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Emozioni, gol e sorprese ci hanno accompagnato anche nel fine settimana di Pasqua col futbol argentino. Con il minuto di silenzio in omaggio a chi combattè la guerra delle Malvinas. Ed è sempre quello il grido che si innalza da tutti gli stadi argentini: Las Malvinas fueron, son y seran Argentinas.

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8^ Giornata

Patronato Aldosivi2-0
San Lorenzo RCentral2-0
Central CBA Platense0-1
Talleres Independiente3-1
Gimnasia Lanus2-4
Sarmiento AtlTucuman1-2
Boca Defensa YJ2-1
Arsenal River0-0
Newells Huracan2-2
Colon ArgentinosJ0-0
Velez Union4-1
Racing Godoy Cruz2-4
Banfield Estudiantes2-2
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Il San Lorenzo vince la sua seconda partita consecutiva e si rilancia in classifica. Vittoria anche di Boca, Velez, Lanus e Talleres. Pari a sorpresa del River contro la cenerentola Arsenal, e sconfitte per Racing, Independiente e Aldosivi. Nel gruppo A nessuna vince tra le prime cinque, ne approfitta il San Lorenzo che si avvicina. Nel gruppo B allungano Velez, Lanus e Boca. Ecco la giornata delle 5 grandi di Argentina, più..

San Lorenzo 2-0 Central

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“Penso che sia stata una meritata vittoria per la squadra, mi conforta l’idea di rimanere competitivi anche alternando giocatori in campo”, questo diceva Diego Dabove al termine della sfida col Central. Il 2-0 finale è una ventata di ossigeno per il proseguo del San Lorenzo in Copa de la Liga ma soprattutto per l’allenatore, constantemente messo sotto tiro da tifosi e stampa. Partita delicata. Si arriva dall’ultimo successo contro l’Estudiantes, d’accordo, ma quando gioca il Ciclon sembra che si giochi sopra le uova, talmente è precaria la situazione contestuale. Il dt questa volta accontenta tutti schierando dal primo minuto i gemelli Romero, pronti con il fisico ma soprattutto con la testa per affrontare le Canalles.

Quello che ne consegue sono i tre punti, ma soprattutto una tranquillità maggiore in vista della più importantre sfida di martedì notte, quando si giocherà l’andata della finale playoff per accedere al tabellone generale di Copa Libertadores. Quella sarà la prova del fuoco per la squadra e per l’allenatore. Obiettivo da non mancare, possibilmente schierando un’altra volta i Romeros. (sai le critiche in caso di sconfitta?). Ma non sarà facile. Di contro il Santos, sub campeon della passata Libertadores ma classificatosi ai bordi del brasilerao. E con l’allenatore Holan, che conosce molto bene l’ambiente argentino, avendo lavorato per molti anni al servizio dell’Independiente, ultimo dt, a regalare soddisfazioni ad Avellaneda. Insomma, anche con i gemelli paraguayi titolari non sarà per niente facile.

Gimnasia 2-4 Lanus

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Il Lanus dev’essere abituato bene col 4-2. Dopo la vittoria di settimana scorsa al Ciudadela contro il Patronato, arriva lo stesso risultato anche contro il Gimnasia al ‘Bosque‘ di la Plata, campo sempre difficile da espugnare. Bisogna riconoscere a Zubeldia la capacità di creare le giuste motivazioni ai tanti giovani in rosa nonostante la grande concorrenza tra i pibes. La squadra riesce a far fronte anche alle assenze importanti di Lautaro Acosta, Bernabei (arrivato da Giappone dalla Seleccion sub 23) e Quignion, reduce da infortunio, sfoderando una prestazione di livello. Dall’altra parte c’è da registrare un’ecatombe nel plantel del Lobo.

In settimana era stato lanciato l’allarme: un vero e proprio focolaio si era propagato a Instancia chica, il centro allenamenti Gimnasia, con il numero di positivi che aumentava di giorno in giorno fino a raggiungere 12 giocatori tra prima squadra e giovanili. Massera a Martini mandavano in campo la miglior squadra possibile ma non bastavano due spledidi gol di Licht per aver la meglio di un Lanus mai sazio. Il Granate si aggiudicava la sfida dei ‘sopravvissuti’ grazie a un centrocampo di grande spessore, che andava a segno per ben quattro volte (Ezequiel CS, De la Vega CC e Perez 2 CC), grazie anche all’asistencia dalla ‘boa’ Pepe Sand, assistman in tre occasioni. Con la preziosa vittoria il Lanus inizia a proiettarsi verso i quarti di finale, ora sempre più vicini, aspettando anche il verdetto finale del ‘clasico del sur’ dopo il reclamo ufficiale dopo la partita col Banfield: giovedì 8 aprile è previsto il pronunciamento dal Tribunale disciplinare dell’AFA, con altri tre punti che potrebbero far agganciare il Velez puntero del grupo B.

River 0-0 Arsenal

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Que pasa Millonario? Arsenal-River era la classica partita da goleada, una simil Godoy Cruz o Racing dei ‘vecchi tempi’. Era questa l’idea di Gallardo e dei tifosi che confidavano molto in una ripresa della macchina da gol chiamata River. Non è stato niente di simile, con uno 0-0 che ha il sapore di flop. Il River ci ha provato, certo, ma è rimbalzato continuamente contro il muro dell’Arse che ordinatamente ha respinto ogni attacco. Anche dopo il recupero di Montiel e Angileri sulle fasce, è mancato il cambio di passo, la gambeta destabilizzante contro l’ordinata linea difensiva dei padroni di casa. E vedere così impotente la squadra del Muneco fa davvero specie, soprattutto quando dal 76′ rimane in vantaggio di un uomo. Un’altra volta. A dirla tutta sembrava il terzo tempo della partita di settimana scorsa contro il Racing.

Un dejavù, un ritorno alle difficoltà offensive appena metabolizzate con fatica dal corpo tecnico sette giorni fa. Finisce in un pareggio, secondo 0-0 consecutivo con Gallardo che logicamente deluso, deve masticare ancora amaro. Ma non si abbatte: “Ci riconosciamo nel nostro sistema di gioco, sappiamo a cosa stiamo giocando. Non sono preoccupato per la partita. Ci sono gare in cui le rivali giocano e propongono le loro tattiche, con noi che dobbiamo cercare di trovare il ritorno alla vittoria. Diventerei matto se non giocassimo a niente, se non avessimo nessuna idea. Purtroppo è un periodo particolare, bisogna avere pazienza e continuare a lavorare”. Nonostante le difficoltà il River è secondo nel girone, ma per i tifosi della Banda -abituati bene e dal palato fino- il pari senza reti contro l’ultima della classe equivale a una mezza umiliazione.

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La ‘temuta’ classifica Promedio. Dall’anno prossimo torneranno le retrocessioni.

Boca 2-1 Defensa y Justicia

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Dopo una settimana a dir poco convulsa, il Boca trova la prima vittoria stagionale alla Bombonera, importantissima, oltre alla statistica, per continuare la corsa verso l’obiettivo dei primi quattro posti nel girone. Dopo l’astinenza delle ultime 3 partite il Boca era chiamato alla vittoria a tutti i costi per allontanare gli spettri, ma la prima parte di gara screditava totalmente la suddetta voglia di riscatto. Il Defensa prendeva la redini della partita giocando a due tocchi e non dando punti di riferimento all’avversario. Era facile così per l’ex Bou raccogliere l’assist di Carlos Rotondi che superava Andrada per il vantaggio Halcon. L’ex Xeneize, si faceva ancor più rimpiangere data la mancanza di una punta vera nel plantel Boca dopo l’addio improvviso di Wanchope Abila. E a dirla tutta, sembrava una chiara tattica di Russo quella di lasciare l’iniziativa agli avversari per le ripartenze in contropiede, approfittando magari di un errore avversario, tanta era la difficoltà di creare gioco.

Dieci minuti dopo arrivavano in soccorso le ‘famose palle inattive’ ovvero il piano B del Xeneize, per scardinare la difesa avversaria, modalità utilizzata per gli ultimi 3 gol in altrettante partite (sarebbero 4 i gol senza il rigore sbagliato di Villa contro Independiente). Tevez con una zampata gonfiava la rete, trovandosi al posto giusto al momento giusto, raggiungendo al 10° posto nella classifica marcatori all-time Xeneize (92 gol) il ‘mostro sacro’ di Riquelme . Da lì i xeneizes si destavano dal torpore e cominciavano a trovare soluzioni d’attacco grazie a combinazioni in fascia destra tra Capaldo (sempre più terzino fluidificante) e Villa. Entrava anche Zarate a dar manforte, ed era lui che dava il colpo di grazia su assist dell’onnipresente Carlitos, con Unsain, ancora catastrofico (vedasi i racconti delle altre giornate per farsi un’idea). Beccacece usciva così dalla Bombonera maledicendo tutti soprattutto l’arbitro, primo della lista, per un rigore -molto più che dubbio- non assegnato all’equipo chiquito in pieno recupero. Com’era il motto del Becca? Il Boca vince, ma il Defensa enamora? Attualissimo anch’ora oggi.

Talleres 3-1 Independiente

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L’Independiente si lascia sfuggire l’oppurtunità di scappare in classifica, con la vittoria che ormai manca da tre giornate. L’equipo di Falcioni senza il suo bomber Sergio Romero, regala il primo tempo al Talleres che ne approfitta e si porta in due minuti nel recupero del primo tempo in doppio vantaggio, con Auzqui (non si ferma più) e Fragapane. Sembra stimolata la T quando incontra le ‘grandi’, alla seconda vittoria consecutiva dopo il Boca. Nella ripresa l’Independiente inizia a premere e riduce le distanze grazie al Tucu Palacios che trova un golazo riaprendo di fatto la partita. La strada per il Rojo si farebbe in discesa anche data l’espulsione del difensore Martino, ma la squadra dell’Emperador non sa apprezzare il gentile invito.

Sbilanciato nell’estremo tentativo di pareggiare, il Rojo si fa trafiggere in contropiede nei secondi finali con Valoyes (altro che si esalta con le big) che grazie al rigore del 3-1 suggella definitivamente la vittoria della T. Da puntero del gruppo a quarto posto in classifica, con un punto conquistato in tre incontri. Bisognerà ritrovare al più presto la bussola per Julio Falcioni e squadra, considerando che settimana prossima sarà già tempo del clasico de Avellaneda, la sfida dell’anno per le due institucion. “Dobbiamo lasciarci alle spalle al più presto questa sconfitta e pensare a cosa ci aspetta. Costruiremo la squadra migliore per affrontare il Racing”. Ha detto il Dt a fine gara. Ultime novità: E’ notizia di queste ore che 11 (undici) giocatori sono risultati positivi al Covid tra prima squadra e giovanili. Contagiato anche il Dt Falcioni, persona ad alto rischio date le sue pregresse (e attuali) patologie. Fuerza Julio!

Racing 2-4 Godoy Cruz

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A proposito di Racing, la situazione al Cilindro non è tanto migliore di quella del Rojo. Vige la ‘democrazia della proposta di gioco’ da parte di Pizzi, ossia, la consueta e puntuale abitudine di non proporre niente a livello di gioco contro qualunque avversario. A certificarlo, se ce n’era bisogno, l’ennesima dimostrazione nella prestazione contro il Godoy Cruz. Parte forte il Racing, forse troppo, dato che la squadra in campo appare slegata tra i reparti e in totale disequilibrio da centrocampo in giù, con la difesa, sempre in sofferenza ogni qualvolta gli attaccanti del Tomba si proiettano nei dintorni di Arias.

“Paghiamo errori individuali” ha detto Pizzi alla fine della gara, e in un certo senso ha ragione: nel Racing da un pò di tempo fanno la differenza le giocate estemporanee, individuali. Si paga una mancanza di idea di gioco, da sempre punto debole qui all’ombra del Cilindro in questo semestre. E se la settimana prossima arriva il clasico, allora non c’è più tempo da perdere. La sfida, sentitissima dalle due tifoserie, si giocherà al Libertadores de America. E il pareggio che sembra già scritto, apparerirebbe indolare per i due club in questa fase di difficoltà. E la domanda torna sempre quella: che tattica adotterà l’Acade? Ci sarà il bus davanti alla porta come contro il River o la voglia di proporre nonostante un equilibrio tra i reparti ancora precario?

Il golazo della Giornata:

Addirittura doppietta per el ‘Bochi’ Licht del Gimnasia. Il primo è davvero uno spettacolo!

Prossimo turno:

Nella nona giornata spicca su tutti il clasico de Avellaneda tra l’Independiente e il Racing Club. Il Boca sarà all’esame Union, club scorbutico e complicato da affrontare, mentre il River farà ritorno al Monumental contro la capolista Colon. EstudiantesAldosivi sfida interessante, come pure LanusNewells. Difficile che possa arrivare la prima vittoria del Mono Burgos in panchina del Newells.


calcioargentino.it

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