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Non riesce al Defensa y Justicia l’impresa necessaria per ribaltare il risultato dell’andata. In finale di Copa Sudamericana ci va la Liga deportiva universitaria di Quito (LDU) che amministra con qualche patema nello stadio Fortaleza di Lanús (per esigenze tecniche), portando a casa la storica qualificazione.

Il Defensa esce a testa alta dopo una ‘finale’ giocata con il cuore e dopo aver stretto d’assedio la retroguardia ecuadoregna per gran parte della gara. Non arriva il gol che poteva innescare la scintilla per innescare la rimonta. Porta stregata quella di Alexander Dominguez, di gran lunga il migliore in campo, di cui il suo palo respinge un colpo di testa di Cardona, mentre sibila a pochi centimetri la ribattuta di Tripichio. il Defensa schiaccia letteralmente gli avversari nella loro trequarti ma poi inevitabilmente concede qualcosa nella ripresa, con l’inesauribile Paolo Guerrero, fermato anch’egli sul palo, e con un’azione irresistibile di Caramelo Martínez, ben neutralizzato dal portiere Bologna.

Si assistono gli ultimi attacchi argentini prima del triplice fischio finale: La LDU Quito stacca il biglietto per la finalissima uruguaya di Punta del Este dove troverà il Fortaleza, qualificato dopo il doppio confronto nel derby brasiliano contro il Corinthians. Per l’Ecuador è la terza finale in quattro anni in Copa Sudamericana; in precedenza, era stato l’Independiente del Valle a ‘ilusionare’ il Paese.

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