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Ne ha passate di battaglie el capitan Lisandro Licha Lopez, l’idolo dei tifosi del Racing Club. A 37 primavere suonate ancora sente la voglia di rimettersi in discussione. Il cambio allenatore a gennaio lo ha scosso profondamente, essendo ‘el Licha’ molto legato al ‘Chacho’ Coudet. Ha proferito anche parole dure, amare dopo il divorzio dal Dt amico, ma non ha mai smesso di amare il suo Racing Club. Con l’avvento del nuovo Dt Beccacece ha ritrovato la forma fisica e l’equilibrio mentale e il Racing, dopo una pazza rincorsa, ha vinto un clamoroso clasico, per poi tagliare il traguardo della Superliga al terzo posto.

Questa intervista è stata realizzata dai canali social della società (RacingPlay) dove Lisandro ha risposto a domande arrivate tramite whattsapp dai giornalisti. Sono le conferenze della quarantena.


Lisandro López (Lisandro López) - AS.com

“Prima di iniziare, voglio cogliere l’occasione per inviare un grande abbraccio a tutti i racinguistas”

FUTURO “Neanche nel peggior giorno della quarantena mi è venuto in mente di mettere fine alla mia carriera. I dirigenti del Racing sanno che la mia idea è di continuare ancora per un pò. L’argomento del rinnovo sarà sicuramente discusso a breve, non credo che ci saranno problemi, ci sederemo e parleremo. Se l’intenzione della dirigenza e dell’allenatore sarà quella di farmi continuare, la cosa si risolverà molto rapidamente e positivamente. Non c’è fretta. Come dico sempre: mantengo la passione, l’amore per questo sport, ho ancora la voglia di competere, giocare, vincere e imparare”

CAMPO “Dobbiamo tornare il prima possibile. I giocatori sono ansiosi di calpestare un campo di gioco, toccare una palla, condividere giorno per giorno gli allenamenti, fossero anche ridotti. Sono dell’idea di iniziare ma facendolo in un modo prudente, ordinato, attraverso un protocollo. Il club ne ha già presentato uno, ovviamente per allenamenti ridotti. Speriamo che si possa far presto per iniziare la preparazione.”

ALLENAMENTO VIRTUALE “Siamo costantemente connessi con il preparatore fisico e lo staff. Lavoriamo virtualmente, in gruppi di 10 o 12 giocatori. Stiamo lavorando molto bene, anche se può essere più difficile per quelli che vivono in un appartamento perché non hanno molto spazio. In generale, vedo il gruppo abbastanza bene, motivato, soprattutto, forte a livello mentale che è la cosa più importante al momento. “

COSA TI MANCA DI PIU’? “Lo spogliatoio. Perché ho un ottimo rapporto con i miei compagni. Prendere insieme un mate, parlare, ridere, godere quei momenti in ogni sessione di allenamento. Questa squadra ha un ottimo rapporto umano e personalmente mi piace molto questo clima.”

PANDEMIA “Se me lo avessero chiesto, avrei preferito non recarmi a Mar del Plata (prima giornata di Copa Superliga). Non per paura, ma per la grande preoccupazione che c’era in quel momento, soprattutto quando abbiamo visto le immagini che arrivavano dall’esterno. Ho capito che il gruppo non era preparato al 100% per affrontare la partita “.

RETROCESSIONI “Su base personale, penso che la decisione di sospendere le retrocessioni non sia quella migliore. Ritengo che una delle grandi qualità del calcio argentino sia la competitività. Con l’abolizione del descenso nel 2021 stiamo regredendo. Sembra che questa decisione avrà anche gravi conseguenze per molti calciatori. Tutte le squadre, in misura maggiore o minore, stanno attraversando alcune difficoltà. Non penso che questo sia il modo migliore per affrontare la questione. Non sono affatto d’accordo. “

STIPENDI RIDOTTI “L’idea è nata dalla dirigenza date le circostanze e le difficoltà che il club sta attraversando, come tutto il calcio argentino. Ne abbiamo discusso tra noi giocatori e abbiamo raggiunto un accordo in modo che in aprile l’istituzione potesse pagare gli stipendi dei 700 dipendenti che lavorano per il club. Ma vale la pena sottolineare l’eccellente rapporto che questa squadra ha con la dirigenza. Ciò rende tutto più semplice “.

LIBERTADORES 2021 “È qualcosa di spettacolare. Lo dico da molto tempo: per avere maggiori possibilità di vincere la Coppa, il Racing deve sempre partecipare e competere a questa grande competizione. È una grande gioia, una grande motivazione per tutti essere di nuovo presenti nel 2021. Sono molto contento di questo risultato, così come tutta la squadra e la società.”

FUTBOL A PORTE CHIUSE. “Ho già giocato senza pubblico e ovviamente non è l’ideale per un calciatore, al di là del fatto che si cerchi comunque di mantenere lo spirito competitivo in ogni momento. Si perde la magia e l’entusiasmo che il nostro pubblico ci trasmette a ogni partita. Soprattutto mancherà per i tifosi l’occasione di vedere la loro squadra. Però bueno, è per forza maggiore.


calcioargentino.it

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