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Erano attese nelle scorse ore decisioni importante per il futuro societario del San Lorenzo dopo la caduta libera sportiva del club. Puntualmente, oggi sono arrivate.

Marcelo Tinelli non è più il presidente del San Lorenzo de Almagro. Dopo dieci anni dall’ingresso in società come vice presidente Marcelo decide di ‘dar un paso al costado‘ dopo l’attuale periodo negativo del club cuervo. Fatali infatti le catastrofiche prestazioni degli ultimi anni e le sempre più pressanti contestazioni da parte dei tifosi. Tinelli ha deciso nelle ultime ore di comunicare la rinuncia attraverso un post social dove egli stesso ha spiegato le motivazioni della decisione.

“Ho deciso di lasciare il mio incarico di Presidente di San Lorenzo de Almagro”, si legge tra le altre cose nel suo profilo social. “Come ho espresso in molte occasioni, il calcio è la mia passione. Tutti quelli che mi conoscono bene lo sanno. Sono persino arrivato a pensare e sognare che ha molto a che fare con la mia missione nella vita. I propri desideri e la realtà che si esprime in ogni momento spesso non vanno di pari passo. O meglio, quello che senti quando pensi di dare il meglio di te, in certi momenti non si traduce in una realtà concreta o non basta.”

“Ho attraversato tante difficoltà nella mia vita, e posso vedere che al di là di tutto ciò che ho dato e devo dare, forse non è il momento di farsi da parte, anche se fa male. Ringrazio tutti i tifosi e soci del San Lorenzo per l’amore e il supporto nelle ultime elezioni. Mi scuso per non poter essere stato con il club come volevo. Le altre mie attività non mi hanno permeddo di essere al 100 per cento in un posto che richiede un lavoro a tempo pieno. Ho dato la mia anima e molto altro in questi quasi 10 anni”.

“Non permetterò mai che la mia presenza generi divisioni e violenze tra i tifosi del San Lorenzo che amano il club o che il San Lorenzo venga danneggiato in qualsiasi ambito. Anche la mia famiglia e il mio lavoro professionale di oggi hanno posto fine a questo progetto. Grazie a tutti coloro che mi hanno accompagnato e sono stati leali in ogni momento. Sarò sempre lì per aiutare il San Lorenzo ovunque sia necessario, come ho fatto in questo periodo e in più di 30 anni. Non è un addio, ci rivedremo presto in questa meravigliosa passione che è il calcio e in questo amore unico e indissolubile che è il San Lorenzo. Vi voglio bene”.

E’ la seconda volta che in questo 2022 che Tinelli deve rinunciare all’incarico da presidente. A inizio anno era stato costretto alle dimissioni da numero uno della Liga Profesional argentina dopo la clamorosa sfiducia presentata dal consiglio dei presidenti dei club di Primera.

Recentemente in licenza (aspettativa) per ottempereare i molteplici impegni pubblici -tra cui presentatore di programmi di intrattenimento nelle televisioni nazionali-, Tinelli ha deciso mettersi da parte anche nel San Lorenzo dopo il fallimento conclamato della gestione sportiva degli ultimi quattro anni.

Il potere operativo del club ora andrà in mano all’attuale vicepresidente tercero Matías Lammens, ex presidente e attuale ministro del Turismo e dello Sport, anch’egli pesantemente criticato dal popolo cuervo nel corso delle scorse settimane.

Nuovi capitoli sono attesi a Boedo. Ma non mancheranno sorprese e novità come da miglior tradizione nella sempre folcloristica Avenida La Plata.


calcioargentino.it

Un commento su “Marcelo Tinelli si dimette da presidente del San Lorenzo: “Me ne vado, ma non è un addio”.

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