
Nell’ottava giornata di Torneo Apertura torna a ruggire il Boca che dimentica le amarezze in Copa Libertadores col ritorno al successo contro il Central alla Bombonera. Spettacolo al Nuevo Gasometro dove un San Lorenzo mai domo si aggiudica il Clásico col San Lorenzo. Male il River che assapora l’umiliazione della prima sconfitta al Mas Monumental, mentre l’Independiente conquista un punto, nei due atti giocati, sul campo del Banfield.
8a giornata



Boca Jrs-Rosario Central 1-0
Stessa dinamica, stessa forma e stesso contesto. Boca contro Rosario Central per certi versi assomiglia maledettamente al rimpianto più grande di questo 2025: Alianza Lima in Copa Libertadores. Il Xeneize va subito in vantaggio dopo pochi minuti, in una serata bagnata, nel catino ribollente della Bombonera…con Marchesin in porta. Il discusso portiere ritorna nei pali dell’arco compiendo anche in questa gara, parate quasi miracolose, che tengono in ghiaccio il risultato favorevole fino al 90′. Il Boca sembra scrollarsi di dosso con rabbia le polemiche delle ore precedenti – che ora costringeranno i tifosi a vedere le Copas dalla Tv -, con un atteggiamento finalmente rabbioso e convinto fin dai primi minuti. È però mera illusione, perchè il Rosario Central, che invece ha carattere da vendere dopo il recente Clásico rosarino vinto, lascia sbollire i padroni di casa per poi prendere le redini della partita, insidiando di continuo la porta, strenuamente difesa da Marchesin. E allora sorge spontanea la (retorica) domanda: se non ci fosse stato l’avvicendamento tri i portieri prima dei rigori, come sarebbe andata a finire in Libertadores?

River Plate-Estudiantes 0-2
Il River perde l’occasione di diventare grande, l’imbattibilità stagionale e quella interna del Monumental. Tutto accade in novanta minuti da dimenticare per i tifosi riverplatensi, illusi da un Driussi ancora impalpabile e ancora (incomprensibilmente) presentato dal primo minuto da Gallardo. L’Estudiantes gioca semplice, due tocchi, con semplici linee di passaggio ed efficaci. Il vantaggio, dopo appena 9 minuti, certifica che il lato destro della difesa millonaria presidiato da un Acuña in veste volante, sarà il punto debole dove il Pincha concentrerà i suoi attacchi. Sotto di un gol il River non riesce ad uscire dallo scacco in cui è posto da un sagace ‘Barba‘ Dominguez. L’espulsione a inizio secondo tempo dell’ex della gara, Enzo Perez, manifesterà ancor più il malessere generale di un River che appare ancora incompleto a livello tattico e mentale, nonostante il mercato faraonico, tutta la pretemporada agli ordini di Gallardo e il vantaggio oggettivo di giocare in casa. Ora la testa alla finale di Supercopa Internacional. Per resettare la stagione al più presto.
San Lorenzo-Racing Club 3-2
Serata da incorniciare per un San Lorenzo che sfata la maledizione dei clasicos non vinti e festeggia il ritorno alla vittoria dopo l’amarezza contro gli odiati rivali dell’Huracán di settimana scorsa. Nel diluvio del Nuevo Gasometro la squadra di Russo colpisce per voglia di vincere a tutti i costi, dal primo all’ultimo secondo di gara. In vantaggio dopo appena 120 secondi con Braida, il Ciclón dapprima ‘bombardava’ la porta difesa da Baldenas e poi si ritrova clamorosamente in svantaggio a inizio secondo tempo. Ci voleva il carattere della squadra – altro segnale positivo degli azulgrana di quest’anno – per ottenere tre punti meritati, che danno speranza per la qualificazione alla seconda fase. “L’ultima sconfitta ci ha fatto male e oggi in casa dovevamo trovare un’altra strada ed è stata una delle partite più belle del San Lorenzo in generale”, commenta il tecnico Miguel Russo al termine della gara. .“Nei primi 20 minuti abbiamo sbagliato 7 situazioni da gol chiare e poco dopo perdevamo. Sono orgoglioso di questa squadra perchè non si ferma mai”. Nemmeno di fronte all’ingiustizia, aggiungiamo noi.
Non si sa se la baldoria delle ultime ore per la Recopa vinta abbia influito al Racing nel perdere una gara, che si era messa clamorosamente nei binari giusti dopo un inizio traumatico. Di certo è che il tecnico Costas non le manda a dire all’arbitro, nemmeno dopo essere diventato, poche ore prima, l’allenatore più vincente del club a livello internazionale. “Non me ne frega niente della Recopa appena vinta”, dichiarava Costas, “qui c’era un un rigore grosso come una casa che l’arbitro non ci ha fischiato”, riferendosi al contatto del difensore Romaña nei confronti di Zaracho. “Non è possibile che il Var non sia accenda mai quando subiamo certe ingiustizie”. Bentornato in Argentina, verrebbe da dire, Racing campeón del subcontinente. Di certo, la notizia positiva è l’affidabilità del secondo portiere Baldenas in una lunga stagione che l’Acadé vivrà, tra torneo locale, Copa Argentina e Copa Libertadores.
Banfield-Independiente 0-0
Dopo Banfield-Independiente divisa in due atti per condizioni atmosferiche al limite a causa delle fortissime precipitazioni sulla Capital, il Rojo festeggia un punto in trasferta che lo legittima, una giornata in più, leader del Gruppo B assieme a Rosario Central e San Lorenzo. “Sono stato più nervoso in questi ultimi venti minuti (del rinvio) che nella prima parte di partita. Perchè in questo breve tempo tutti vogliono vincere e allora non bisogna commettere alcun errore per non buttare alle ortiche un punto in trasferta, anch’esso prezioso”. Il Rojo continua la serie positiva guardando tutti dall’alto del primo posto. Non male come primi due mesi di Primera.
Le Altre
Il Vèlez perde la faccia contro l’Huracán e dice addio al tecnico Sebastian Dominguez che lascia dopo l’ignobile record di zero partite vinte e zero gol segnati nel Torneo Apertura. Si conclude già il ciclo del Velez campeón, acclamato solo lo scorso dicembre.
Vincono ancora Argentinos e Tigre che assieme all’Estudiantes compongono ora la triade di testa del Gruppo A