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Dopo il successo nella prima amichevole la Selección Sub-23 guidata da Javier Mascherano esce battuta nella ‘rivincita’ dai pari età del Messico con un netto 3-0. El Jefecito ne approfitta per fare esperimenti tecnici-tattici, cambiando otto giocatori rispetto alla gara di tre giorni fa, ma non trova le risposte desiderate. Al termine dei primi quarantacinque minuti, nonostante la chiara occasione di Gondou (Argentinos) su buona combinazione tra Varela (Boca) e Paz (Real Madrid), è il Messico che si porta in vantaggio su calcio di rigore siglato da Santiago Muñoz, dopo l’atterramento in area dello stesso attaccante.

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Rispetto alla prima amichevole Mascherano cambia 8/11 della formazione. Dietro all’unica punta Gondou ecco Castro ed Echeverri.

Nella ripresa l’Albiceleste spinge alla ricerca del pareggio ma non riesce ad impensierire il portiere Tapia come vorrebbe. Anzi, al 17′ soccombe nuovamente dal tiro fuori dai 25 metri di Árciga che sorpende sul primo palo il portiere Iacovich (Estudiantes) facendo ribollire di entusiasmo lo stadio messicano di Puebla.

Mascherano si affida allora a un più offensivo 4-3-3 con l’ingresso di Soulé (Frosinone), dopo quelli di Medina (Porto), Almada (Atlanta Utd) e Beltrán (Fiorentina) di qualche minuto prima, ma la musica non cambia. Era anzi il congiunto tricolore a triplicare al 93′ con lo stesso Árciga in un’azione di contropiede, che sigillava definitivamente il punteggio sul 3-0. Tourné preolimpica dal sapore agrodolce per el Jefecito, che dovrà rimettere mano sugli equilibri della squadra dopo i quattro gol fatti e i cinque gol subìti negli ultimi 180′.

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