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Una partita storica, senza precedenti ieri al Cilindro. Un Clasico instradato in maniera abbastanza netta verso il colore Rojo smentisce tutti, stupendo anche i più fanatici dei tifosi Racing. È trionfo per l’Academia, por el sentimiento e la volontà di combattere anche se in svantaggio di due uomini. E alla fine, come nelle più belle favole, il coraggio viene premiato con la Gloria. Che inolvidable Clasico de Avellaneda! Beccacece ne è la figura di questo successo. Arrivato al momento giusto, meritatamente si gode gli applausi. Forse non sarà tutta farina del suo sacco, forse il merito è degli huevos dei giocatori, ma poco importa. Azzecca tutti i cambi con la voglia di provarci nonostante tutto. È lui il condottiero di questa impresa senza precedenti.

La conferenza post partita di Beccacece


“È difficile spiegare a parole le emozioni che questi ragazzi hanno creato. Questa vittoria sarà tatuata nel cuore del tifoso e dei giocatori per sempre. La squadra ha giocato con l’anima, con un entusiasmo elettrizzante. Questa sarà la storia vivente. Questa è un’emozione molto difficile da spiegare. È stato epico, roba da film. “

“Oggi abbiamo mostrato una squadra con carattere, volenterosa di giocare anche nelle avversità, correndo anche dei rischi. E tutto questo ci dà una grande soddisfazione. Siamo molto felici.”

“In 11 contro 11 abbiamo assunto il dominio del gioco, sempre con l’idea di uscire con palla al piede. Abbiamo spostato Mena molto in alto, messo Miranda a lato e Montoya ben aperto. La miglior giocata è stata proprio con il tiro di Montoya.“

“Durante la seconda metà i giocatori hanno trasmesso la tranquillità di una squadra unita, mostrando solidità, concentrazione e nel gioco. Sono molto grato a loro. È molto positivo per noi ottenere risultato dal lavoro che facciamo.”

“Si può giocare bene o male, ma non possiamo rinunciare all’anima. I giocatori hanno giocato con l’anima. Siamo rimasti in otto per un un breve periodo (Cvitanich è uscito per farsi medicare) ma non si è notato perché tutti hanno dato oltre il 100%. L’allenatore quando vede questo è felice, vogliamo che questa felicità sia condivisa con con i tifosi.”

“L’entusiasmo dei tifosi è stato commovente. Non sono stato sorpreso, perché come allenatore molte volte sono venuto qui e l’avevo visto e capito. È qualcosa che ha fatto emozionare tutti e oggi non ha fatto eccezione.”

“Abbiamo un gruppo e non siamo solo undici giocatori in campo, quelli entrati dalla panchina sono stati fondamentali. La verità è che ora ho molte immagini che mi vengono in mente e mi fanno commuovere. Il calcio è questo, il calcio è emozione. Ecco perché sono sicuro che la gente non dimenticherà questa partita.”

E alla fine, sul suo cambio di lato ad Avellaneda: “Non ho mai dubitato di essere sul marciapiede giusto. “


calcioargentino.it

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