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Nuovo capitolo nella tortuosa carriera di Santiago Martín Oliveira Silva. Dopo gli equivoci in ambito doping, per el Tanque è pronta la nuova avventura nell’Aldosivi del Loco Martín Palermo.

Poco più di due anni fa, precisamente il 12 aprile 2019, iniziava una vicenda dai contorni degni di una telenovela sudamericana: al termine della partita tra Gimnasia La Plata e Newell’s Old Boys, un controllo antidoping evidenziava un livello di testosterone oltre il limite per un giocatore del Lobo, vecchia conoscenza del campionato italiano: Santiago Silva, per tutti il Tanque.

Santiago Silva - stats, career and market value

Immediato il tentativo di discolparsi da parte dell’attaccante ex-Fiorentina: nessuna sostanza dopante, solo una cura ormonale per aumentare la fertilità e poter avere un terzo figlio, che però non era stata comunicata al medico del Gimnasia. Tale linea di difesa era bastata per ottenere una momentanea sospensione della pena da parte della giustizia ordinaria, al cui verdetto la giustizia sportiva si era allineata, consentendo a Silva di continuare a giocare in attesa di accertamenti e di una risoluzione definitiva del caso.

La carriera del Tanque era poi continuata con il passaggio all’Argentinos Juniors nel 2019/20: un primo semestre da titolare con il Bicho per lungo tempo lotta per il titolo e alla fine qualificato per la Copa Libertadores. Poi lo scoppio della pandemia e nove mesi di inattività, con il fútbol argentino fermo fino ad ottobre 2020. Il giorno prima del debutto in Copa de la Liga Profesional, però, la batosta: la giustizia sportiva conferma la condanna per doping, squalificando l’attaccante per due anni e negando la retroattività della sospensione. Silva si ritrova così impossibilitato a tornare in campo, teoricamente, fino ai 42 anni.

“Sono stati giorni duri, ero disperato. Per fortuna la mia famiglia mi è stata vicina e mi ha dato forza. Non mi arrenderò e tornerò a giocare, sarò io a decidere quando ritirarmi”. Una causa perorata da tutti: giornalisti, calciatori e vecchie glorie, con l’hashtag #dejenjugaralTanque come trend topic sui social in Argentina per giorni la scorsa primavera.

Lo scorso aprile, a due anni dall’antidoping incriminato, finalmente la luce in fondo al tunnel: dopo ulteriori analisi, il Tribunale Disciplinare della AFA decideva di “abilitare provvisoriamente alla professione” il giocatore, rimettendosi quindi verdetto definitivo della giustizia ordinaria (cui Silva aveva fatto ricorso dopo la squalifica).

La emoción de Santiago Silva al pedir que lo dejen volver a jugar tras su  doping positivo por un tratamiento para ser padre - Infobae

La fine di un incubo per l’attaccante: “Potrò tornare a giocare a calcio, che è ciò che mi piace di più. Ho dovuto affrontare un cammino difficile, con molti ostacoli, ma ora sono molto contento, si è fatta giustizia. Ora devo solo trovare una squadra, è l’unica cosa che mi manca”.

Ci sono voluti altri 8 mesi, ma anche quest’ultimo tassello è andato al suo posto: da pochi giorni, infatti, Silva è il nuovo numero 9 dell’Aldosivi. Il Tiburón cercherà, nel prossimo torneo, di confermare quanto di buono mostrato nella seconda parte della scorsa stagione, da quando in panchina si è seduto un altro grande numero 9 della storia del calcio argentino, quel Martín Palermo che, ironia della sorte, Silva sostituì “spiritualmente” al Boca Juniors, aiutando gli Xeneizes a raggiungere la finale di Copa Libertadores nell’anno successivo al ritiro del Titán.

E chi lo sa se, dieci anni dopo, questo precedente possa essere di buon auspicio per i gialloverdi di Mar del Plata

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