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“Sono qui per comunicare che ho preso la decisione definitiva di lasciare il fútbol giocato”. Con queste brevi parole il goleador Mariano Pavone ha annunciato la sua volontà di farsi da parte dopo più di vent’anni di professionismo. A 40 primavere suonate e oltre 200 gol all’attivo l’attaccante amato da mezza Argentina (l’altra ha versato lacrime amare) appende gli scarpini al chiodo.

“Sono stati 22 anni di carriera. È una vita dedicata al calcio. Sono contento perché arriva nel momento giusto”. Un pezzo di storia se ne va in un giocatore capace di trascinare intere generazioni. L’Estudiantes de la Plata la sua versione migliore dove con il Cholo” Simeone allenatore e capitanato dalla ‘BrujaJuan Sebastián Verón conquista un campionato Apertura 2006, prima di diventare capocannoniere della Copa Libertadores il semestre successivo. Notato dal Betis, Pavone sbarca in Europa indossando la camiseta verde del Balompiè di Siviglia prima del ritorno in Argentina, tre anni più tardi, con la delusione della prima storica retrocessione del River Plate. Successivamente Lanús, Azul Cruz, Velez e Racing confermano che Mariano non ha perso la vena dell’essere Tanque in area di rigore, riuscendo a realizzare 74 gol in 5 stagioni.

A 35 anni il ritorno nell’amato Pincha, per poi vivere l’ultima avventura in carriera, nella B Nacional, al Quilmes, dove oggi saluta per sempre il calcio professionistico. “Voglio ringraziare davvero tutti. Sono felice perchè oggi termino la mia avventura qui, in un club dove tutti mi hanno voluto bene. Sono stati anni fantastici, ringrazio tutti per avermi supportato in tutta la mia carriera”.

Buona vita Mariano, non sarai facilmente dimenticato.

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