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Carlos Tevez si dimette da allenatore del Rosario Central. E’ questa la ‘bomba’ che deflagra a Rosario cogliendo di sorpresa la parte ‘canalla‘ della città. La decisione arriva dopo la mancanza di un progetto sportivo in concomitanza dello slittamento delle elezioni presidenziali interne, riprogrammate per il prossimo 12 dicembre. “Il primo giorno che sono arrivato ho detto che non sarei venuto per fare politica” entra a piè pari l’Apache. “Quando il mio nome viene usato come propaganda politica non mi piace. Sono un tecnico che ha voluto fare il meglio per il club, per il Central”.

“Non ho intenzione di continuare come allenatore”, continua poi Tevez. “Voglio ringraziare i tifosi per avermi dato il loro affetto in questi quattro mesi e mezzo. Non ho parole per ringraziarvi per l’amore e la costanza che avete messo in campo in questi mesi. Purtroppo con le elezioni non si parlava di progetto, ma di Tevez. Come se fossi un ostacolo. E io non sapevo con chi parlare per costruire la quadra per il prossimo anno. Lo scudo del Central viene prima, poi il mio nome. Faccio un passo indietro pensando al club”.

Presentato il 21 giugno 2022, nella sua prima esperienza da allenatore Carlitos ha ottenuto in 23 partite, 6 vittorie (tra cui un clásico vinto), 10 pareggi e 7 sconfitte.

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