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L’incognita del turno infrasettimanale conferma quanto la cancha aveva mostrato nel precedente turno. Il River non ferma la sua cavalcata in Liga e ottiene ulteriori tre punti contro il malcapitato Gimnasia rafforzando la fuga. Anche il San Lorenzo non molla la presa e ha la meglio -nientemeno- del Boca nella bolgia del Nuevo Gasometro. Frenano invece le due di Avellaneda, che saranno di fronte nel prossimo fine settimana in nuova edizione del Clásico: il Racing si complica la vita al Cilindro contro la Lepra mentre l’Independiente non riesce ad uscire dal momento a dir poco nefasto. Di seguito, il racconto del turno delle cinco más grandes de Argentina. (E non solo).

11^ giornata

San Lorenzo-Boca Juniors 1-0

Il San Lorenzo supera l’esame ‘da grande’ e si ripropone come valida alternativa al River nella lotta della Primera. Nulla di straordinario in questo equipo, in cui il lavoro quotidiano psicologico e tecnico del Gallego ha trasformato da ‘plantel alla deriva’, dopo l’addio di Troglio del scorsa stagione, ai vertici attuali del futbol argentino. Lodi a tutti i protagonisti di questo sogno, partendo dai vari Gattoni (che sembra finalmente aver fatto pace con i tifosi), Giay, Leguizamon, Braida, Elias, terminando con gli attaccanti Vombergart, Bareiro e Cerruti. Ma il solista di questa orchestra è senza dubbio el perrito Barrios, chiave fondamentale in questo mosaico, spostato da attaccante esterno a trequartista dietro le punte, capace di far girare il motore cuervo come mai gli era riuscito prima. A proposito di San Lorenzo, ve li ricordati i cori contro Lammens e Tinelli e le violente contestazioni alla dirigenza a fine gare? Appunto, ora solo un vago ricordo.

La settimana più difficile dell’anno (fino ad ora) non accenna a terminare. Non bastava la sconfitta in casa contro la cenerentola della Liga, Colón, o la purga dell’ex -mai amato- Wanchope Abila, ora ci si mette anche il Clásico a ‘mettere il carico da dieci’ sulla situazione sportiva di uno dei due club più amati di Argentina. Il Boca sembra voler affrontare il Ciclón nei periodi meno indicati per le coronarie dei tifosi. L’anno scorso accedde dopo l’esonero di Battaglia, quando un Ibarra ancora allenatore della Reserva venne catapultato in Primera da un giorno all’altro. Ora è il turno di Almirón, che in questo stadio, tra l’altro, qualche anno fa veniva contestato nella sua breve parentesi negativa al Ciclón. Il dt azul y oro a fine gara se la prenderà con il gol a freddo, l’espulsione nel momento più importante della sfida e la traversa, e giustamente diremo noi, perchè nessuno gli chiede di cambiare trend in sole poche ore dalla presentazione al Boca. Bisognerebbe invece che qualcuno del Consejo de Boca ci mettesse la faccia e dicesse: ‘fino ad ora abbiamo sbagliato allenatori (Russo/Battaglia/Ibarra) e i risultati sono arrivati grazie alle prestazioni individuali dei giocatori’. Oppure, ‘siamo noi ‘dirigenza’, colpevoli di non dare il giusto apporto ai vari Dt’. Perchè di questo si tratta. Almirón è l’ultima carta in mano a Riquelme in vista delle prossime elezioni presidenziali. Con tutti gli antagonisti (l’ex vicepresidente Pergolini in primis), pronti ad affossare il tecnico al primo errore, a prescindere dai colori che guida. Nella Republica de la Boca non è mai una questione che si limita all’aspetto sportivo.

River Plate-Gimnasia 3-0

Al Monumental si assiste alla sesta meraviglia in campionato di una squadra che ora sta prendendo lo status di ‘ammazza campionato’. Funziona tutto a Nuñez: dalla difesa imperforabile, aiutata dal filtro del centrocampo; all’attacco, che ora erutta fuoco e fiamme ogni qualvolta la palla arriva a Beltrán, Rondón o Borja. Se poi al ritorno dall’ennesimo infortunio Mati Suarez disegna parabole spettacolari, allora, non ce n’è per nessuno, e per Demichelis si fa perfino dura decidere chi mandare in campo. Una fase nuova nel River dopo il ciclo Gallardo sta facendo reinnamorare i millonarios dopo l’ultima stagione a dir poco pessima. Nuovi equilibri, nuove geometrie, Demichelis ora davvero sembra aver cambiato marcia. “Non siamo nemmeno nella metà del torneo, il calcio argentino è molto competitivo” commenta a fine partita il Dt River. “Con 27 punti non abbiamo ancora fatto nulla. Certo, mi piacerebbe che la mia squadra fosse una ‘maquina’ a un certo punto. Voglio che la squadra sia dominante, solida, sempre più aggressiva. A volte lo siamo e questo mi fa ben sperare per il futuro, perchè vedo che siamo sulla strada giusta”.

Racing Club-Newells 0-1

Racing dolce dormire. Dopo una serie positiva di tre vittorie consecutive il Racing ripiomba nei più cupi presagi, nella settimana più caliente dell’anno. Contro il Newells al Cilindro, Fernando Gago perde di colpo credibilità, sicurezze e naturalmente, la partita. C’era il sentore di poter risparmiare forze fisiche contro la Lepra di Rosario. Domenica infatti si gioca il Clásico de Avellaneda e ogni joule di energia è utile per la causa più nobile contro gli odiati cugini. Non si era forse fatto i conti probabilmente con la sete di successo dell’amico Heinze -ex a questo punto- pronto a non accontentarsi del singolo punto. Frittata per la figuraccia davanti i tifosi che invocano attributi per la clasicissima; disastro totale per Mati Rojas, l’uomo più in forma dell’Acadé, espulso dopo un fallo di reazione. Si fa ancora più dura per Gago, che dovrà ricostruire l’aspetto psicologico ancor prima di quello tattico. “Dovremo farci forti in vista di questa partita” ammette el Pintita in conferenza post partita. “Arriva un incontro molto speciale per i tifosi, vedremo in che stato è ogni calciatore. La squadra cercherà di vincere, lottare, giocare e mantenere la calma. Preoccupato? Sì, ma perché volevo la vittoria e per questo dovremo voltare pagina”.

Rosario Central-Independiente 1-0

L’Independiente non risorge dalle ceneri, ma anzi, precipita ancor più in classifica. Nonostante i problemi legati alla dirigenza, alla panchina, alla tranquillità mentale venuta meno ai giocatori negli ultimi giorni, la squadra provvisoriamente ancora guidata da Monzón combatte al Gigante de Arroyito, andando ad un passo dal pari contro il Central che sarebbe più che meritato. Le ultime notizie danno per certo l’arrivo del ruso Zielinski come nuovo allenatore, che potrebbe già debuttare contro il Racing. Ora il Rojo tornerà tra le mura di casa con lo status da strasfavorito, ottimo biglietto da visita per affrontare la locura di un Clásico.

Le altre

Il Talleres non molla e grazie al ritrovato Nahuel Bustos recupera il doppio svantaggio del Colón a Santa Fé. Providencial.

Arriva una nuova vittoria per il Rosario Central che al Gigante di Rosario incassa i tre punti. Miguel Russo fa sognare i tifosi canallas.

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