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Il ritorno del Pipa Benedetto visto da un hincha de Boca (argentino).

Penso che la speranza sia la cosa più importante che esista nel calcio. È il sentimento che induce al tifoso di sognare la possibilità di vincere anche quando è praticamente impossibile. Ecco, penso che il ritorno del Pipa sia esattamente la cosa che abbiamo più bisogno in questo momento.

Passano gli anni e l’epoca dorata rimane solo un ricordo nel tempo, assieme a tutti gli idoli che scendevano in campo con la gloriosa camiseta azul y oro. C’era una volta mostri sacri come Riquelme, Palermo, Guillermo, Battaglia, Schiavi e tanti altri. Era rimasto giusto Tévez, l’ultimo idolo in campo, ma poi anche lui se ne è andato lasciandoci senza una vera bandiera in cui credere.

Ovviamente abbiamo Román nel club, che non è un piccolo dettaglio. Sul campo però con chi possiamo identificarci? Con Izquierdoz? Rojo? Salvio? Sicuramente sono giocatori che qualunque squadra sognerebbe di avere in rosa. Ma questo è Boca, come disse Daniele, e noi siamo abituati ad avere degli idoli, dei giocatori che veramente ci rappresentino sul campo dalla testa ai piedi. Oggi sfortunatamente possiamo dire di non averne.

Malgrado ciò, in questo dicembre è cambiato improvvisamente il vento. In un modo totalmente inaspettato è apparso Darío Benedetto nei media di Argentina lanciando criptici messaggi e augurandosi di tornare al Boca da giocatore o da tifoso.

Personalmente non mi sono mai illuso, abituato al famoso mercato de humo mediatico. El nueve ne è andato relativamente da poco, ma la sua mancanza si è fatta sentire eccome in squadra. Nessuno infatti è riuscito ad occupare quel vuoto che lui ha lasciato.

Di colpo, tutti i giornalisti hanno iniziato a speculare sulla possibilità del suo ritorno, normale prassi, nessuna sorpresa dato che i media non hanno argomenti ‘validi’ in questi giorni senza fútbol sul campo. Nonostante le mie convinte remore, le situazioni hanno iniziato miracolosamente a progredire, fino all’inattesa reazione del Consejo de Boca alle parole d’amore del Pipa.

Oggi, il ritorno del Pipa è praticamente cosa fatta dato che stiamo aspettando il suo arrivo ad Ezeiza e la firma sul contratto.
Benedetto però non è da considerarsi un idolo. Ma c’è per caso qualche tifoso che non lo avrebbe idolatrato se il Boca avesse vinto a Madrid in 2018? Il Pipa è tutto quello che NON avevamo oggi. Non è solamente un goleador de jerarquía, è uno di noi sul campo. È il nostro líder.

Ci saranno tifosi che ancora non avranno ancora digerito la sua partenza, che non avranno capito che il sogno dei giocatori è quello di sbarcare in Europa, tanto più di fronte ad una proposta come quella del Marsiglia arrivata sulla soglia dei 28 anni: impossibile da rifiutare. Ci sono poi altri che non gli perdonano di aver lasciato la squadra nel momento del bisogno, non avendo giocato gli ottavi di Libertadores contro l’Athletico Paranaense per non rischiare l’incolumità per il trasferimento alla squadra francese.

Ognuno può pensarla come crede sulla modalità del suo addio, su come se ne è andato. Ognuno può volergli più o meno bene, è certamente è un fatto personale. Ma tutti di colpo ritorniamo ad avere la stessa opinione quando diciamo che lui era precisamente quello che ci mancava in campo.

E allora c’è solo da augurarsi che la seconda avventura sia migliore della prima.

Dale Booca


calcioargentino.it

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