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Ecco cosa hanno combinato le 5 più grandi di Argentina nella quarta giornata di Primera Division.

Dopo il turno infrasettimanale, si conclude anche la quarta giornata. Con il solo Racing che ne approfitta della ‘pareggite’ collettiva.

Quarta giornata

Colon GodoyC 1-0
Lanus Union 1-1
Racing Sarmiento 1-0
Platense Independiente 1-1
Defensa YJ Gimnasia 3-2
Talleres Boca 0-0
River Huracan 1-1
SLorenzo Banfield 1-1
ArgentinosJ CentralC 1-1
Patronato Newells 0-0
Estudiantes Arsenal 4-0
RCentral Aldosivi 1-2
ATucuman Velez 0-0
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Frenano tutte le capoliste davanti, con il Racing che ne approfitta per avvicinarsi alla zona calda. Pareggiano River e Boca, forse condizionati dal pensiero del prossimo Superclasico di Copa Argentina. Si sveglia dopo quattro turni l’Estudiantes che ne rifila 4 all’Arsenal de Sarandi. Impresa del Defensa che da 0-2 vince in rimonta 3-2.

Racing 1-0 Sarmiento

Benja se desmoronó en el césped en el festejo de su golazo, el del triunfo sobre Sarmiento.

Non giocherà un futbol spumeggiante, sarà spesso contestato dei tifosi, ma per ora i risultati si toccano con mano ad Avellaneda lato Academia. La prima posizione, in coabitazione con San Lorenzo e Independiente è finalmente realtà. Sono un’altra volta le sliding doors, come il turno precedente, le protagoniste della vittoria contro il Sarmiento de Junin. Possesso sterile, conclusioni telefonate, difesa a volte sotto pressione, fino all’80’, quando l’allenatore Juan Antonio Pizzi decideva di giocarsi il tutto per tutto inserendo nella mischia l’attaccante pibe Benjamin Garré. Mossa azzeccatissima dato che lo stesso Garré si inventava un gol dai 25 metri sul secondo palo che non lasciava nessun scampo al portiere Sarmiento Vicentini. Arrivava sul filo di lana la seconda vittoria consecutiva per un Racing che, complice anche i molteplici pareggi delle altre, si posizionava in coabitazione in vetta. Morale alto nella truppa, utilissimo per preparare in settimana nel miglior modo possibile il delicato clasico de Avellaneda.

“Dopo più di sette mesi di recupero, attesa e tanto lavoro, mi sento di nuovo vivo. Torno a godermi questa bella professione. Felice e preparati per ciò che sta arrivando. Forza Racing Club. Tutti insieme”. Così post di Benji dopo il tanto atteso ritorno in campo dopo 7 mesi. Sabato il ritorno in campo …e il ritorno al gol dopo appena 4 minuti. La via crucis di Garré finalmente si interrompe, con tutta la squadra che torna finalmente a sognare assieme a lui.

River 1-1 Huracan

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Forte degli ultimi risultati e prestazioni in Primera, Gallardo decide di far riposare i titolari e adottare il turnover in vista Superclasico di Copa Argentina. D’altronde, l’Huracan non sembra impressionare e poi si gioca sempre al Monumental. La partita assume la fisionomia predefinita, con il Millonario padrone del possesso palla e col Globo che si affida al contropiede. Ed è grazie ad una ripartenza che avviene la prima scossa del partido. Contropiede da manuale e l’Huracan passa: Condia per Triverio per Silva, che a tu per tu con Armani non sbaglia. Tutto di prima, tutto molto bello. El Muñeco sconsolato, decide di mandare in campo i titolari e a cinque dal 90′ la pareggia con il solito Romero, per il suo quarto gol in quattro partite.

“Non siamo stati abbastanza efficaci per aprire le marcature” ha tuonato Marcelo al termine della gara. “E’ stata una partita dominata da noi, ma quando non segni la partita si fa difficile. Hanno segnato loro, abbiamo insistito e questo ci ha portato al pareggio. Poteva essere qualcos’altro, ma non è andata così”. Così Gallardo al termine della partita. Il pareggio finale lascia un pò di amaro in bocca al tifoso della Banda, ma considerando la frenata delle altre in classifica, stare a un punto dalle prime, dopotutto, non fa troppo male.

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La ‘temuta’ classifica promedio, ovvero le medie punti delle ultimi tre anni. Le ultime tre retrocederanno l’anno prossimo.

Talleres 0-0 Boca

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Ritornavano i titolari col Talleres dopo le due esperienze clamorose della Reserva e dei pibes nel Boca, per una partita a Cordoba dalle mille insidie. Non era facile infatti essere competitivi dopo una settimana di isolamento, dopo la quarantena obbligatoria, decisa e imposta dal ministero della salute dal ritorno in Brasile. Ed infatti la squadra di Miguel Russo disputa una delle partite più brutte dell’anno, salvata più volte da Agustin Rossi, il portiere che non fa rimpiangere per nulla la recente cessione di Andrada.

Il pari alla fine accontenta le due squadre, ma, come se non bastasse, torna la tradizionale bufera nel centro sportivo ‘Casa Amarilla’dopo una settimana di pace e applausi alle imprese dei ragazzini. Questa volta tocca a Sebastian Villa prendersi le scene del palcoscenico dopo le ingiustificate assenze dagli allenamenti. Nonostante i continui richiami di Riquelme, il giocatore punta i piedi pretendendo l’immediata cessione, o meglio, invitando il club ad accettare l’offerta (rifiutata perchè ritenuta insufficiente) presentata del Bruges. È quindi frattura interna nello spogliatoio, ma solo per quanto riguarda il colombiano, alle prese anche con la giustizia ordinaria dopo la denuncia dell’anno scorso di violenza di genere da parte della ex compagna. Andrà a processo, almeno è questa la decisione della procura di Lomas de Zamora, per un inverno (in Argentina) che per Villa si preannuncia bollente. Lasciarlo andare, dopotutto, ci si guadagnerebbe due volte.

San Lorenzo 1-1 Banfield

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Era la grande occasione di dare un primo scossone alla classifica, ma Montero e squadra non riescono a salire sul treno in corsa, approfittando di andare in fuga. Il Banfield non è il Boca dei ragazzini affrontato qualche giorno prima. Sembra questo l’insegnamento che arriva da questa partita. Certo, il San Lorenzo è ancora ‘puntero en el la tabla‘, ma ora vede assottigliarsi il vantaggio dagli inseguitori. “Fin dal primo giorno, Montero ci ha detto che l’atteggiamento non è negoziabile. Bisogna andare decisi su ogni pallone, perché è un torneo dove i punti valgono oro”.
È questa la riflessione di Yeison Gordillo, il centrocampista trasformato dall’uruguayo, titolare inamovibile.

Ma a preoccupare di più lo staff tecnico e tifosi non è il pari in sè, ma l’infortunio al protagonista della partita, a quell’Uvita Fernandez, autore del gran gol decisivo per l’1-1 finale. L’attaccante è uscito anzitempo dal Nuevo Gasometro a causa di una distorsione alla caviglia sinistra, che lo terrà lontano dai campi di gioco dalle 2 alle 3 settimane. E con Di Santo ancora infortunato, sarà emergenza offensiva nel Ciclón per le prossime sfide.

Platense 1-1 Independiente

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Altra capolista e altro passo falso. L’Independiente esce da Vicente Lopez con un punto conquistato grazie al secondo gol consecutivo di Roa, l’uomo finora più in forma dell’equipo di Falcioni. Tutto accade nel primo tempo, col Rojo propositivo e col Calamar dedito a pungere in contropiede. Platense in vantaggio. E’ questa la sorpresa che grazie a Shott che al 29’ ghiaccia le aspettativi dei tifosi di Avellaneda. Ci penserà dieci minuti dopo il colombiano a pareggaire e a definire l’1-1 poi finale.

La testa ora andrà inevitabilmente all’appuntamento più importante dell’anno, a quel clásico de Avellaneda da sempre sinonimo di rivalità ai massimi livelli. L’Independiente non lo vince in competizioni ufficiali addirittura dal 2017, quando Leandro Fernandez (ora al Nacional de Montevideo) affondava l’allora corazzata Racing, nientemeno che al Cilindro. Falcioni per questo motivo sembra già abbastanza preoccupato: “L’arbitro per il clásico? Se volete, potete mettere Vigliano contro il Racing. Tanto, siamo abituati ad essere sempre castigati”, ha letteralmente explotado Julio Falcioni in sala stampa al termine della partita. Vigliano è l’arbitro ‘bestia nera’ del club, dopo alcune decisioni in serie poco chiare a danno del Rojo. E poi rincara: “Quando l’Independiente conquista un po’ di punti, ci sono sempre dubbie decisioni arbitrali che ci tagliato le gambe.” Clarissimo. Si preannuncia un interessante partido domenica notte.

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Bonus post: Defensa y Justicia

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È tornato. Il Defensa di Beccacece che enamora, quella del cuore, del coraggio, quella che non muore mai, rifà finalmente capolino a Florencio Varela. Non sarà mai quella ‘storica’ del 2018, ma anche in questa si avverte lo spirito, da sempre presente da questa parti. È tutto cuore il Defe che affronta il Gimnasia al Tito Tomaghello nonostante un secondo tempo da incubo. In settimana si era assistito ad una svolta nel mercato. Partito il bomber Brian Romero, il Defe aveva riscattato il 50% del cartellino di Francisco Pizzini, l’ex attaccante in comproprietà con l’Independiente per rafforzare l’attacco, punto debole nell’ultimo periodo. Ed è grazie a lui se l’equipo risale la china verso l’impresa assoluta. Ci vorranno anche i gol di Bou e Contreras per l’urlo clamoroso liberatorio al 95’. Il Defensa è tornato! Almeno per una sera.

Prossimo turno

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Per il prossimo quinto turno in programma sfide interessantissime, a cominciare dal clasico de Avellaneda tra Independiente e Racing Club. Menzione speciale anche per Velez-Colon, partita che si preannuncia spettacolare. Il Boca ospiterà l’Argentinos, mentre il River (turnover?) andrà a Mendoza per affrontare il Godoy Cruz, in attesa della prima e importantissima sfida di Libertadores contro l’Atletico Mineiro.


calcioargentino.it

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