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Termina l’ultimo capitolo di una storia che fatto sognare un’intera tifoseria, pienamente identificata dai suoi gol e dal suo istinto killer di goleador. Marco Ruben, il capocannoniere principe del Rosario Central, ieri ha appeso le scarpe al chiodo.

Grande commozione ieri a Rosario quando Marco Gastón Ruben ha calcato per l’ultima volta della sua carriera agonistica l’Estadio Gigante de Arroyito. L’attaccante, divenuto assoluta leggenda, ha salutato i 50.000 tifosi presenti commovendosi, quando al 94′, l’arbitro ha fischiato il termine dell’incontro tra Rosario Central ed Estudiantes, vinto dai locali per 3-1.

Massimo goleador della storia del Central, Ruben si ritira a 35 anni dopo aver segnato nella camiseta canalla 105 gol in 262 partite e dopo aver contribuito alla conquista dell’unico trofeo vinto, la Copa Argentina (2017/18), sotto la direzione carismatica dell’allenatore Eduardo ‘Patón’ Bouza. Grandi poi le soddisfazioni. Dai clasicos vinti grazie ai suoi gol, alle reti festeggiate in Copa Libertadores, la carriera di Marco è stata un crescendo di continue ed intense emozioni.

L’idolo azul amarilla chiude nel migliore dei modi la sua tappa da calciatore contro l’Estudiantes, togliendosi anche lo sfizio di segnare un’ultima volta. Il giocatore, visibilmente commosso, a fine gara, ringrazia tutti: “È un sogno che va oltre la realtà. Abbiamo fatto una grande partita, ho segnato un gol, non posso chiedere di più” dichiara Marco. E poi, guardando la camiseta: “E’ la maglia della mia vita, sono stato felice indossandola. E’ stato un periodo molto intenso, molto bello, con tante emozioni. Ho concluso la mia carriera nel club che ho sempre sognato”. Si congeda così il bomber del Rosario Central, tra il delirio e la locura del Gigante de Rosario, che mai lo dimenticherà.

Un’altra storia leggendaria si conclude tra la coltre dei fumogeni e l’entusiasmo irrefrenabile dei tifosi. Bienvenidos en Rosario, tierra de campeones, fútbol y verdadera pasión.


calcioargentino.it

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