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Prima esperienza internazionale per Sebastian Battaglia e primo grande trauma alla guida del Xeneize. La squadra azul y oro è stata da pochi minuti eliminata dall’obiettivo più importante della stagione e lui deve metterci la faccia nella conferenza post partita. La delusione è tanta per il Dt, ma è mitigata, per quanto possa servire, dalla buona prestazione della squadra nei 95 minuti di gioco. Si chiude improvvisamente un capitolo della stagione. A caldo, però, non è facile.

“E’ una sconfitta che fa male. La Libertadores è uno degli obiettivi principali a cui teniamo maggiormente e abbandonarla di colpo mi da grande dolore” ammette il Dt nella sala stampa della Bombonera. “La nostra idea era quella di andare il più lontano possibile nella competizione, ma questo è il calcio e dobbiamo accettare le sue regole. Avremo altre battaglie in programma e affronteremo le competizioni a cui il club partecipa. Oggi il Corinthians è venuto per pareggiare, per cercare i calci di rigori. Ci sono riusciti. Per conto nostro, la squadra ha lavorato bene, abbiamo avuto le nostre occasioni”.

Dopo la prevedibile amarezza della sconfitta e dell’eliminazione, improvvisamente il Dt cambia tono e decide di togliersi un sassolino dalla scarpa, rivolgendosi indirettamente alla dirigenza, rea di non essersi mossa adeguatamente sul mercato. “Ci hanno salutato giocatori (Salvio e Pavón ndr) che ho chiesto di integrare, ma non è arrivato nessuno. Sicuramente dovevamo essere più ‘aggressivi’ nel mercato, ma sono situazione che non gestisco. Abbiamo avuto l’opportunità di migliorarci in termini di ricambi. Io però devo cercare di ottenere il meglio dalla rosa che ho e i ragazzi hanno fatto un grande lavoro. Avremmo meritato di più, ma sono orgoglioso della partita che hanno fatto, orgoglioso dell’impegno che tutti hanno visto in campo”.

E poi il dolore più grande, il secondo errore di Benedetto. “Il rigore del Pipa? E’ stata una decisione sua calciare il quinto rigore. Era fiducioso e noi diamo sempre fiducia a tutti. Forse non doveva farlo, perche ci sono notti maledette nelle quali ti va tutto storto. A volte non meriti e passi il turno. Oggi avremmo meritato ma non siamo passati. La buona prestazione andrà nel dimenticatoio, tutti si ricorderanno della eliminazione. Anche se dentro di me rimane la soddisfazione per il gioco che abbiamo creato”.

La lista dei cinque rigoristi: inizialmente Benedetto era stato designato per tirare il terzo.

Un colpo difficile da digerire, per il plantel e per i tifosi, addolorati, nonostante il grande entusiasmo dimostrato negli spalti e la fede per questo club, ormai non più protagonista in Copa Libertadores come nei tempi passati. Ci vorrà del tempo per digerire questa nuova sanguinante ‘derrota‘. Al risveglio stamattina, forse, farà ancor più male.

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