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Prestazione sublime nella notte del Pulga di Rosario che annienta quasi da solo la Bolivia. Tra il delirio dei tifosi al Monumental.

Messi, Messi, Messi. E’ un clamoroso Messi quello ammirato al Monumental questa notte. Una notte speciale per il campione di Rosario, ispiratissimo e autore di una tripletta sensazionale, che consegna all’Albiceleste tre punti preziosi in ottica qualificazione ai mondiali di Qatar 2022.

Era prevista festa e grande festa è stata per riabbracciare in patria la Nazionale. Grande entusiasmo per il gran ritorno del pubblico allo stadio, ma soprattutto in delirio per Leo Messi, assoluto protagonista della serata contro la malcapitata Bolivia. Il Diez gioca con la serenità dei tempi migliori, riuscendo a materializzare giocate dal livello di difficoltà quasi estremo.

E’ lui che segna tutti e tre i gol portandosi a casa il pallone per la settima volta nella sua carriera. Lionel accende il fuoco del ritrovato tifo con un golazo da antologia dopo soli 15 minuti. Caño a dir poco imbarazzante al centrale di turno e gran gol nel palo più lontano. Una giocata mostruosa che fa sgranare gli occhi e gridare per la prima volta dopo più di un anno e mezzo ai presenti dello stadio.

L’urlo del Monumental, sebbene con capacità ridotta, è impressionante e Messi appare di un’altro pianeta. Continua così inesorabile la trasformazione maradoniana del Leo nazionale. Prestazioni sempre più convincenti per un’avventura con la Selección, a livello di pressione, che probabilmente sarà del tutto inedita. Ci si smarrisce poi nel cercare di capire come faccia a correre, dribblare, tentare di continuo l’uno contro l’uno e tutto il resto, nonostante i soli venticinque minuti recenti, giocati nel Paris Saint Germain.

C’è sempre da considerare anche il differente livello tecnico della Bolivia, ma il capitán è sempre presente all’appello. Anche Paredes, De Paul, Di Maria, Papu Gomez, tirano la corda e si rendono utili alla causa, ma è solo Leo che ha le chiavi per scardinare la porta del portiere Lampe.

Lo stadio del River si scalda ulteriormente nella ripresa con un’altra magia. Scambio in velocità tra Lautaro e Messi, con quest’ultimo pure fortunato, dopo che si ritrova la palla sul sinistro grazie un rimpallo favorevole: altra ovazione del pubblico in visibilio. Ma Lio non si accontenta e trova nuova gloria nel ribattere in rete una corta respinta del portiere boliviano, per il 3-0 all’88’ che sigilla l’impresa.

Standing ovation e adorazione perpetua, per un campione ancora integro e ai massimi livelli, che si consacra per l’occasione nuovo goleador delle Selecciones sudamericane di tutti i tempi, scavalcando nella speciale classifica nientemeno che o Rei, Edson Arantes do Nascimento, detto Pelé.

Finisce qui la gara, ma non l’entusiasmo. La folla continua a ‘orgasmare’ quando i giocatori compiono il giro d’onore con la Copa, per una vuelta olimpica‘, che al Monumental mancava da 28 anni. La Copa, i cori, il pensiero delle delusioni, la soddisfazione di avercela fatta: Leo inizia a commuoversi sopraffatto dalla emozione e dai sentimenti, ripensando forse al cammino tortuoso in Selección di questi anni. Un immagine tenera per il campione, di nuovo profeta in patria.

Si conclude così, tra i balli del Papu, le foto ricordo e i saluti al pubblico la notte perfetta di Buenos Aires. Si va a casa con il cuore pieno calore e di speranza, pronti per la prossima impresa da raccontare.

Entusiasmo, locura, in un clima assolutamente irreale, per una notte magica da ricordare; per la tripletta di Messi nella notte dei festeggiamenti della Copa; nel giorno del ritorno dei tifosi allo stadio. Tutto questo il 9 settembre 2021, da oggi, festa nazionale.


calcioargentino.it

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