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CONFUSION RACING

Periodo davvero complicato per il Racing che nella notte di giovedì subisce la quarta sconfitta (su quattro partite giocate) in campionato. L’Academia sbatte contro il muro dell’ottimo Atletico Tucuman, a punteggio pieno con 12 punti, che riesce così a qualificarsi alla fase successiva de la copa.

Il Racing si presenta alla partita con problemi su tutti i fronti:

  • a livello societario, con la delicata situazione riguardante Milito, che nella giornata di domenica annunciava di non proseguire nel suo incarico causa divergenze con il presidente;
  • con la lunga lista di infortuni che ha colpito la rosa in tutti i settori del campo;
  • con la leadership di Beccacece, messa di nuovo in discussione.

In più martedì notte si giocherà l’andata degli ottavi di finale di Libertadores contro il Flamengo, campione uscente, che aumenterà ulteriormente la tensione.

Per questo, il DT preserva i titolari e schiera una formazione molto giovane, con età media di poco superiore ai 23 anni e ben cinque titolari assoluti, con il solo Cvitanich a sostenere il peso dell’attacco, il quale però, rimane in campo solo una ventina di minuti, a causa di nuovo problema muscolare. Nonostante questo, il Racing tiene bene il campo e anzi ha l’occasione di passare in vantaggio al 28’ su calcio di rigore. Purtroppo Dominguez si fa ipnotizzare dalla bellissima parata dell’eterno Lucchetti.

L’Atletico inizia allora ad attaccare con più convinzione e passa al 35’, con gol di Melano, autore di un’ottima partita, per poi raddoppiare e chiudere definitivamente l’incontro al 69’ con il gol dell’attaccante Heredia.

Come poi ha sottolineato Beccacece nella conferenza stampa post partita, los pibes non hanno giocato male, ma la differenza di esperienza tra le due squadre ha determinato il risultato finale. Il DT si è poi detto convinto del lavoro che sta svolgendo con la sua squadra, dichiarando di essere tranquillo e soprattutto sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi stagionali, quali, la finale di Supercopa Argentina contro il River Plate, posticipata causa pandemia, e un soddisfacente cammino in Libertadores, anche se il prossimo rivale sembra più attrezzato per il proseguio nella competizione.

Match dalle tante emozioni al Viaducto de Sarandì, dove Arsenal e Union, le altre due squadre del girone, hanno giocato una partita a viso aperto, con numerose occasioni da una parte e dall’altra (un legno per entrambe su calcio piazzato, un’espulsione e una papera del portiere per non farci mancare niente). L’Arsenal, passato in vantaggio sul finire del primo tempo con il gol di Candia, ha poi subìto la rimonta dell’equipo santafesino nel secondo tempo, con doppietta dell’ex Garcia e autogol proprio di Candia, per poi accorciare definitivamente a dieci minuti dal termine con Carabajal.


Zona 4

ALLARME BOCA

Dopo più di otto mesi il Boca Juniors è riuscito finalmente a sollevare al cielo il trofeo della Superliga vinta a marzo, ma nonostante questo, la sconfitta di venerdì notte alla Bombonera, la seconda consecutiva in casa, lascia qualche preoccupazione in casa xeneize, soprattutto in vista del difficile impegno di Copa Libertadors di mercoledì a Porto Alegre contro l’Internacional.

Il Boca, infarcito di seconde linee, tra le quali spicca il ritorno dal primo minuto di Zarate, ha giocato una partita nervosa (saranno sette gli ammoniti al 90’) e ha completamente regalato il primo tempo al granate, che ha sfruttato i numerosi errori in fase difensiva degli avversarsi (Zambrano disastroso). Il Lanus si portava sul 2-0 con la doppietta di Orsini, ben imbeccato due volte dal gioiellino di casa De La Vega, autore di ottime giocate e anche qualche occasione sprecata.

Nel secondo tempo, con l’ingresso di qualche titolare, il Boca prendeva il controllo del gioco, creando più occasioni offensive (molto dubbio un tocco di mano in area di rigore del Lanus), e sfiorando il gol in più di un’occasione, riuscendo però ad accorciare le distanze solo all’85’ con il gol del solito Abila.

Il DT Russo in conferenza stampa post partita affermava che gli errori individuali erano stati determinanti, ma non si diceva del tutto insoddisfatto di quanto visto, anche se la differenza tra prime e seconde scelte appare molto evidente e preoccupante. Si diceva poi fiducioso per il proseguio in campionato (ora è secondo nel suo girone) e soprattutto in Copa Libertadores, vero obiettivo stagionale e pronta occasione per dimostrare il vero valore del Xeneize.


Zona 3

CONTROLLO RIVER

In molti sostengono che il ciclo del River Plate sia al tramonto, ma finchè Gallardo siederà sulla panchina dei millionarios il River andrà considerato tra le migliori squadre del Sud America.

L’impegno nel sur contro il Banfield ha creato qualche apprensione in più del previsto all’equipo del Muñeco, o meglio Napoleon, che con la solita strategia e lettura della partita è riuscito a ribaltare l’iniziale difficoltà dei suoi ragazzi. Al 16’ del primo tempo infatti un’ingenuità di Ponzio causava un penal per il Banfield, che però l’ex Lollo sprecava malamente calciando alto sopra la traversa.

Con il passare dei minuti il River prendeva il controllo del match e soprattutto nel secondo tempo riusciva a imporre il proprio gioco, grazie anche al rientro di quel Nacho Fernandez, fondamentale per il gioco della squadra. E proprio Fernandez al 61’ e Rojas al 78’ segnavano le due reti che permettevano al River di vincere la partita e issarsi in testa al loro girone.

Due note a margine: l’ennesimo debutto di un giocatore delle giovanili lanciato da Gallardo, questa volta è toccato al diciottenne Simon, caricato al momento dell’ingresso in campo dal proprio allenatore, e la sciocca espulsione nel finale di Carrascal, reo di aver reagito ad un fallo subito e incenerito con lo sguardo da Napoleon all’uscita dal campo.

Anche il River è atteso dall’impegno di Copa Libertadores, martedì in casa dell’Atletico Paranaense, anche se l’avversario non sembra così proibitivo e con un condottiero così nessun obiettivo è precluso.


Zona 2

INDEPENDIENTE APATICO

La situazione in casa rojo è abbastanza caotica ormai da diverso tempo e le prestazioni della squadra ne sono la dimostrazione.

Sabato notte la partita del Libertadores de America tra Independiente e Central Cordoba, terminata a reti inviolate, ha accentuato i problemi atavici di una squadra che fatica enormemente a creare gioco e ancor di più a finalizzarlo. Il DT Pusineri, in vista dell’impegno di Copa Sudamericana di giovedì in casa del Fenix, ha lasciato a riposo numerosi giocatori, ma la risposta della squadra non è stata positiva. Come detto, pochissime occasioni create e un senso di smarrimento generale abbastanza deprimente.

A peggiorare ulteriormente la situazione si aggiunge il brutto infortunio di Alan Franco, che ha lasciato il campo in lacrime dopo aver subito la distorsione del ginocchio, anche se sono attesi esami più approfonditi nelle prossime ore.

Al Cementerio de los Elefantes, nell’altra partita del girone, convincente vittoria del Colon contro il Defensa y Justicia, che permette all’equipo santafesino di qualificarsi alla fase campionato della Copa. Una partita in cui il Colon è stato più cinico dell’avversario nello sfruttare le occasioni create, segnando un gol per tempo, al 34’ con Bernardi e all’88’ con Farias. L’equipo di Crespo invece sembra aver perso un po’ di fiducia nei propri mezzi e il suo gioco veloce fatto di continue verticalizzazioni non sembra più così fluido, anche se l’impegno di giovedì di Copa Sudamericana contro il Vasco da Gama rappresenta un’occasione di pronto rilancio per l’halcon.


Zona 5

VOLO SAN LORENZO

Settimana movimentata in casa San Lorenzo, dove è scoppiato il caso Coloccini, che si è rifiutato di allenarsi con l’indumentaria del club perché ancora pendente di alcune mensilità arretrate. Ma soprattutto movimentata perchè è stata approvata la Ley de la Rezonification, legge che permetterà la definitiva ‘vuelta a Boedo’.

In questo clima instabile c’è stata la gran risposta della squadra che, con la vittoria di domenica contro l’Argentinos Juniors, ha consolidato la vetta del proprio girone. L’equipo di Soso sta attraversando un ottimo periodo e come hanno titolato in Argentina si potrebbe definire San Romero de Almagro, perché la differenza la stanno facendo principalmente i due mellizos paraguaiani.

Il match è iniziato meglio per il bicho, che nei primi minuti di gioco si è reso più volte pericoloso, ma poi il San Lorenzo prendeva le redini del gioco e sbloccava il risultato al 44’ con il gol di Oscar Romero, su assist del fratello Angel, che a sua volta, al 55’ si metteva in proprio e con una punizione magistrale all’incrocio dei pali raddoppiava. Con l’inerzia dalla propria parte los cuervos controllavano il resto della partita senza correre troppi rischi, consapevoli della loro superiorità.

In ottica Copa, l’assenza di impegni internazionali è sicuramente un vantaggio per il San Lorenzo, che può arrivare più pronto e concentrato nella fase clou del campionato, anche se il DT, sebbene soddisfatto di come la squadra abbia appreso la sua idea di calcio, si aspetta una maggior e miglior costruzione di gioco.

Estudiantes e Aldosivi, le altre due squadre del girone e entrambe a caccia di una vittoria per migliorare la propria classifica, hanno dato vita a un match frizzante sfidandosi a viso aperto. Il gol vittoria per il tiburon l’ha segnato nel recupero del primo tempo Iñiguez, mentre il pincha può recriminare per qualche buona occasione sprecata di troppo.


Zona 6

In una partita completamente dominata, un ottimo Velez batte in trasferta l’Huracan, con gol di Janson al 27’ e Tarragona al 45’; un match che lascia ottime indicazioni in vista dell’impegno di Copa Sudamericana di martedì contro il Deportivo Cali, anche se errori di disattenzione, come in occasione del momentaneo pareggio di Briasco, andranno assolutamente eliminati se si vorrà proseguire nella Copa.

La partita tra il Patronato e il Gimnasia, di un ancora convalescente Maradona, è stata caratterizzata da tante occasioni create e nessun gol. Da segnalare l’espulsione di Marin (Patronato) al 31’ per un’entrataccia da dietro sulle caviglie dell’avversario, il palo colpito da Carbonero (Gimnasia) da posizione defilata dopo aver superato l’uscita del portiere e soprattutto un contropiede due contro zero incredibilmente non finalizzato dal Patronato.

POSTICIPI FECHA 4

Partita molto tesa al Marcelo Bielsa di Rosario tra Newell’s e Talleres, con interventi molto duri da entrambe le parti per tutta la durata del match. In apertura al 4’ gol del solito infinito Maxi Rodriguez per la squadra di casa e altre buone occasioni per gli ospiti. Poi come detto ha prevalso la furia agonistica con situazioni sempre al limite, come la durissima ‘patada’ di Pochettino nei confronti della fiera, e l’espulsione di Mendez (Talleres) nel recupero del primo tempo. Nella ripresa, sebbene con l’uomo in meno, la T è riuscita a pareggiare proprio con Pochettino al 71’, dimostrando il carattere dell’equipo che consolida la vetta nel proprio girone. Da segnalare infine l’intervento con il quale Gonzalez (Newell’s) ha letteralmente spedito Tenaglia (Talleres) contro la panchina, causando l’uscita dal campo di quest’ultimo. Tensione nel finale anche tra i due allenatori.

Ottima vittoria del Rosario Central in casa del Godoy Cruz, grazie alla rete dell’ex laziale Novaretti al 13’. Vittoria che permette alla banda di Kily Gonzalez di poter sperare ancora nella qualificazione alla fase campeonato della Copa. Il Tomba invece ha confermato le enormi difficoltà in fase realizzativa, non riuscendo a finalizzare le ottime occasioni create.

di Leonardo Galbusera


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