Parlare di San Lorenzo non è mai facile. La passione che genera questi colori è unica in tutta Argentina e non c’è River o Boca che tenga. Ne fanno le conseguenze le coronarie dei tifosi, messe dura prova per 365 giorni all’anno.
Nonostante l’attività agonistica sia ferma da fine ottobre, in casa San Lorenzo la tranquillità sembra un’utopia. L’ultimo impegno ufficiale risale alla vittoria sull’Aldosivi con la miracolosa qualificazione alla Copa Sudamericana e la festa per omaggiare due vecchie glorie del club come Torrico e Ortigoza che salutavano, per l’ultima volta da giocatori professionisti, la hinchada del Ciclón.
Solo pochi giorni dopo l’ex portiere dava il primo scossone annunciando la sua partecipazione politica al fianco del partito “oficialista” di Lammens, Costantino e Mastrosimone. Ortigoza, invece, si prendeva un po’ più di tempo prima di collocarsi all’opposizione con il partito “Boedo en Acción” del candidato alle elezioni presidenziali, Marcelo Moretti.
Già… le elezioni! Da statuto erano previste per fine 2023 ma, dopo varie manifestazioni di protesta dei tifosi e le dimissioni “social” di Tinelli (agosto 2022) erano state anticipate al 17 dicembre 2022. Il colpo di scena a meno di 24 ore dall’apertura dei seggi: elezioni sospese dall’IGJ (Inspección General de Justicia) che non considerava valide le dimissioni di Tinelli e le conseguenti decisioni prese dall’assemblea tenutasi ad agosto. Ma questo è un discorso a parte.
Arriviamo al mercato di gennaio con la stessa dirigenza e gli stessi problemi economici dei mercati precedenti, con la sempre viva speranza di affidarsi alla ‘fantasia’ del manager Matias Caruzzo per riuscire ad attirare qualche giocatore di livello.
Le richieste del Gallego Insua erano state chiare: trattenere Batalla, Zapata, Mendez e Bareiro, ossia, la spina dorsale della squadra (portiere, difensore centrale, mediano e punta). Se per Batalla e Bareiro sono stati trovati gli accordi rispettivamente con River (prestito oneroso con diritto di riscatto) e Monterrey (riscatto a 2 milioni per l’80% del cartellino) lo stesso non si può dire per gli altri due.
Cristian “La Coca” Zapata ha declinato l’offerta di rinnovo del Ciclón scegliendo di chiudere la carriera in patria all’Atletico Nacional de Medellín, mentre Juan Ignacio Mendez, dopo un lungo tira e molla ha deciso di accettare la ricca offerta del Vélez lasciando così libera la maglia n°5 del San Lorenzo de Boedo.
L’ultima bomba in ordine di tempo riguarda il capitano Federico Gattoni. Il giovane difensore centrale è ormai arrivato a sei mesi dalla scadenza del contratto. Per rinnovare, il suo agente chiede di inserire una clausola di rescissione molto bassa (1,5 milioni) che la dirigenza non sembra intenzionata a concedere. La situazione, già molto tesa, è peggiorata ulteriormente quando la settimana scorsa Gattoni ha abbandonato il ritiro per venire in Italia a risolvere alcune “pratiche burocratiche”…
Se escludiamo i rientri dai prestiti (tra cui Diaz, Peralta Bauer, Insaurralde e De Vecchi) al momento sono solo quattro i rinforzi sono arrivati a Boedo: il portiere del Patronato Facundo Altamirano, il terzino cileno Alex Ibacache e i colombiani Rafa Perez (difensore centrale ex Talleres) e Carlos “La Roca” Sanchez (mediano di 37 anni ex Fiorentina e West Ham).
A pochi giorni dall’inizio del campionato, ancora una volta i tifosi del Ciclón ripongono tutte le speranze nel Gallego Insua, chiamato a ripetere il miracolo sportivo della scorsa stagione, quando, partendo da una situazione disastrosa, è riuscito miracolosamente a strappare una insperata qualificazione alla Copa Sudamericana. Proprio quella Sudamericana che nel lontano 2002 prese il posto della vecchia Copa Mercosur e vide subito trionfare… il San Lorenzo del Gallego Insua!!!
