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Boca vs Libertad 0-0

Il Boca torna alla Bombonera dopo più di sei mesi. E lo fa mostrando un futbol più frizzante rispetto alle due ultime uscite, agile, con passaggi di prima e transizioni veloci. Tevez è il migliore dei suoi, ogni palla in attacco passa dai suoi piedi. Soldano invece è un ignorante. Nel senso che ignora gli assist illuminanti e lussureggianti del Carlitos versione Man Utd. Paradosso del paradosso, da qualche giorno il tifoso Boca inizia a rimpiangere el Wancho Abila, e ce ne vuole tanto, dato che in più di un’occasione il cordobese veniva definito ‘más cruze que joya’, più croce che delizia dagli stessi Xeneizes. A parte le occasioni mancate, si nota come il sistema gioco Boca sia in fase di miglioramento a livello di applicazione degli schemi da parte degli interpreti. Tocchi di prima e sovrapposizioni abbondanti, almeno nel primo tempo, iniziano a deliziare il povero tifoso, orfano del Templo tanto amato. E pazienza se si rimane sullo 0-0 a fine arriva la lieta novella: la matematica premia gli azul oro con la qualificazione agli ottavi. Di più. Il giorno dopo arriva un’altra notizia ancor più saporita: il Boca si qualifica come prima nel girone. Il Caracas infatti, secondo in classifica, riesce nell’impresa di perdere in casa (e male) contro la cenerentola LDU Quito, consegnando così il pacco regalo a calle Bradsen 582. C’è quindi ancora tempo per gli esperimenti di Miguel Russo.

Nacional vs Racing Club 1-2

Il Racing vince alla roulette di Montevideo. L’Academia, in formazione rimaneggiata, era chiamata a guadagnare quel punto necessario per la qualificazione al turno successivo. Ebbene, i pirati di Beccacece sono andati oltre, riuscendo a tornare ad Avellaneda addirittura con l’intero malloppo. Partita strana, con due stati d’animo totalmente differenti tra le due istituciones: il National, già qualificato, intenzionato a non rischiare troppo, il Racing invece desideroso di vendere cara la pelle e assetato di vendetta per la sconfitta interna di due settimane fa. Reniero apriva le danze delle marcature con un preciso diagonale che non lasciava scampo a Rochet, il Bolso poi trovava il pareggio con una sfortunata e comica autorete. E pazienza se il 2-1 arrivava da un rigore concesso abbastanza generosamente, l’Acadé mostrava personalità e coraggio, come del resto già visto nelle partite precedenti. Questa squadra sta assumendo le somiglianze del Dt, mai domo e desideroso di dar battaglia fino al fischio finale. Ci sarà da tremare al pensiero del ritorno del Licha Lopez e Zaracho in squadra. Nel frattempo il Racing si ritrova tra le mani la qualificazione agli ottavi e la possibilità di passare da prima nel girone. Niente male BKCC.

River vs San Paolo 2-1

Se il Racing sta iniziando a metabolizzare le indicazioni del pensieroBeccacece, il gruppo River appare irrimediabilmente plagiato dall’idea mistica/tattica di Gallardo. Se l’arguzia tattica del mister è indiscussa da sempre, la squadra meriterebbe un plauso speciale per il complesso periodo tattico/camaleontico trascorso. Passare da un 4-1-3–2 dell’anno scorso, continuare con un 4-3-3 di inizio post lockdown e terminare con un 3-5-2/3-4-3 non è cosa di tutti i giorni. E tutto in due settimane. D’accordo, il gruppo è rodato, ma i giovani, alla loro prima continuità importante come Alvarez stanno stupendo positivamente, influenzando anche altri come De La Cruz, Suárez, Enzo Perez, mai come ora così brillanti. Primi 35’ perfetti della Banda che palleggia, aspetta e si ripropone in contropiede. Col passare del tempo i valori tecnici/tattici si fanno più equilibrati. Ed è logico considerando che ci troviamo di fronte a una squadra con soli 180’ sulle gambe rispetto a una, il San Paolo, che di minuti ne ha ben 1.880. Il trionfo del River va ben oltre il semplice risultato, come pure per Boca e Racing. Stanno tutte facendo una vera impresa considerando i conosciuti limiti atletici. Un giorno ci diranno la verità.

Delfín vs Defensa Y Justicia 3-0

La cenerentola Delfin ha uno scatto d’orgoglio e impone una lezione di cinicità al giovane Defensa. La squadra di Crespo cerca di riproporre il suo gioco, ma non è serata. I contropiedi fulminei degli ecuadoregni sono letteralmente devastanti, nonostante le varie occasioni da parte verdeamarilla. Da RadioParaguay arriva però la buona notizia: il Santos ha sbancato Asunción e il Defensa rimane ancora secondo nel gruppo. Fra 20 giorni l’ultima giornata, decisiva per le sorti future del Defensa, coscienti però che non sarà una passeggiata. Si andrà a casa del Santos per provare a strappare qualche punto utile, sperando che i brasiliani, già qualificati, abbassino la guardia. Interessante sarà il risultato di Olimpia vs Delfin che potrebbe creare sorprese, con le due squadre ancora in piena corsa qualificazione. Sì preannuncia un finale caliente.

Tigre vs Guaraní 1-3

Si sapeva che sarebbe stata gara dura e infatti così è stata. Il Tigre saluta la competizione con una sconfitta interna a favore di un Guaraní che riesce a prendere il volo per la qualificazione. Se ne va a casa el matador con la coda tra le gambe..ma con ancora un piccolo lume di speranza. Matematicamente, ancora c’è la possibilità di centrare il terzo posto che garantirebbe il ripescaggio in Copa Sudamericana, anche se dovrebbero incastrarsi tra loro algoritmi alquanto cervellotici. Di buono della serata e di questa avventura c’è il bomber Magnin alla sua terza marcatura in tre partite. Per il resto ci si affida all’illusion, soprattutto quella di recuperare i due centrali difensivi, importantissimi per garantire una copertura difensiva, per lo meno adeguata.

Libertadores 2020


calcioargentino.it

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