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Festa era preannunciata e festa è stata. Nell’amichevole contro Panama si è celebrata in un Estadio Monumental al completo la festa della conquista della tercera copa del mundo. Fumogeni, luci, cori hanno fatto da contorno in un piatto ricco di emozioni. Alla fine sarà 2-0 ma si vivranno momenti toccanti prima e dopo la partita, soprattutto con le parole dei protagonisti che a fine gara faranno letteralmente ‘sciogliere’ i tifosi presenti.

Messi è visibilmente commosso. Sul campo segna l’800° gol in carriera e a fine gara ringrazia gli 80.000 presenti, in una nuova serata che rimarrà indelebile nella storia di questo Paese. “Innanzitutto grazie a tutti per l’affetto che stiamo ricevendo”, esordisce la pulga prendendo il microfono dello stadio. “Abbiamo detto molto tempo fa che avremmo fatto tutto il possibile per vincere una Coppa del Mondo. Ho sempre sognato questo momento, poter festeggiare con voi, poter venire nel mio Paese ad alzare una Copa América, un Mondiale. È la cosa più bella che ci sia. Non voglio dimenticare tutti i giocatori che sono passati, che hanno anche dato tutto per poterci riuscire. Meritano il rispetto e il riconoscimento di tutto il popolo argentino. È stato dimostrato che è molto difficile raggiungere questo obiettivo, dipende da tante cose. A volte per piccoli dettagli può svanire un’intero sogno. Per questo dico a tutti voi, godiamoci questa terza stella!”.

Anche el Dibu Martinez, nonostante la sua stazza da gigante, si commuove di fronte a tanto affetto al momento degli inni nazionali. “Non sono riuscito a trattenere le lacrime”, dice il miglior portiere del mondiale, “Mi è venuto in mente tutto, tutti i sacrifici per arrivarci. Volevamo vincere e divertirci così. Voglio che la gente oggi se ne vada a casa felice”. Finita qui? Neanche per idea. “Il gruppo vuole andare avanti, per altri obiettivi, non ci accontentiamo di niente. Vogliamo continuare a essere protagonisti e la cosa migliore è vincere le partite. Ho lavorato tanto a livello fisico fisico e mentale per questo traguardo, ma ora voglio continuare a crescere”.

Il picco delle emozioni probabilmente è raggiunto quando Lionel Scaloni parla, non senza qualche difficoltà, a tutto stadio: “Voglio solo dire questo. Eterna gratitudine a questo gruppo di giocatori. Il merito appartiene a loro e senza di loro non saremmo potuti diventare campioni del mondo. Tutti coloro che hanno attraversato questo processo, tutti i giocatori che ci hanno provato… Tutti coloro che hanno indossato questa maglia anche negli anni passati, vi posso assicurare che hanno dato tutto, fino all’ultima goccia di sudore. A volte i risultati non arrivano e a volte bisogna festeggiare, come è avvenuto a noi. Ed è incredibile. È molto difficile vincere un Mondiale. Dobbiamo godercelo. Vedere uno stadio del genere è qualcosa di impagabile. Nella mia vita sognavo di vivere momenti del genere, ora ci stiamo rendendo conto di quello che abbiamo raggiunto. È tutto grazie a voi e per voi”.

Le dichiarazioni d’amore terminano qui e la gente sfolla dallo stadio continuando a cantare le ‘hit’ mondiali della Selección. Serata perfetta a Nuñez. Da domani inizia un nuovo capitolo della Scaloneta 2.0

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