Doveva essere un fine settimana di festa dato il ritorno alle competizione nelle serie inferiori argentine; si è assistito invece a sangue e morte nelle canchas di periferia. Il bollettino dell’ultimo turno parla di due morti a causa di regolamenti di conti all’interno delle barras e l’innalzamento preoccupante della violenza nel fútbol argentino.
CHACARITA. Il club funebrero piange la scomparsa di Jorge Daniel Durán, 43 anni, tifoso del Chacarita come i carnefici che l’hanno assassinato in uno scontro interno tra fazioni di barrabravas, per motivi che del futbol hanno ben poco. Dopo un primo tempo relativamente tranquillo in campo e sugli spalti nella popular più calda del rojinigro sono iniziati gli scontri che hanno portato al fatale accoltellamento nei confronti di Durán. Partita contro il Deportivo Maipú temporaneamente sospesa e disperata corsa all’ospedale dove però i sanitari hanno potuto solamente constatare l’avvenuto decesso.
GIMNASIA de MENDOZA. Sangue anche a Mendoza, dove, secondo le cronache locali, due gruppi dei barrios rivali San Martín e Jesús Nazareno si sono dati appuntamento a una stazione di servizio per regolare, nello specifico, la questione relativa alla vendita di biglietti dello stadio Legrottaglie del Gimnasia. Dalle parole però si è passati ai fatti con armi da taglio e da fuoco che sono uscite ben presto allo scoperto, provocando diversi feriti e un morto, Ricardo Valle di 32 anni, trovatosi incolpevolmente nel bel mezzo dello scontro assieme al padre e ad altre sei persone. La partita contro il Defensores de Belgrano è stata posticipata di alcuni minuti, ma giocata ugualmente secondo le direttive federali, nonostante il sangue appena versato nelle vicinanze dello stadio.