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Serata difficile ieri per il River Plate, che esce con le ossa rotta dall’Amalfitani contro il Vélez. Da salvare solo el pulpo Armani, di nuovo determinante tra i pali millonarios. Fra una settimana la rivincita nella bolgia del Monumental.

Va in archivio il primo atto di questo Ottavo, e lo fa nel peggiore dei modi, dove, paradossalmente, di buono c’è effettivamente solo il risultato.
L’1-0 è un risultato bugiardo, “solo” due parate di Armani e l’imprecisione degli avanti di casa consentono al River di tenere aperta una serie che contro un altro avversario sarebbe già stata seppellita.

“Peggio di così non possiamo giocare” ha commentato un lapidario Gallardo.
Ed è impossibile dargli torto.
Il rigore che decide la partita vede protagonista Martinez che sbaglia posizionamento e intervento, un festival dell’orrore difensivo che è solo all’inizio e che avrà molteplici altri capitoli.

Le cose, almeno nella prima frazione, migliorano prendendo metri, con Fernandez che riesce a verticalizzare due volte per Romero e Paradela che serve una bel pallone ad Alvarez, senza mai impensierire però realmente Hoyos.
Secondo tempo incommentabile invece. Il pressing e l’aggressività del Vélez e dei suoi ragazzi ci schiaccia e non siamo mai pericolosi, al contrario loro, che hanno quattro occasioni nitide da gol.

La serie è aperta per il risultato, non certo per la sciagurata prestazione. Tra una settimana non possiamo essere questi e già immaginiamo Gallardo e Biscay lavorare in primis sulla testa dei ragazzi.
Appuntamento tra sette giorni, lì ci sarà il fattore Monumental a cui aggrapparsi.

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