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E’ semplicemente la legge del più forte quella che va in scena nella notte al Más Monumental di Buenos Aires. L’ennesima, dopo le prestazioni delle ultime settimane che stanno accompagnando il River Plate in Liga Profesional. Contro il Ginmasia nel turno infrasettimanale, non c’è storia. Un 3-0 categorico che rimarca, ora più che mai, come la squadra di Demichelis abbia trovato un equilibrio interno tale da sfoderare in serie prestazioni di così alto livello.

Anche se manca il ‘guru’ Nacho Fernandez, il River sembra aver imparato a giocare da squadra, guidato dagli spiriti guida di Aliendro e dall’intramontabile Enzo Diaz, tandem di un centrocampo che alterna inventiva e fosforo. In un Más Monumental di nuovo tutto esaurito il vantaggio arriva dopo appena 26 minuti, dopo che l’arbitro Darío Herrera punisce l’intervento in ritardo del difensore Henrique con la massima punizione. Se ne incarica Beltrán, che realizza magistralmente sotto l’incrocio e porta avanti il Millonario tra il delirio collettivo.

Lucás Beltrán, 5° gol in undici partite di Liga Profesional.

Nella ripresa il Gimnasia cerca una reazione ma è il River (a differenza delle prime gare di campionato) che non si accontenta del risultato, e che anzi, continua a martellare la difesa del Lobo con un turnover quasi obbligato. La conseguenza sarà l’ennesima prova schiacciante dei padroni di casa che giustificheranno la fuga e la netta leadership del torneo. Si aggiungeranno alla lista dei marcatori anche Aliendro (65′) splendido con un cabezazo che supera l’incolpevole portiere di riserva Insfran, e Mati Suarez, protagonista di un colpo da biliardo sul secondo palo, che non fa che annunciare al popolo riverplatense il ritorno dall’ennesimo infortunio.

Prima posizione, di nuovo a +4 dal San Lorenzo e l’ennesima iniezione di fiducia per il futuro. Soprattutto, guardando i prossimi impegni di Libertadores, unica macchia finora, di un cammino post Gallardo quasi perfetto per il debuttante di grande speranze Martín michuDemichelis.

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