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Guida rapida alla Liga ‘más loca del mundo’. Inizia da stasera una nuova avventura di sei mesi che fermerà di nuovo un Paese. Ritorna la Liga Profesional, il titúlo più ambito dei club di Argentina.

RECAP. Ci eravamo lasciati con gli ultimi, incredibili 90’ della Liga Profesional, che avevano consacrato campione d’Argentina il Boca Juniors a spese di un Racing beffato dalla parata di Franco Armani sul rigore di Jonathan Galván, sulla quale si erano infranti i sogni di titolo della Académia.

Da quel momento è successo un po’ di tutto: un Trofeo de Campeones deciso ai supplementari dal colpo di testa di Charly Alcaraz e (mai) terminato per i 10 espulsi totali; una Supercopa Internacional creata ex-novo e disputata nel caldo del deserto arabo dove gli uomini di Gago hanno rimontato quelli di Ibarra e vinto il primo trofeo della stagione; in mezzo, la bellissima vittoria della Selección al Mondiale in Qatar ed un calciomercato ancora aperto.

Successione di eventi che contribuiscono a scandire il tempo calcistico che passa e che, inesorabilmente, ci porta verso il weekend entrante, verso l’inizio di una nuova Liga Profesional.

STAGIONE 2023. Innanzitutto, le novità: il solito giro di valzer all’AFA ha stabilito che, nel 2023, i format semestrali saranno invertiti rispetto alle ultime annate, per cui vedremo prima il torneo a girone unico e poi la Copa de la Liga. Girone unico che sarà formato, come lo scorso anno, da 28 squadre, ma che ha visto le prime retrocessioni dal 2020, anno in cui furono sospese per la pandemia.

Vedremo quindi dei volti nuovi in Primera División, o meglio, due grandi ritorni. Quelli di Belgrano (assente dal 2019) ed Instituto (ultima partecipazione nel 2006). Il Pirata e la Gloria si uniranno al Talleres, riportando 3 squadre di Córdoba nell’élite del fútbol argentino per la prima volta dal 2000, e saranno subito chiamate all’impresa per non retrocedere, partendo sul fondo della classifica del Promedio.

Obbligate a risalire la china anche Platense, Godoy Cruz ed Arsenal, le peggiori per rapporto punti/partite giocate nell’ultimo triennio tra le squadre rimaste in Primera. Per farlo, tutte si affideranno a nuovi allenatori: Martín Palermo al Calamar, Diego Flores (già passato per Mendoza nel 2021/22) al Tomba e la coppia Carlos Ruiz/Luca Marcogiuseppe a Sarandí.

Chi sarà il nuovo campeón de Argentina?

FAVORITE. In testa ad un’ipotetica griglia di partenza, sicuramente i campioni in carica del Boca Juniors, che sul mercato però si sono mossi principalmente in uscita: alle cessioni di Zambrano e Rossi, infatti, ha per ora fatto fronte solo il tesseramento a parametro zero del difensore paraguaiano Bruno Valdez

Chi sembra interessato a colmare il gap per puntare a risultati importanti è il Racing che, seppur persi Alcaraz (volato in Premier League) e Copetti (nuovo attaccante del Charlotte Independence), ha riaccolto un idolo come Maxi Morález e soprattutto portato al Cilindro il Depredador José Paolo Guerrero, incaricato di guidare l’attacco biancazzurra anche in Copa Libertadores.

Infine, come non guardare con curiosità al nuovo River Plate di Martín Demichelis, chiamato al difficilissimo compito di succedere a Marcelo Gallardo e che potrà contare, nella sua avventura con la Banda, su Enzo Díaz, Salomon Rondón e su Nacho Fernández, tanto rimpianto fino al suo ritorno dopo un biennio all’Atlético Mineiro.

L’attesa è ormai finita: da stasera si riparte!

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