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La segnalazione alla polizia arriva all’intervallo. “Gli arbitri hanno ricevuto delle confezioni regalo da quelli del Boca”. Realtà o messinscena, esplode il caso arbitrale in Bolivia.

Monta lo scandalo nella notte negli oltre 4.000 metri dell’altura boliviana di la Paz. Mentre si stava giocando Always Ready-Boca Juniors, valevole per la quarta giornata di Copa Libertadores, polizia e delegati Conmebol entravano nello spogliatoio arbitrale in seguito ad una segnalazione arrivata dai dirigenti locali, riguardante la presunta ‘donazione’ di regali agli arbitri stessi.

Ebbene, grande è stata la sorpresa quando i funzionari hanno trovato sul lettino dello spogliatoio quattro buste dello shop ufficiale Boca, contenenti ognuna una camiseta xeneize, segno tangibile di un ‘contatto’ al di fuori dell’ortodosso campo di calcio.

Immediatamente è intervenuto il presidente del club Always Ready che, intervistato dai media, si è detto sorpreso di tale ritrovamento, anticipando che non si adopererà in azioni legali o richieste di penalizzazione contro il Boca Juniors.

“È una vicenda delicata” ha detto Andrés Costa, numero uno del albirrojo, “Vogliamo capire cosa realmente è accaduto nello spogliatoio arbitrale, come mai c’è del materiale sportivo dei nostri avversari nei locali degli arbitri”

“I tifosi dicono che sono stati i dirigenti Boca a portare quei regali, ma io non c’ero, è una vicenda delicata, sarei irresponsabile se facessi dei nomi, col rischio di pregiudicare l’immagine di qualcuno.”

“No, non denunceremo il Boca, non chiederemo a tavolino la vittoria. Vogliamo solo che emerga la verità, e che si prendano sanzioni contro gli arbitri. Perché è chiaro che non è colpa di Boca o Always se gli arbitri accettano tali doni. Non si possano accettare certe situazioni e se la Conmebol non li squalifica, si rende partecipe della vergogna”.


calcioargentino.it

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