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Come da previsione si è vissuta una notte magica, inolvidable a la República de la Boca. Di fronte a una Bombonera ebbra di entusiasmo si è consumata la despedida di Juan Román Riquelme nella sua ultima partita ufficiale da giocatore. Imponente la presenza di campioni del Boca e della Selección che hanno voluto omaggiare il Diez per eccellenza della storia bostera.

‘I tifosi mi vogliono bene, anche troppo per quello che avrei mai potuto immaginare, spero che questo affetto duri fino all’ultimo giorno‘, ammetterà un emozionato Romàn a fine gara.

Invitati d’eccezione e accolti in maniera unica, naturalmente, Leo Messi e i campioni del Mondo Angel Di Maria, Leandro Paredes e Lio Scaloni, per il secondo giorno consecutivo in campo dopo l’addio al calcio, ventiquattr’ore prima, di Maxi Rodriguez. Ma anche Fernando Gago, Rodrigo Palacio, i componenti del Consejo de Futbol, Delgado, Bermúdez, Serna, Cascini e gli ex allenatori Battaglia e Ibarra, oltre a Córdoba, Manteca Martinez da una parte, e Saviola, Lucho Gonzalez, Sorin, Milito, Lavezzi, Cambiasso, Kily Gonzalez e Aimar dall’altra, che hanno dato vita all’incontro che ha visto prevalere il Boca 5-3 contro la rappresentantiva della Selección Argentina.

Conclusa la partita omaggio, ecco le parole commosse del ‘padrone’ della serata.“Vorrei ringraziare tutti gli allenatori e giocatori che ho trovato nel club”, dichiara Román prendendo il microfono. “Mi hanno aiutato a far diventare realtà un sogno che avevo da piccolo, fin da quando correvo nel barrio di Don Torquato e sognavo di essere el Beto Marcico, Maradona e il Manteca Martinez”.

Poi, riferendosi a Carlos Bianchi, il condottiero del periodo più brillante di tutta la storie xeneize: “Questo signore è arrivato nel ‘98. Lui è il maggior colpevole quando tutti noi bosteros pensiamo che sia facile conquistare la Copa Libertadores. Se avete tutto questo affetto nei nostri confronti è perché lui ci ha insegnato a vincere. Sa che gli voglio molto bene e che mi sento parte della sua famiglia”.

Un ringraziamento speciale anche per Leo Messi, amico ed ex compagno in nazionale a metà degli anni duemila: “Messi e Maradona sono i due migliori giocatori che ho visto in tutta la mia vita. È meraviglioso averti qui Leo. Chiedo scusa alla tua famiglia, eri in vacanza ma sei rimasto qui un paio di giorni in più per me. Sono molto grato che tu mi abbia sempre detto di sì e come per tutti i bosteros, sono fortunato ad averti qui, è indimenticabile. Spero ti sia divertito. Ti voglio bene“.

Infine Román rende omaggio anche a Diego Armando Maradona indossando una camiseta del Boca con il suo nome: “Ho avuto la fortuna di giocare con il più grande del mondo anche se solo per due anni, ma sono stati i due anni più belli della mia vita”.

“Mio padre mi ha reso bostero come tutti voi, so che morirò da tifoso del Boca come voi. Ogni giorno mi sveglio, mi guardo allo specchio e prego Dio che possiamo continuare ad vivere questa relazione. Senza di voi, non potrei vivere. Vi amo tanto”.

Si conclude con i cori e con gli applausi la festa del Mudo attesa quasi dieci anni. Entusiasmo alle stelle per un addio al calcio che entrerà di diritto nella storia del club e del fútbol argentino. E che permetterà all’attuale vicepresidente Riquelme per la prima volta, di brindare l’elezione a presidente del Club Atlético Boca Juniors nelle elezioni interne di fine anno. Troppo forte ancora l’amore per la leyenda Juan Román Riquelme.

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