1 9 minuti 3 anni

E’ iniziata nel fine settimana scorso una nuova Primera División che proclamerà, prima della Copa del mundo, il nuovo campeón argentino. 28 squadre, 27 partite in programma e due retrocessioni. Si inizia a fare sul serio.

Nel 1° turno di campeonato argentino si registrano le primissime vittorie di Racing, Talleres, Argentinos, Boca, Newells, Platense e Tigre che balzano immediatamente in testa alla classifica generale. Pari nel clasico Platense tra Estudiantes e Gimnasia e in quello porteño tra San Lorenzo ed Estudiantes. Il River, detentore del titolo, viene fermato dal Defensa a Florencio Varela. Colpazos estrni di Newells e Tigre. 29 i gol della prima giornata. Andiamo ad analizzare le gare delle cinque grandes de Argentina.

1^ giornata

Barracas Central CBA1-1
ATucuman Colón1-1
SanLorenzo Independiente1-1
Banfield Newells1-2
Platense GodoyC2-1
Patronato Vélez1-1
Racing Huracán2-0
Unión Tigre1-2
Talleres Sarmiento2-0
Estudiantes Gimnasia1-1
Boca Arsenal2-1
Defensa YJ River0-0
RCentral Lanús0-0
Argentinos Aldosivi2-1

Defensa YJ 0-0 -River

Beccacece all’improvviso si dirige verso Herrera del River e inizia a saltare, impedendogli di eseguire la rimessa laterale. Il motivo è che il tecnico vuole approfittare della palla fuori per eseguire dei cambi. Siamo al 90′ ed è ancora 0-0 tra Defensa y Justicia e River. Interviene el Muñeco che, estrefatto, gli urla: “Che caxxo fai, ma sei pazzo?!” Di tutta risposta Beccacece gli risponde: “Chi caxxo sei, che ti sei mangiato boludo?!”. Pochi minuti dopo arriva il triplice fischio, ma le scaramucce tra i due ancora non si placano. Dalla platea invece, arrivano messaggi d’amore per Marcelo: “Muñe, sai perché ti rispettiamo? Perché tu sarai l’allenatore della Nazionale” e a Gallardo all’improvviso ritorna il sorriso. Si potrebbe riassumere così la sfida al Tito Tomaghello tra Halcón e Millonario, sfida nervosa per tutti i 95 minuti senza vincitori nè vinti. In verità il River perde l’occasione di sfatare la maledizione che perdura da ormai cinque anni, quella cioè, di tornare a vincere nei primi 90 minuti dei tornei nazionali. Un punto conquistato a Florencio Varela, comunque non è da mai da buttare via, con la squadra di Beccacece che quest’anno vuole tornare negli standart ‘abituali’, di conquistare un posto nelle Copas. Più tardi tornerà il sereno, con Gallardo e il Becca che minimizzeranno l’accaduto. “Gli ho detto cosa stesse facendo, tutto qua” da parte River. “E’ importante che si parli di quello che è successo in campo, perchè altro non è successo nient’altro” dirà poi Beccacece. “Parliamo del gioco, sono cose che succedeno nel calcio, nulla più”.

Boca 2-1 Arsenal

“E’ il sogno di ogni tifoso quella di esalare l’ultimo respiro alla Bombonera“. “E’ la morte più bella in assoluto” dice qualche altro tifoso intervistato dalle tv locali. In effetti non è una modalità propriamente comune quella di esalare l’ultimo respiro nel Templo nel bel mezzo della festa per l’ultima stella conquistata. Domenica notte è avvenuto il dramma alla Bombonera, con un tifoso che non retto le emozioni e se ne è andato tra i cori dei suoi compagni xeneizes. Che sia la morte migliore o che abbia scelto il momento giusto per andarsene resta puramente soggettivo, anche se in effetti, poteva accadere in fila in banca o seduto al lavoro in ufficio. Rimane purtroppo, il dolore estremo di una famiglia che perde il proprio marito e padre a soli 67 anni, assistendo ad una partita di calcio. In ogni caso, sul campo, il Boca parte bene, vincendo la prima contro l’Arsenal grazie alle intuizioni di Zeballos e la cinicità di Villa, ancora al centro della tormenta per le vicende giudiziarie personali. Si preannuncia un interessante campionato per gli Xeneizes, desiderosi di scucire dal petto dei rivali River lo scudo conquistato lo scorso anno.

Racing 2-0 Huracán

Era atteso alla sbarra il Racing, dopo le gioie estemporanee del semestre scorso in Copa de la Liga e le delusioni estreme in Copa Sudamericana di qualche settimana fa. C’è ancora Fernando Gago alla guida dell’Academia, e lo sarà, probabilmente, fino a dicembre 2023, se accetterà il rinnovo del contratto proposto dal Ds Capria. “Crediamo molto in Fernando e lui si trova molto bene in questo club” dice el mago. “Speriamo possa arrivare presto la firma”. Il Racing inizia con il giusto piede in campionato, vincendo la prima in casa contro l’Huracán grazie al gol ‘fortunoso di ‘ Chancalay, che pesca il jolly su punizione. Il raddoppio sarà affare di Jonathan Gomez, appena entrato, che sfrutta un assist ravvicinato di Copetti. Per il resto è il solito Pintita: “Dobbiamo motrare questo atteggiamento in ogni competizione, cercando di garantire che la squadra fornisca la migliore prestazione possibile ogni volta che scende in campo”. Ci sarà da divertirsi questo semestre al Cilindro.

San Lorenzo 1-1 Independiente

C’era molta attesa per la prima del Gallego Insua alla guida del San Lorenzo. Il bilancio risulta positivo, considerando solo i primi quindici minuti della ripresa. Sotto nei minuti di recupero del primo tempo, il Ciclón cerca con orgoglio il pareggio che arriva con Adam Bareiro e fa esplodere il Nuevo Gasometro. Come però da tipica tradizione cuerva l’illusione dura poco, a causa dell’espulsione di Rosané che ne pregiudica la rimonta. Emozioni uniche, comunque, per il neo Dt, che a fine gara cerca gli aspetti positivi: “In undici giorni di lavoro abbiamo raggiunto un ordine, non posso pretendere che la squadra abbia la risposta che cerco. Mi è piaciuta la grinta che hanno giocato nel secondo tempo. Abbiamo anche avuto la possibilità di segnarne uno. più gol. C’è molto da lavorare”.

E’ iniziato un altro semestre di supplizio anche per l’Independiente. Oltre alla certezza di Eduardo Dominguez alla guida della squadra, c’è il caos più totale. Nel plantel, tra assenti nazionali, infortunati, giocatori fuori rosa e in conflitto col club, el Barba ha potuto convocare solo 19 giocatori per la sfida contro il San Lorenzo. Nonostante tutto, si è visto un dignitoso Rey de Copas che ha dominato in numerose molte più occasione del Ciclón la partita. Lo stacco imprerioso di Benegas poi certifica che finalmente che il club può puntare sul suo bomber di razza, dopo i recenti Gigliotti e Chino Romero. La crisi economica e societaria perdura inesorabile. C’è la volonta da parte dell’allenatore di isolare la squadra dalle dinamiche esterne che rischiano di rovinare il lavoro finora costruito. Impresa difficile ad Avellaneda.

Questo semestre non si scherza: due equipos scenderanno in B Nacional

Clásico Platense

Termina 1-1 sul campo tra Estudiantes e Gimnasia, ma la vittoria morale del Clásico sarà tutta del Lobo. A fine gara, al triplice fischio sono scintille a centrocampo tra i 22 dopo che il portiere del Gimnasia, Rodrigo Rey, si rivolge ai tifosi Estudiantes in curva battendosi il pugno sullo stemma. Detta così, sembrerebbe una provocazione nei confronti del pubblico di casa, ma occorre fare una precisazione doverosa. Il portiere soffre di una difficoltà di linguaggio fin da bambino, conosciuta a La Plata e non perdonata dai tifosi pincha durante tutti i 90 minuti. “Questo non è calcio” dirà a fine gara. “Non ha niente a che fare con il più bel gioco del mondo”. E come non dargli ragione.

Extra

Primo gol di Mauro Zarate nel Platense dopo il ritorno nel futbol argentino. Maurito cerca riscatto dopo le avventure infruttuose in Brasile.

Prossimo turno

Nel prossimo turno spicca il Clásico di Santa Fé tra Colón e Unión. Il River ospita l’Atletico Tucumán mentre il Boca va a Santiago del Estero contro il Central Cordoba. Lanús-Defensa y Justicia, Newells-San Lorenzo e Independiente-Talleres le altre sfide imperdibili.

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