
Ottantacinque anime biancorosse, un Superclásico spettacolare nel punteggio e intenso nell’agonismo. E un Mastantuono che si ritaglia un merito considerevole nella partitissima che paralizza l’intera Argentina. Il River fa suo il 264° confronto più importante di Argentina con un’atteggiamento e una cinicità sottoporta che fa scaldare nuovamente, dopo una prima parte di semestre anonima, il cuore ai tifosi millonarios. Non basta lo squillo di Merentiel, il Boca di Gago deve ammettere la superiorità del Más Grande di Marcelo Gallardo.
L’avvio è dettato dall’intraprendenza del River e dalla remissività del Boca, che cerca di far sfogare i locales, ma forse è troppa l’arrendevolezza xeneize, che con la linea a cinque difensiva e con il centrocampo a quattro difende nella propria metà campo. A prendere l’iniziativa e a rompre il ghiaccio è però il più giovane dei ventidue in campo, Franco Mastantuono, classe 2007, che dai ventotto metri indovina l’incrocio dei pali con una traettoria perfetta, che non lascia scampo al portiere Marchesin. Il Monumental explota e celebra il vantaggio contro l’odiato rivale nel pomeriggio di Nuñez e il pibe del vivaio river si mette ancor più in evidenza nei confronti dei top club europei, già in fila per pagare la clausula di rescissione.
Il River annusa l’odore del sangue e preme ulteriormente alla ricerca del raddoppio, ma è fondamentale l’estremo difensore Marchesin su un colpo di testa ravvicinato di Driussi. Ma nel momento migliore dei millonarios, ecco il lancio lungo del terzino Blanco, non controllato negligentemente da Pezzella, che pesca Merentiel col contagiri: l’attaccante uruguayo è perfetto nell’esecuzione e il diagonale è imprendibile per Armani, in uscita disperata.
Sembra il colpo che può far cambiare la storia della partita a favore dei ‘visitantes‘, ma il River ha il merito di ritornare subito in avanti con un colpo di testa ravvicinato ancora di Driussi, ancora parato da Marchesin, ma che nulla può sulla ribattuta dell’attaccante riverplatense.
Nella ripresa il ritmo cala inevitabilmente, col River che sembra ancora padrone della gara ma col Boca che timidamente si fa vedere dalle parti di Armani. L’occasione che potrebbe cambiare nuovamente le sorti della partita ce l’ha el Chanchito Zeballos, entrato al posto di Belmonte, che spara a lato un pallone a pochi centimetri dal palo destro. Ultimi assalti del Boca ed Armani è ancora determinante su un colpo di testa di Battaglia che va vicino al 2-2. Triplice fischio finale ed è grande l’entusiasmo al Más Monumental. Il River conquista l’ambita vittoria e si rilancia per la seconda parte di Torneo Apertura e per il proseguo in Copa Libertadores. Battuta d’arresto letale per il Boca, che ritorna a far parlare di sè per la mancanza di carattere.