0 8 minuti 2 anni

Mentre assistiamo ad una Primera Division sempre più ‘alternativa’, le grandi arrancano a metà classifica, vittime dei loro sogni di gloria andati in fumo troppo precocemente.

A far notizia sono un manipolo di squadre che si prendono i titoli di giornale e i favori della vetta. Questa è la bella storia del gruppetto di capoliste ‘terribili’ formate da Godoy Cruz, Newells, Atletico Tucuman e Argentinos Juniors, per una volta al vertice -con merito- del futbol argentino. Le cinco grandes de Argentina non ingranano: solo il Boca riesce ad ottenere i tre punti mentre saranno solo pareggi per River, Independiente, San Lorenzo e Racing Club.

Fine settimana intenso di emozioni in Argentina. Prima di ogni partita si è osservato un minuto di silenzio in onore del giovane giocatore Federico Potarski, vittima di un efferato omicidio accaduto nei giorni scorsi. Alla famiglia e ai conoscenti le più sentite condoglianze.

8^ giornata

Central CBA Patronato1-3
Sarmiento Defensa YJ2-0
Arsenal Platense1-1
Aldosivi ATucuman0-1
Barracas Argentinos1-3
Independiente RCentral0-0
Gimnasia Colón0-0
Newells Racing0-0
Boca Talleres1-0
Unión Huracán0-0
GodoyC Lanús2-1
Banfield SanLorenzo1-1
TigreEstudiantes2-1
Vélez River2-2

Nove squadre separate solo da due punti: la Primera ancora non ha trovato un vero club dominatore. Tutto è ancora apertissimo nel campionato más pasional del mundo. Di seguito, le ‘nuove avventure’ delle cinque grandi di Argentina.

Boca 1-0 Talleres

Quando l’arbitro mette in bocca il fischietto e indica il dischetto tutti hanno già capito cosa sta per succedere. Lo aveva anticipato qualche giorno prima lo stesso Benedetto, dopo aver clamorosamente buttando al cassonetto i quarti di Libertadores. “Se dovere ricapitare, batterò il prossimo rigore”. Detto, Fatto. Al settimo minuto di partita dai server dei piani altissimi si registra un picco di traffico anomalo. L’arbitro ha già decretato il rigore e saranno due le forme di preghiere che arriveranno alla santissima sede: c’è chi vorrebbe qualcun altro alla battuta e chi spera che si spezzi lil sortilegio. Di comune, saranno le molteplici maledizioni ‘elargite’ nei confronti del giocatore dopo il terzo errore consecutivo. Ci si ‘consolerà’ con l’infortunio dello stesso Pipa al momento del secondo penal, impossibilitato a riprovarci. Sarà il turno de el villero Marcos Rojo buttarla dentro per far esultare, finalmente con tutti i crismi, l’intero popolo della Bombonera. E allora col sennò del poi sorgerà spontanea la domanda: era davvero impossibile non pensarci prima?

La classifica generale, ovvero, le qualificate per la Libertadores e Sudamericana 2023

Newells 0-0 Racing

Se l’unico momento da ricordare è la discussione accesa tra Cardona e Alcaraz per un calcio di punizione allora possiamo dedurre che Newell’s e Racing non è stata propriamente gara da ricordare. “Vattene da qui, dai sparisci” dice sul punto di battuta il più anziano fantasista al pibe, che in precedenza aveva posizionato il pallone a suo modo sul punto di battuta. È in definitiva un punto che sta bene ad entrambi los equipos dopo lo scontro al vertice del Coloso del Parque. La Lepra non fa nulla per vincerla e l’Academia gestisce il gioco cercando di premere, ma senza troppo affondare. La notizia negativa è l’infortunio di Sigali ma il ritorno in tempo alla base -fine prestito- del pibe Galván fa ben sperare. Ci si augura che il giovane difensore riesca a sopperire la carismatica presenza di una delle bandiere academiche. “Meritavamo di più, c’è mancato l’ultimo passaggio” sbotta Fernando Gago a fine partita. E come dargli torto. “Dobbiamo continuare a lavorare, ma siamo sulla giusta strada”.

Independiente 0-0 Central

Niente di nuovo sul fronte Independiente. Nonostante il punticino che spezza la serie delle tre sconfitte consecutive ritorna violenta l’aria di contestazione al Libertadores de America. Grandi proteste durante i 90 minuti, ma soprattutto al termine, accerchiando e insultando la dirigenza nei pressi della zona dei palchi vip. Interviene la polizia, ma si rischia davvero di degenerare per le provocazioni di entrambe le parti in causa. In tutto questo delirio, i Moyano vanno dritti per la loro strada, non mollano la barra di comando e continuano imperterriti verso l’oblio. Dal punto di vista tecnico il tifoso rimpiange il carismatico Dt Pelusa Falcioni, capace di allenare dignitosamente una squadra nonostante le nefaste circostanze extracalcistiche. La notizia positiva è che quest’anno ci si dovrebbe salvare dalla lotta della classifica promedio/retrocessione. Ma sarà solo un palliativo.

Vélez 2-2 River

Il ritorno all’Amalfitani sa di pellicola horror per il tifoso millonario. Si ritorna nella cancha dove tutto ha avuto inizio per la fine ingloriosa dalla Libertadores. Per questo motivo il vantaggio precoce di Beltrán sa di rottura del malvagio incantesimo. Gallardo stringe il pugno e carica ulteriormente i suoi credendo che sia la notte della svolta. Ma il Vélez sa incassare molto bene, dimostrando di essere squadra totalmente trasformata rispetto a quella del semestre precedente. Parlando del Millonario, si nota un’atteggiamento diverso rispetto a quello traumatico di qualche giorno fa. Certamente la squadra di Gallardo non si trova nelle migliori condizioni psico fisiche del caso, ma si nota come el plantel sia alla ricerca di un nuovo punto di partenza da cui ripartire. Anche dopo l’ennesimo trauma del pareggio di Osorio al 94’ (!).

La classifica Promedio/retrocessione: al termine della stagione le ultime due saluteranno la Primera

Banfield 1-1 San Lorenzo

Cinque rigori in otto partite. Non male davvero per il San Lorenzo, che cerca di uscire dalla crisi attraverso i tiri dagli undici metri. Speciale marcatore della serie è Adam Bareiro, 25 anni, di ritorno al Ciclón dopo le esperienze non troppo positive di Turchia e Messico, ma che ora, grazie ai sei gol in otto partite (sì, ha segnato anche su azione), guida l’attacco azulgrana. Contro il Banfield la squadra di Ruben Insua interpreta bene il primo tempo ma sparisce nel secondo, rischiando constantemente la remuntada. I cinque pareggi, le due vittorie e una sconfitta non sono però da buttare via in un semestre considerato di transizione. “In generale è stata una partita abbastanza ordinata contro una squadra molto fisica e ben allenata” dirà el Gallego al termine dei 90 minuti. “Non abbiamo mai perso l’idea di gioco collettiva anche se nel secondo tempo abbiamo concesso di più rispetto alla prima frazione. Siamo una squadra che continua a crescere di partita in partita”. Da sottolineare i debutti degli acquisti Campi (terzino sx, Yeni Malatyaspor-Tur) e Juan Ignacio Méndez (centrocampista, Talleres), preziosi interpreti dell’idea tattica del Dt. Migliore in campo, oltre al suddetto Bareiro anche Agustin Giay, una vera spina nel fianco sulla fascia destra.

Altri campi

Non si ferma più il Godoy Cruz, a rischio retrocessione nella classifica promedio ma primo nella classifica di Primera División. Il gol di Ojeda è semplicemente da spellarsi le mani!

Emblematico è il primo posto meritato dell’Atletico Tucumán guardando le enormi difficoltà delle scorse stagioni. Il Dt ex Independiente Pusineri, sta facendo un piccolo grande miracolo in provincia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libertadores