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Grande sofferenza tra i tifosi Boca nell’ultimo giorno del calciomercato argentino. Ieri vari colpi di scena hanno destabilizzato l’ambiente xeneize.

E’ un periodo abbastanza particolare per il Boca Juniors, sempre e inevitabilmente sulla scena dei media locali per i più disparati motivi. ‘Col Boca vai sul sicuro’ dice qualche giornalista, da sempre sulle tracce del club. Ed è così effettivamente, almeno giudicando questo periodo, la società Xeneize non se la passa particolarmente bene tra le polemiche puntuali di ogni settimana.

A partire dalla presunta guerra tra dirigenti e Tevez e continuando dal non gioco visto in campo dalla squadra (ma ancora è troppo presto per esprimersi); passando dal mercato deludente (senza la volontà di prendere un attaccante de jerarchia) e terminando con le immancabili vicende extracalcio che dipingono scenari imbarazzanti nei confronti della società. La vita del tifoso Boca è messa sempre a dura prova a causa del contesto troppo spesso avverso.

Ebbene se non ne avevate abbastanza, l’ultimo giorno di mercato si è scatenato l’inferno per il Club Atletico Boca Juniors.

La Prima notizia della giornata in realtà rassicurava il popolo bostero. Il nuovo ‘flamante’ acquisto Andres Felipe Román era sbarcato nella Capital per diventare il secondo colpo del club dopo il centrale Marcos Rojo. Pazienza per la punta e per il centrocampista mancato, arrivava alla corte del Dt un laterale destro di belle speranze, da poco introdotto nel giro della Seleccion colombiana, sostituendo di fatto quel Buffarini sempre più inadatto e criticato.

PAVON. Ebbene, se la buona onda di speranza aveva scaldato la mattina agli hinchas, ci pensava bene Walter Pavon, padre di Cristian ‘Kichan’ Pavon a destabilizzare l’ambiente sparando a zero su Riquelme e soci dinanzi ai giornalisti.

“Cristian ha subìto una grandissima cattiveria. Io voglio difendere mio figlio perché è un ragazzo che non si sta divertendo a causa delle cattiverie che dicono. Vuole giocare a calcio più di chiunque altro e si è dovuto operare perché è un infortunio che rimanda da più di un anno.”

La questione Pavon è semplice. Il giocatore, ritornato controvoglia dal prestito oneroso dal LA Galaxy, si è riaccasato al Boca dove però ha fatto sapere di non volersi trattenere più di tanto. Da allora sono iniziate delle (presunte) operazioni di rappresaglia della dirigenza, non volendo accettare la prima proposta di acquisto da parte degli americani. All’improvviso poi, ecco l‘operazione chirurgica ad entrambe le caviglie per aspostare delle fastidiose calcificazioni, ma di cui da tempo Cristian convive.

“Spero che mio figlio faccia il Topo Gigio a questa dirigenza” ha detto ancora il padre, richiamando proprio il gesto di protesta che fece Riquelme all’epoca. E poi ancora: “Qualsiasi club è meglio del Boca per Cristian. Il Boca ha preso in giro mio figlio.”

Bene ma non benissimo, considerando le nove del mattino in Argentina. A proposito, a l’operazione chirurgica perfettamente riuscita Pavon postava su IG una foto, tranquillizzando così i suoi followers. Le tappe del giocatore ora sono chiare: Cristian dovrà sottoporsi a circa 60 giorni di riabilitazione per il completo recupero, con la speranza che non si spenga del tutto l’esile fiammella Galaxy.

SCANDALO. Nel frattempo il colombiano Román, il neo acquisto, sta oltrepassando la soglia del centro medico per sottoporsi alla visita. Lasciamolo lì, ci ritorneremo fra poco, perchè nel frattempo sta per esplodere un’altra bomba. Senza preavviso Il Boca Juniors nelle sue reti social dirama un comunicato abbastanza criptico, ma allo stesso tempo molto deciso. Sono le 11:30.

Dopo gli eventi di pubblica conoscenza che coinvolgono un dipendente del club, il Boca Juniors informa di aver già proceduto alla sua sospensione provvisoria delle funzioni secondo i relativi protocolli.’

Disorientamento, smarrimento, ma cos’è successo? Si apprende che un impiegato del Boca è stato ritratto in un video mentre ballava completamente nudo (!) davanti ai giocatori della primavera del Los Andes, (squadra di Lomas de Zamora), con il dipendente in questione membro dello staff anche di quella institucion. Di conseguenza, anche il club albirojo emetteva,congiuntamente al Boca, una nota di condanna.

ROMAN. Finita qui? Magari. Avevamo lasciato Andres Román nella clinica medica con gli elettrodi sul petto in attesa delle visite. Ebbene, dopo il primo tracciato Ecg inizia a esserci un pò di smarrimento tra tecnici sanitari e medici, che borbottano tra loro in una stanza vicina. Dopo poco si riprova ad eseguire l’esame ma la diagnosi purtroppo non cambia. C’è la conferma di una cardiomiopatia ipertrofica, ovvero una patologia cardiaca congenita, la stessa per intederci dello sfortunato capitano dell Fiorentina Davide Astori.

La notizia, diffusa alle 17:30 argentine, era già conosciuta dalla dirigenza Boca e dal calciatore due ore prima. E la scena descritta da chi era presente risulta abbastanza plausibile, con Román Riquelme che cercava di rincuorare l’omonimo Román, sconsolato in un pianto ininterrotto.

L’ennesimo comunicato del club chiudeva la giornata horror, per i tifosi sconvolti e per i media increduli di cotante novità. La trattativa per l’acquisto del terzino inevitabilmente cadeva, con il sospetto che dalla Colombia sapessero della patologia. Ma questo è un’ altro discorso. La cosa che consolava un pò tutti all’interno del Boca è che finalmente si chiudeva una giornata infernale senza altri colpi di scena.

E allora, a questo punto risuona come profetica la frase del ‘famoso’ giornalista precedentemente citata: ‘Col Boca vai sul sicuro‘. Sperando che a partire da oggi, le notizie siano leggermente più positive. Almeno per l’esaurimento nervoso dei tifosi.

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