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Dopo essere rimasti praticamente fuori dalla corsa ai primi quattro posti in campionato siamo usciti anche dalla Copa Argentina per mano del Defensa y Justicia… Ma andiamo con ordine.

Eravamo rimasti al Clasico de Barrio, purtroppo terminato tristemente 1-1 con il gol del “nueve” Franco Di Santo (condito da insulti verso la tribuna durante l’esultanza) ed il pareggio ospite a causa di una disattenzione difensiva.

https://youtu.be/P7SvRerDq6E

Nella settimana successiva c’è stato l’importante pareggio esterno nel preliminare di Copa Libertadores contro la U. de Chile: partita scialba che si è accesa dopo la stupida espulsione di Braghieri con il gol chileno ed il pareggio immediato di Di Santo sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Dopodiché un altrettanto anonimo pareggio a reti bianche al Florencio Sola di Banfield.

Nel ritorno di Copa un convincente (?) 2-0 con gol di Di Santo e di Angel Romero. Ricordiamo però che i chileni avevano fuori mezza squadra per covid e che dopo la partita si è parlato più del cambio di Angel Romero che della vittoria. Molti tifosi si ponevano la seguente domanda: che senso ha togliere il migliore in campo a mezz’ora dalla fine con il risultato non del tutto assicurato? (gli ospiti con un gol sarebbero rientrati in corsa per la qualificazione).

Arriviamo così alle ultime due vergognose prestazioni. Contro il modesto ma ben organizzato Aldosivi di Gago si è visto un primo tempo osceno che comunque poteva finire 0-0 se Monetti non avesse regalato il gol agli ospiti con un posizionamento folle su un calcio di punizione da posizione molto defilata.

https://youtu.be/K_ziHHtU-js

Ecco quindi il secondo quesito x il DT “Che senso ha fare il turnover del portiere?”. Premessa: Torrico, oltre ad avere 40 anni, è anche infortunato quindi la scelta deve ricadere tra Monetti e Devecchi. A causa delle numerose sviste del Mono, Devecchi ha avuto la possibilità di difendere la porta nelle partite più importanti (Copa) quindi dovrebbe essere lui il titolare. Peccato che il signor Dabove abbia deciso di schierare Monetti in campionato ufficialmente per preservare Devecchi ma probabilmente per altre ragioni a noi sconosciute.

Nel secondo tempo la reazione del Cuervo si è vista ma si è concretizzata solo in pieno recupero grazie ad una caparbia azione del juvenil Julian Palacios che ha servito a Di Santo un pallone da spingere in rete senza fatica. Dato che mancano solo due minuti il Ciclón manda tutti in attacco per cercare la vittoria e l’occasione ci sarebbe al 50’ quando un difensore atterra el tanque Diaz in area. Rigore per tutti tranne che per l’arbitro che lascia correre: rinvio lungo del difensore ed erroraccio di Braghieri che permette a Contreras di applicare (ovviamente) la Ley del EX colpendo e affondando il club in cui è cresciuto.

Dopo la sconfitta e il misero terz’ultimo posto nel girone campionato, Dabove è riuscito a fare di peggio con l’eliminazione in Copa Argentina sempre al Florencio Sola ma contro il Defensa y Justicia.

L’inizio è incoraggiante ma appena segnano i rivali la squadra si scioglie. Il gol è veramente ridicolo sia per l’errore da scuola calcio di Jalil Elias che per la deviazione sfortunata di Donatti che spiazza Devecchi. Il resto del primo tempo è un assalto del Defensa che sembra il Real di Zidane.

Diego Dabove

Al rientro dall’intervallo ecco la perla di Dabove: fuori Angel Romero e Ramirez ossia i due migliori giocatori della squadra. Al loro posto l’impresentabile Troyansky (farebbe fatica in serie C) e il contropiedista Uvita Fernandez. Terza domanda per Dabove: “Che senso ha togliere i due più forti quando stai perdendo?”.

La squadra ovviamente non reagisce salvo che per alcune iniziative di Juli Palacios e del “Yacaré” Herrera. Cosa fa Dabove secondo voi? Al 40’ fuori Herrera, dentro Gino Peruzzi.

Dopo il due a zero in contropiede, spazio anche a Melano al posto di Palacios e il gioco è fatto. La partita finisce come la precedente, tutti avanti senza criterio e gol in contropiede del Defensa. Eliminazione dalla Copa e Dabove nell’occhio del ciclone.

Il problema è che sembra che il tecnico faccia apposta a prendere le decisioni meno logiche. Fa sempre il contrario di quello che vorrebbero i tifosi (e il buon senso). Possiamo anche accettare che non gli piaccia Oscar Romero, ma è normale che se stai perdendo fai entrare un terzino e lasci in panchina il trequartista?

Di domande come questa ce ne sarebbero molte altre, sia sulla gestione della rosa che sulla gestione del mercato. Sul banco degli imputati oltre al DT e ai giocatori sin sangre dovrebbero finire i dirigenti, partendo da Tinelli che risponde solo su instagram e solo ai suoi ammiratori e continuando con la segreteria tecnica (Tocalli, Acosta, Romagnoli).

La partita di stanotte contro l’Estudiantes ha proprio le sembianze dell’ultima spiaggia per il tecnico che se dovesse perdere dovrebbe fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni. Diciamo “dovrebbe” perché abbiamo già capito che la logica di Dabove è l’esatto opposto della nostra.

Di Loren_Cuervo


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