle e manda all’attacco il commando d’assalto. E’ quindi un primo tempo quasi a senso unico, con gli ospiti vicinissimi al gol in varie occasioni. Ma il palo di Cáceres e l’inizio ripresa a spron battuto dell’Acadé, spostano di netto gli equilibri. Anibal Moreno realizza il suo primo gol tra la locura più totale dello stadio, che finalmente può gridare con tutto il fiato dei polmoni la rete attesa tanti e tanti mesi.

La partita dell’Academia sostanzialmente termina qua, con l’Estudiantes che riprende dopo la pausa intervallo -inoltrato- le operazioni di sabotaggio, complici anche l’atteggiamento più difensivo di Úbeda. A dieci dalla fine arriva il pareggio, comunque meritato, dell’Estu che sfiora anche il clamoroso colpaccio. Tra il gelo e il mormorìo del pubblico, inizia la contestazione, con i cori a favore di Milito (contro il presidente Blanco) e i fischi al termine della partita. El Licha Lopez a fine gara non ci sta e bacchetta senza mezzi termini i tifosi: “I fischi alla dirigenza sono un po’ ingiusti. Capisco la rabbia della gente, ma i deludenti risultati sportivi non possono offuscare quanto di buono fatto dall’Institucion del club”. Claudio Úbeda ha le ore contate. Sarà l’allenatore del Racing Club fino alla scadenza naturale del contratto di fine anno. Poi, chissà.

Velez 3-3 Independiente

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Indecifrabile capire ultimamente il Rojo, capace di prestazioni horror come quella di domenica scorsa e imprese quasi leggendarie come quella vista a Liniers. All’Amalfitani è verdadero partidazo, con il Rey de Copas devastante nel primo tempo e col Fortin che si sveglia di colpo solo negli ultimi tre minuti. Vantaggio improvviso di Lucero, ma poi è Independiente show con il bomber Silvio Romero, che si sveglia dal lungo letargo durato ben 630 minuti.

Il Vélez appare stordito, accusa il colpo e, trascinato dai tifosi, si getta negli ultimi dieci minuti all’assalto del castello eretto dell’ex Falcioni. L’impetuosità è tale che arriva il 2-3 al 90′ e il pareggio al 93′, per un punto, in fin dei conti, meritato da entrambe le squadre. Se ne va però con comprensibile rabbia il dt Independiente, ad un passo dalla ritrovata vittoria: “Siamo stati superiori al Velez per tutta la partita.” sbotta Falcioni. “Meritavamo la vittoria per quello che come abbiamo giocato, dispiace tornare a casa così, ma ci deve servire da insegnamento per le prossime partite. La consolazione è che per 90 minuti abbiamo fatto benissimo.”

Bonus post: Godoy Cruz

Qundo il Godoy va sotto due a zero col Newells, tutti gli appassionati di futbol argentino si rendono conto che sarà solo una questione di tempo per assistere, quantomeno, al pareggio del Tomba. Non a caso il Bodeguero gioca finora il miglior futbol albiceleste, trascinato dai suoi gioiellini Boullade e Ojeda, quest’ultimo, autore della doppietta decisiva e di gesti tecnici di assoluto livello. La sensazione è che se il Dt Flores continua con questo ritmo frenetico, potremo rivedere a presto il Godoy Cruz lottare per le prime posizioni, magari ambendo alla Copa Libertadores, trofeo tanto caro al compianto Morro Garcia.

Bonus post 2: Talleres

Si ferma al palo il Talleres che perde abbastanza nettamente contro il Defensa y Justicia, finalmente in versione Beccacece vecchia scuola‘. L’equipo di Medina cerca di interpretare la partita, ma l’Halcon è assolutamente devastante nelle ripartenza davanti al proprio pubblico. Ne uscirà malconcia la T, con la vetta della classifica perduta, ma consapevole del fatto che già da domenica potrà riscattarsi davanti ai suoi tifosi. Per continuare a stupire ancora in questa sorprendente cavalcata nella Primera Division.

La polemica della settimana

Riaprono gli stadi al pubblico e subito nascono le polemiche. In alcuni impianti infatti è stato sforato il 50% della capienza dei tifosi allo stadio. Sotto accusa gli impianti in particolare del Monumental e Amalfitani. Si è avviata d’ufficio un’investigazione della Procura dei grandi eventi che proverà a far luce sulla vicenda. Intanto il ministro della salute Vizzotti apre alla possibilità di aumentare fino al 75% la capienza per novembre. Segno tangibile di una ripresa alla normalità.

Prossima giornata:

Sfide molto interessanti anche nella quindicesima giornata. Il Boca riceve alla Bombonera -finalmente con tifosi- il Lanus che sta viaggiando a grandi velocità. Sarà interessante vedere la reazione Xeneize dopo il Superclasico perso col River. Il San Lorenzo ospita l’ostico Colon e l’Estudiantes, il Rosario Central. Sfide affascinanti anche quelle di ArgentinosDefensa y Justicia e Talleres-Atletico Tucuman. Il River va al Florencio Sola dove non dovrebbe avere gravi problemi. Si attendono comunque nuove sorprese nel Torneo más pasional del Mundo.


calcioargentino.it

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