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Giovedì notte di terrore per i tifosi xeneizes a Rio de Janeiro. Azioni di disturbo violente e imboscate della barra del Fluminense si sono verificate nei pressi della spiaggia di Copacabana con lo scopo di aggredire e rapinare i molti simpatizzanti presenti bosteros, come documentato dei giornalisti argentini presenti. Subito ne è nata una guerriglia con lanci di oggetti da spiaggia -come lettini, sedie sdraio- dall’una e dall’altra parte. Il risultato è stato un fuggi fuggi generale generato anche dall’intervento della polizia brasiliana, che non curante di porre freno alle provocazioni della torcida, ha deliberatamente attaccato nuovamente il gruppo inerme di tifosi xeneizes con azioni brutali. Lanci di gas lacrimogeno per disperdere la folla in luoghi ‘liberati dalla presenza di ostilità, proiettili di gomma sparati ad altezza uomo su strade affollate anche da ragazzi e bambini, sono stati alcuni dei soprusi delle forze dell’ordine locale, naturalmente, con feriti solo da parte argentina.

LE REAZIONI. Da parte del club xeneize ha parlato il membro del ‘Consejo de fútbol’ ‘el chico’ Serna, esternando tutte le preoccupazioni del momento: “Siamo molto preoccupati per questa situazione. La Conmebol è molto preoccupata per questa questione. Spero che si possa risolvere nel migliore dei modi e che ci sia pace. d’animo. Rinviare la finale? Non è facile rinviare una partita del genere due giorni prima”. Da canto organizzativo la CONMEBOL ha rilasciato un comunicato social nel quale si invita al ritorno dello ‘spirito del fútbol’. LA CONMEBOL invita i tifosi del Boca e del Fluminense a condividere insieme i momenti di gioia e di festa che il nostro calcio ci regala. I valori dello sport che ci appassionano di più devono ispirare comportamenti di pace e armonia. Pertanto, Ripudiamo gli atti di violenza e di razzismo che potrebbero verificarsi nel quadro di questa finale”.

Razzismo, che sembra davvero fuori luogo in questo contesto di aggressioni e pestaggio dei militari rivolto solo alla fazione più tranquilla e indifesa. “Sono indignato per le azioni irrazionali della polizia”, ha dichiarato l’ambasciatore argentino in terra brasiliana, Daniel Scioli. “I tifosi del Boca sono stati vittime due volte, dalle imboscate dei tifosi del Fluminense e della polizia. E non ci sono stati arresti. Come può essere che tifosi pacifici, con la maglietta della loro squadra vengano trattati in questa maniera brutale? Sono indignato”.

Pullman argentini bloccati alla frontiera e il grosso dei nuovi tifosi che arriverranno tra oggi e domani: sembra davvero che la gestione della logistica e sicurezza sia ‘scappata di mano’ al governo della città di Rio de Janeiro. Nel frattempo, sembra confermato lo svolgimento dell’imponente banderazo xeneize, in programma oggi pomeriggio sempre a Copacabana. Nella speranza, di non dover annotare nuove provocazioni da parte della barra fluminense e corpi di polizia brasiliana.

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