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Pais de las maravillas, dove tutto è possibile. Dove anche un pluripregiudicato storico come Di Zeo pensa di candidarsi alla presidenza della ‘Mitad mas uno’, del glorioso Club Atético Boca Juniors. Succede anche questo in Argentina e ne ‘la ‘Republica de la Boca’.

Articolo estratto da Tuttosport del 4 luglio 2023, autore Roberto Colombo.

Succede solo in Argentina: il club più prestigioso del Paese, anzi, dell’intero LatinoAmérica, il Boca Juniors, a dicembre avrà un nuovo presidente e fin qui tutto normale. La particolarità è che potrebbe essere Rafael Di Zeo, leader del Jugador N° 12, la Barra Brava, gli ultrà, del club Xeneize. È di poche ore fa l’intervista a Radio La Red di un amico intimo del capo de La 12, in cui è stata confermata ufficialmente la volontà di Di Zeo di candidarsi, a meno di imprevisti. «Ho visto poco fa Rafa e ho avuto la bella notizia che ha deciso di candidarsi alla presidenza. Ha risolto i problemi con la Giustizia ed è una persona che conosce il club. Ha preso questa decisione e sono sicuro sia un bene. Guardate cosa ha fatto Raul Gamez nel Vélez Sarsfield. Pure lui arriva dalle gradinate e ha messo la società in un luogo privilegiato», ha dichiarato Fabio Cuggini, di professione parrucchiere dei Vip.

La domanda sorge spontanea: può, in un Paese come l’Argentina, che vive il Futbol (e non solo il Futbol) con passione travolgenta, un capo ultrà non avere conti in sospeso con la Giustizia? Nel caso di Di Zeo la risposta è assolutamente sì; sia il gran capo de La 12 che i suoi collaboratori più stretti come Mauro Martin, sono tornati a coordinare il tifo infernale de La Bombonera 2 mesi fa, ad aprile, in occasione della sfida tra il Xeneize e il Colon dopo 6 anni di assenza per Derecho de Admisiòn, il Daspo in salsa bonaerense. Il divieto di assistere alle partite era stato deciso dopo una causa per occultamento aggravato di un sequestro a scopo estorsivo realizzato da Maximiliano Oetinger allora numero 3 della Barra Brava. Assolto da questo procedimento e tornato allo stadio, Di Zeo ora è pronto a un passo importante: tentare di contrastare Juan Roman Riquelme, attuale vicepresidente esecutivo e, per bocca di tutti, futuro Numero 1.

Di Zeo spiegava nel programma “El loco y el cuerdo”, che va in onda su YouTube: «Mi piacerebbe essere dirigente del Boca. Se potessi, parteciperei già a queste elezioni. Se le condizioni fossero soddisfatte, si, senza dubbio. E sono legalmente autorizzato a farlo. Mi piacerebbe aiutare il club da un altro lato, dopo che lo faccio da molto tempo dagli spalti».

In attesa della definitiva conferma del diretto interessato, la strada sembra ormai essere tracciata. Una prova? I volantini che sono stati distribuiti allo stadio durante il match contro il Lanus con la frase “Rafa Dirigente”, seguito da una foto del leader de La Doce e un’urna con dipinto lo stemma del club. Nella parte in basso a destra si legge ‘Perché no?‘, una domanda retorica.

Un commento su “Il capo della Barra candidato presidente del Boca? Rafa Di Zeo ora ci pensa

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