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Sono le 05 e 17 italiane ed Emiliano para il rigore decisivo di Cardona. L’Argentina si qualifica alla finalissima col Brasile.

E’ l’Argentina la seconda finalista della Copa America. La squadra di Messi stacca il biglietto per la finale solo ai rigori, regolando la Colombia dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. È il portiere Dibu Martinez che si converte ad eroe della nottata, parando tre dei cinque rigori calciati dai colombiani. Sarà così il clasicisimo Brasile-Argentina la finale della 47a edizione della Copa America.

Ma non è stato facile. Si sapeva che la Colombia era un ostacolo ostico e tale si è dimostrato per tutti i novanta minuti. Partita subito a grandi ritmi, tra due squadre che si affrontano senza remore tattiche a viso aperto. Parte benissimo l’Argentina che passa subito grazie a una intuizione di Lo Celso nei confronti di Messi. Leo aggancia la sfera, la protegge, si gira e serve l’accorrente Lautaro che trasforma in rete un simil rigore in movimento. Grande festa di Messi e compagni; è l’1-0 che indirezza nei binari albicelesti la semifinale.

La Colombia non ci sta e si dimostra avversario ostico, assediando di fatto la retroguardia argentina e andando vicinissima al pareggio in almeno due occasioni. Saranno i pali a dire di no ai tiri di Wilmar Barrios e Yerry Mina salvando la porta di Martinez. Pochi minuti prima del termine del primo tempo Nico Gonzalez schiaccia di testa una palla al bacio di Messi, ma Ospina para miracolosamente.

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Il toro ‘da carico’

Scaloni nella ripresa mischia le carte. Entrano Montiel e Paredes per incrementare il possesso palla, ma è la Colombia che perviene al pareggio grazie a una intuizione eccezzionale di Cardona. Il fantasista del Boca inventa un assist clamoroso grazie a una punizione da centrocampo, che mette in condizione Luis Diaz di superare da posizione molto defilata il portiere argentino. È l’1-1 e sembra svanire l’ilusion argento.

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Le ‘attenzioni’ del colombiano Fabra su Leo Messi

Scaloni pesca l’asso con l’ingresso di Di Maria, che di fatto crea scompiglio nella difesa colombiana. Clamorosa la grande oppurtunità che arriva a un quarto d’ora dalla fine: Di Maria in contropiede salta Ospina, che in uscita disperata sbaglia incredibilmente i tempi. La palla però gli rimane sul destro e serve Lautaro, che sbaglia l’impossibile a porta semivuota. E’ la grande occasione per chiudere la partita. Ma ormai gli equiibri si spostano nuovamente, con l’Argentina che occupa constantemente la trequarti avversaria. Un palo di Messi su grande invito del fideo fa gridare al gol, prima dell’inevitabile fischio finale.

Si va così ai rigori, con Argentina e Colombia che si giocano l’accesso alla finale dagli undici metri. Emiliano Martinez decide che è il momento giusto per trasformarsi in supereroe. Il portiere dell’Aston Villa inizia con la sua parlantina ipnotica a destabilizzare i colombiani, tattica che dà i suoi frutti, considerando i tre rigori parati su cinque. Le reti di Messi, Paredes e Lautaro, assieme alle prodezze dell’arquero, staccano il biglietto per il Maracanà, dove sabato notte andrà in scena nientemeno che il clasico del Sudamerica: Brasile-Argentina per la Copa America. Para ilusionarse otra vez.


calcioargentino.it

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