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La volta scorsa ci eravamo lasciati con i numeri dello sprofondo, economico si intende, del Rojo. Quanto tempo è trascorso da allora? Un mese, due mesi? È cambiato qualcosa?

No, sostanzialmente nulla, nel senso che a parte qualche transazione di minor cabotaggio, non è stato sanato alcun contenzioso con giocatori o club reclamanti le loro spettanze, anzi. Con alcuni di essi le controversie si sono addirittura inasprite (SilvaGaiborCampana) con richieste di indennizzi extra a FIFA e TAS ai danni dell’ Independiente, ai quali la CD del club ha però risposto con la stessa moneta (eufemismo), e cioè intentando loro cause per danni patrimoniali di vario genere.

Nel frattempo si sono palesati e inaspriti i problemi con la giustizia di Pablito Moyano, il cui processo per le connivenze con la cupola della barrabrava -ricordate ad esempio l’aggressione, presunta o concordata scegliete la versione che più vi aggrada, a Holàn– che continua ad essere rinviato per motivi differenti ogni volta. Come se non bastasse, sono iniziati a tamburo battente i rumors sulla dipartita a fine dicembre sia di Pusineri (al quale sono giunte offerte dalla Colombia) che del DT Burruchaga oltre che alle elezioni societarie programmate a fine 2021, con relativi incontri stile Carboneria già susseguitesi trai vari gruppi in contrapposizione agli attuali padroni del vapore..

Dulcis in fundo, ma non meno importante, è proseguito il continuo e sistematico logoramento nei rapporti tra le frange più vintage della hinchada roja e quelle più giovani, segnale che la situazione è molto borderline a tutto tondo per quel che riguarda il mondo Independiente. Dalla società ai tifosi.

E poi c’è stato il mercado de fichajes. Com’è andato? Cominciamo con le bajas, evidenziandone anche quelli che sono stati gli sbilanci per le casse societarie…

  • Gaibor (pagato 4,6 milioni di dollari, svincolato)
  • Campana e Silva svincolati
  • Cecilio Dominguèz (pagato 6 milioni di dollari, venduto per 1,7)
  • Sanchez Mino (pagato 2,4 milioni di dollari, svincolato per 200 mila dollari)
  • Braian Romero (pagato 2,8 milioni di dollari, prestato al Defensa y Justicia per 75 mila)
  • Chavez (pagato 2 milioni di dollari, prestato al Defensor Sporting per 150 mila)
  • Lucas Albertengo (pagato 2 milioni di dollari, svincolato)

E ora le altas, idem come sopra:

  • Sebastiàn Sosa (prestito per 100 mila dollari e opzione di acquisto per 1 milione, dicembre 2021)
  • Lucas Rodriguez ( svincolato, ex Tigre)
  • Federico Martinez (1,1 milioni di dollari dal Liverpool de Uruguay)
  • Ezequiel Munoz ( svincolato, ex Lanùs, Palermo, Boca Juniors)

Confermati inoltre ed estesi i contratti col Chino Romero (che il Boca ha cercato di accaparrarsi a più riprese senza offrire per altro alcuna contropartita economica o tecnica accettabile), Alan Franco e le giovani joye canterane Velasco e Saltita Martinez.

Sistemati tutti i problemi quindi e coperti i posti carenti all’interno del plantel? All’apparenza forse, perché il reale racconta innanzitutto che il fantomatico problemino (così come spergiurato dalla crème dell’equipe medica roja) riscontrato al ginocchio di Munoz era ed è, più concretamente una rottura ai legamenti (6-9 mesi out) e che Martinez è stato in realtà un capriccio del DT e non una richiesta di Pusineri

In questo splendido epigono di girone dell’inferno dantesco l’Independiente ha iniziato e svolto tutta la sua pre temporada chiusa, poco più di una settimana con un paio di test match (contro i Gallos del Moròn prima e il Banfield poi) che hanno fornito indicazioni poco confortanti sia per mentalità della squadra, sia per le differenze evidenti in qualità media tra i titolari e le riserve, almeno per quelle che sono le gerarchie predefinite ad oggi.

Anomalie quindi, viste le esigenze immediate di risultati positivi, leggi il dentro/fuori in Copa Sudamericana (vero obiettivo della stagione dell’ Independiente) contro l’Atletico Tucuman, giovedì 5/11 de visitante (partido de ida 1-0 Rojo, un tempo intero con l’uomo in più e nonostante questo Sebastiàn Sosa decisivo…) necessitanti di soluzioni radicali e in tempi oltremodo ristretti. In tal senso va la scelta di Pusineri, per l’esordio serale della liguilla di Copa de la Liga Argentina, stasera 18,45 contro il Central de Cordoba in trasferta, di schierare la quasi totalità dell’equipo suplente (Sosa e Franco unici superstiti dei titolari) lasciando a casa Bustos, el Tucu HernandezRodriguez Menendez. Missione: ottenere il massimo con il minimo dispendio di risorse, sfruttando i dettagli e gli episodi .

Per poi giocarsi tutto giovedì sera con la speranza che il cruce in quel di Tucuman non sia l’ultimo ballo della competizione ma… Perchè questo è ciò che necessita l’Independiente, la sua storia e la sua hinchada e…perchè mai come ora, permettetemi l’excursus extra futbolero, c’è bisogno di regalare qualche attimo di felicità ad una moltitudine di gente (prima ancora che hinchas) che da oltre due decenni è un laboratorio di esperimenti sociali e violenze, anche economiche. Un paese in lockdown continuativo da 221 giorni (tranne che nelle villas dove le FDO locali hanno diversi problemi nella gestione del traffico) dove uno dei criteri/provvedimenti adottati dalle istituzioni per far uscire di casa le persone è stato quello in base al numero pari o dispari sulla carta d’identità, bambini inclusi… e mi fermo volutamente qui. E per ciò che mi riguarda questa è una questione che va oltre le barriere del tifo.“VAYAN, SEAN HOMBRES, JUEGUEN Y GANEN!” (cit. Pato Pastoriza)

di ReydeCopas_mn


calcioargentino.it

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