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Conclusa anche la decima giornata di Copa de la Liga. In evidenza, lo scontro sull’asse BairesAvellaneda, con il River che si prende la vetta del gruppo a battendo nettamente l’Independiente nello scontro diretto al vertice del gruppo A. Il Racing Club rialza la testa dopo il periodo negativo con la vittoria ‘sobre la hora’ contro il Boca, attardato oltremodo nel gruppo B. Il San Lorenzo ‘ricade’ nel vecchio vizio della pareggite, complicando l’accesso alla fase ad eliminazione diretta. Batagglia furibonda in zona retrocessione (Tabla General), con il Colón che perde contro l’ultima e ora rischia grosso.

Oltre all’Arsenal de Sarandí (ultima della Classifica Promedio) retrocederà un altra squadra, l’ultima della Classifica General (somma punti Primera Division+Copa de la Liga). Attualmente sarebbe il Colón.

San Lorenzo-Platense 1-1

Doveva essere l’occasione del rilancio davanti ai suoi tifosi, ma invece il San Lorenzo trova la via del gol solamente nei minuti finali, riuscendo, con il solito Bareiro, ad equilibrare una gara in salita per il vantaggio del Platense ad opera del pibe Maximiliano Zalazar, in prestito dal Boca Juniors. Col Calamar il Dt Insua deve dire addio all’ormai ‘lontana’ imbattibilità, ovvero quando al Nuevo Gasometro si costruivano le basi per il terzo posto della Primera dello scorso semestre e si infrangeva il primato nazionale di imbattibilità interna dopo 103 anni. Deve mandare giù l’ennesimo boccone amaro Insua che a fine gara deve ammettere: “Sarei un bugiardo se non dicessi che non sono preoccupato di non vincere in casa. Spero che accada ancora. Fuori dai giochi per le fasi finali? Sono molto addolorato per non vincere la Copa de la Liga”, dicendolo tra il serio e il faceto. In realtà la squadra di Boedo dovrà dare tutto per rientrare nella zona Libertadores. Si sfrega invece la mani invece ‘el loco’ Martin Palermo, allenatore del Platense, che riesce che riesce ad uscirne indenne dalla bolgia di Bajo Flores e permette al Calamar di uscire definitivamente dalla lotta salezza. Non male, considerando che tre partite fa lo stesso Palermo era ad un passo dall’esonero.

Racing Club-Boca Juniors 2-1

Lo chiameremo Dr. Jekill e Mr.Hide questo Boca, accorto in difesa, pungente in attacco in Copa Libertadores, ma distratto e sprecone in Copa de la Liga. Sembrava fatta dopo il gol di Merentiel al 91′, ma il pareggio, in risposta al vantaggio di Vecchio, durava poco. Arrivava infatti dopo sei minuti di recupero la beffa finale di Sigali su cabezazo che gelava il sangue ai xeneizes. “Il pareggio forse era il risultato più giusto, bisognava stare più attenti”, ammette un rammaricato Almiron, che ora deve incrociare le dita per recuperare Benedetto, infortunatosi ed uscito anzitempo della cancha. Il Racing invece si prende i primi applausi dopo l’era Gago, con i primi tre punti della gestione traghettatrice formata da Videla-Grazzini. “È stata una partita da infarto”, dichiara Grazzini. “In generale abbiamo fatto una grande partita, abbiamo dominato l’andamento della partita. Abbiamo avuto situazioni da gol e siamo stati giustamente vincitori, ottenendo la vittoria tanto attesa”. Non si può poi dimenticare Emiliano Vecchio, la figura del partido, autore di un gol e di una prestazione finalmente convincente. “Emi è un giocatore molto importante”, continua il Dt dell’Acadé. “Tutti sanno che tipo di calciatore sia, ci ha aiutato a vincere. Vedo un gruppo molto unito che vuole uscire da questa situazione e spero che le cose inizino ad andare per il verso giusto perché ne abbiamo bisogno”.

Risalgono la classifica a grandi falcate el Colibri Borja e Ama Bareiro, ad un passo dalla vetta dei capocannonieri.

River Plate-Independiente 3-0

Ventesima vittoria consecutiva da locale, è record assoluto per il River che si gode il 3-0 contro il minaccioso Independiente di Carlitos Tevez. L’ennesimo successo tra mura del Monumental indica che il Millonario si è ripreso dalle sbandate di inizio semestre, quando serpeggiava una nube di polemiche sull’operato di Demichelis. È bastato il Superclásico a rimettere in ordine le cose, con la squadra riverplatense, candidata ora a uno storico ‘doblete‘ nella stagione 2023. Nonostante l’infortunio di De le Cruz i leaders Barco, Lanzini, Borja e il Pity Martinez, prendono per le redini la squadra e la conducono verso il trionfo meritato. Per ‘far pace’ definitivamente con i tifosi ora c’è da aggiustare il ‘programma trasferta’ , dove il MIllo, tranne poche eccezioni, ha sempre faticato oltre misura ad ottenere i tre punti.

Fischi all’ingresso in campo e fischi all’uscita. ll ritorno dell’Apache Tévez sul prato del Monumental non poteva che essere così. Finisce invece con un’abbraccio fraterno il saluto tra i due allenatori, tra Carlos e Martín Demichelis, vecchi compagni di Selección e autori di memorabili momenti. Il Rojo, dopo nove gare da imbattuto, conosce la prima sconfitta del semestre contro un inarrivabile River dal tasso tecnico troppo marcato. Gli ospiti devono solo mettersi l’anima in pace contro un giusto vincitore. “Penso che fosse il momento più adatto nell’affrontare il River”, commenta alla stampa Tévez a fine gara. “Serviva a vedere a che punto siamo e cosa dobbiamo migliorare. Anche se fa male perdere in questo modo, continuiamo a crescere. È meglio adesso che più avanti. E’ una sconfitta di cui occuparsi, di cui non preoccuparsi. Dobbiamo continuare a crescere come squadra; questa sconfitta la prendo come qualcosa che ci aiuterà per quello che verrà”.

Le Altre:

Il Colón perde in casa dell’Arsenal retrocesso e si complica terribilmente la vita. Succede il caos a Santa Fé, con l’allenatore Pipo Gorosito che dimessosi, abbandona la nave che affonda.

L’Huracán si supera e vince nel sempre complicato campo de La Paternal, risalendo la chin in classifica. El Nacho Pussetto è l’assoluto protagonista con una doppietta.

Il golazo della settimana è del giovanissimo Geronimo Rivera. Un bombazo all’incrocio regala tre punti d’oro al Banfield!

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Libertadores