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INCIPIT. In Argentina le partite più sentite e importanti sono quasi sempre i “clásicos”. Queste rivalità, conosciute in quasi tutte le lingue futbolistiche come “derby”, sono gare dal sapore piccante, uniche e molto spesso ‘fuori dal contesto’ rispetto al campionato: ci si gioca molto più di una semplice partita e vincere queste ‘battaglie’, soprattutto in stagioni nefaste, significa “salvare la stagione”. Nella prima divisione troviamo i casi più famosi: Boca-River, San Lorenzo-Huracán, Independiente-Racing, Estudiantes-Gimnasia, Rosario Central-Newell’s, ecc.

Nell’ “ascenso”, ossia nelle serie inferiori del fútbol argentino, i classici sono diversi. Se in Primera, tranne che per Avellaneda, la stracittadina divide le tifoserie di una città, nelle serie inferiori sconquassa la vita quotidiana di un “barrio” o due barrios vicini. È questo il caso di Atlanta–Chacarita, una delle partite più pericolose d’Argentina.

Atlanta e Chacarita possedevano i loro stadi confinanti uno davanti all’altro, molto più vicini dei 300m di Racing e Independiente. È “Il clásico de Villa Crespo”, ovvero il clásico di un quartiere della città di Buenos Aires, anche se, per essere onesti, sarebbe più corretto dire che gli stessi campi sportivi erano costruiti ai confini tra il barrio di Villa Crespo e quello di Chacarita, due barrios nel centro urbano della città. Oggi solo l’impianto di Atlanta è rimasto nel suo luogo originale, il Chacarita si è trasferito a San Martín, a più di 10 kilometri di distanza , ma ancora ha la sua sede nel quartiere di nascita.

RIVALITA’. La rivalità inizia nei primi anni del XX secolo, quando le due squadre furono fondate. Atlanta non trovava un posto dove stabilirsi e per questo gli affibbiarono il soprannome di “Bohemio”. Chacarita invece fu fondato vicino al cimitero del barrio e così venne chiamato “Funebrero” (becchino). Negli anni 20, le due squadre presero una decisione: condividere un terreno dividendo i costi di affitto. Le due tribune dei due stadi si affacciarono allo stesso muro divisorio: una situazione mai vista nel mondo.

Viejos Estadios on Twitter: "¡Buenos Vecinos! Los estadios de Racing e  Independiente en Avellaneda. ¿Conocés otros casos de estadios tan cercanos?  http://t.co/oipcJjQIzR"

In quei tempi tra le due squadre non esisteva l’odio. Al termine della partita le due tifoserie lasciavano lo stadio in un clima amichevole, quasi come fratelli. Tutto cambió irrimediabilmente nel 1944, quando il Funebrero tentò di rinnovare il contratto d’affitto del campo di calcio, ma inutilmente: la proprietà era cambiata e aveva un nuovo padrone: il club Atlanta. Che non lo voleva affittare a nessuno. Così il Chacarita si dovette trasferire a San Martín, con l’Atlanta che orgogliosamente si vantava di aver cacciato i vicini dal barrio.

Anche se dal 1945 Chacarita non gioca più in Villa Crespo, quando le due squadre si affrontano danno vita sempre a partite speciali, piene di tensione, nervose e, lamentablemente, negli ultimi tempi con molta violenza. Atlanta e Chacarita hanno militato per tanti anni in Primera División. Il 1984 è stato l’ultimo anno in cui hanno giocato in Primera División, questo significa che da 36 anni non si affrontano nella serie dove meriterebbero. In queste lunghe tre decadi hanno vagato per le diverse divisioni dell’ ascenso senza mai incontrarsi: era come se non volessero più giocare contro.

Se la relazione tra queste squadre è cominciata con un’amicizia, il tempo e la violenza -ogni giorno più normale in Argentina- hanno fatto diventare questo clásico in una delle esperienze più pericolose da affrontare in un fine settimana: assistere a un Atlanta–Chacarita sarebbe come tentare di scendere un treno in corsa, nonostante le generazione più vecchie possano ancora vedere nei rivali un passato di amicizia. E così i Bohemios potranno beffarsi degli avversari vantandosi di essere i veri proprietari di Villa Crespo, come di contro, i funebreros parlaranno della paternità, espressione argentina usata per celebrare la supremazia storica di una squadra nei confronti dell’altra.

Negli ultimi anni, non c’è stata l’occasione di giocare molti clásicos per motivi di destini differente, ma in questa stagione, nonostante entrambe le due squadre militassero in Primera Nacional, sono state divise nei diversi gironi. Forse c’è ancora forte il ricordo violento di una delle più famose partite: l’ultima Primera B Nacional, nel 2012.

Sintesis: Chacarita 1 vs Atlanta 0 – 13º Fecha PBM Transición 2014 – Club  Atlético Chacarita Juniors

LOCURA. In quella partita, Atlanta e Chacarita si giocavano più di un classico: le due squadre stavano passando un pessimo periodo e vincere quella partita risultava veramente importante per salvarsi nella divisione. Il Bohemio vinceva 1-0, ma a pochi minuti dal 90′ il Funebrero pareggiò. Nel recupero il Chacarita riuscì nell’impresa di segnare il 2-1 ma ivano: il gol venne annullato per fuorigioco. Finì in pareggio, ma la partita purtroppo non venne ricordata per questo.

Al fischio finale, i “barras bravas” del Funebrero uscirono dala curva, fecero il giro dello stadio e arrivarono nel settore ospite dove c’erano i tifosi dell’ Atlanta. Ovvero, alcuni giocatori, le loro famiglie, donne, giornalisti e dirigenti. Non c’erano tifosi al seguito perché le trasferte erano vietate.

Senza nessuna presenza di polizia (!) i tifosi del Chacarita cominciarono a lanciare pietre verso il settore mentre altri cercavano un combattimento corpo a corpo. I pochi tifosi dell’ Atlanta, tra cui il Presidente e il vice Presidente, tentarono di uscire dagli spalti cercando la via del campo, saltando le barriere e difendendosi usando l’unica arma che potevano avere: la cintura dei loro pantaloni!

C5N - DEPORTES: GRAVES INCIDENTES EN CHACARITA VS ATLANTA - YouTube

Fortunatamente (e quasi miracolosamente) per come andarono le cose si ebbero alcuni feriti. Si trattava talmente di un episodio vergognoso che ne divenne scandalo nazionale. Fu questa l’ultima situazione di violenza tra queste due squadre, e nonostante si giocarono altri clasicos di Villa Crespo, nessuno è ricordato come quello del 2012.

di Mariano Perusso


calcioargentino.it

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