‘Non è finita finché non è finita Racing Club-Independiente de Avellaneda.’
Mentre la Superliga volge al suo epilogo con un nuovo duello tra River Plate e Boca Juniors per la vittoria del campionato, la diciannovesima di ventitré giornate è arrivata. C’è ancora chi si divide tra il sogno di centrare la Copa Libertadores e la realtà che predice la Copa Sudamericana.
Tuttavia, oltre la leggenda dei sette gatti seppelliti e il manichino della Puta violada, esiste il Cilindro.
Fino allo scorso ottobre Sebastián Beccacece ci viveva a 300 metri, cercando di riportare ai vecchi fasti l’Independiente nel Libertadores de América. Missione fallita, anzi conclusa con una rescissione consensuale del contratto: nessun obiettivo raggiunto.
Perché allora stare ancora insieme?
Ma Becca non ha avuto bisogno di nessun trasloco, è bastata una passeggiata più avanti per essere di casa ancora ad Avellaneda. Il problema è che il rosarino, subentrato a Coudet, in 3 match ha raccolto soltanto tre pareggi (Atlético PR, Atlético Tucuman e Argentinos Juniors). Difficile che il clásico possa decidere già le sue sorti, ma nulla è da precludere.
Intanto, molto probabilmente dalla sua il Racing avrà il talismano dei derby: Lisandro López. L’Independiente è la vittima preferita dell’attaccante argentino che gli ha segnato sei volte in dieci incontri.
“Que de la mano de Licha López todos la vuelta vamos a dar” intonano i sostenitori dell’Acadé quando in campo scende Licha. D’altronde quando vede rojo è capace di scene irripetibili: nel 2016, anno del suo ritorno in Argentina, López debuttò con una rovesciata. Allora il Racing era ospite dell’Independiente, ma Licha fu padrone del campo. La sfida terminò sull’1-1 con una rete d’antologia, che raccontò lo stesso delantero: “Né in allenamento né nelle giovanili né nel mio quartiere avevo mai calciato di rovesciata”.
D’altronde, c’è sempre una prima volta…
Ne sarà una, per esempio, per Lucas Pusineri. L’allenatore è rientrato dal Deportivo Cali proprio per sostituire Beccacece sulla panchina dell’Independiente. Reduce dal pareggio contro il Boca Juniors e dal fiammante 5-0 contro il Rosario Central, il neo-tecnico dirigerà per la prima volta il clásico. Tuttavia, in materia ciò che sicuramente non gli manca è l’esperienza: da calciatore con a maglia de Los Diablos Rojos Pusineri ha affrontato dieci volte l’Academia e le statistiche sono abbastanza chiare.
Quattro sono state le vittorie, cinque i pareggi e una sola sconfitta. L’attuale allenatore dell’Independiente, inoltre, era in panchina in quel memorabile derby del 2005. Un giovanissimo Kun Agüero percorse tutto il campo a partire dalla sua metà, gambeteó tutti gli avversari che cercarono di frapporsi tra lui e il gol e finì per segnarlo. Una rete con la maglia numero 10 che lo consegnò alla storia del match (terminò 4-0) e all’Europa. L’anno successivo, infatti, fu quello del trasferimento all’Atlético Madrid.
Leggi anche: ‘ El fútbol de Sabrina ‘ di Sabrina Uccello
Chi quel giorno non c’era e non ci sarà nemmeno domenica alle 23:40 italiane è Pablo Pérez. Il volante di 34 anni di proprietà del Boca Juniors non s’intende con l’attuale dirigenza e ha deciso di rescindere il contratto con l’Independiente. Al tramonto della carriera l’attende il ritorno a casa: il Newell’s Old Boys l’ha già annunciato come nuovo rinforzo per ciò che resta della stagione e magari anche qualcosa in più.
Chi vincerà? Per il presidente Víctor Blanco il suo Racing Club la spunterà ma la classifica dice che tra le due squadre ci sono soltanto tre punti di distacco: la Acadé è decima a 28 punti, mentre l’Independiente 13° a 25 totali. Ma un clásico si gioca per la gloria, per la storia, per la supremazia. Intanto ad arbitrare sarà Patricio Loustau, noto e sfegatato tifoso del Racing. Una decisione che ha fatto storcere il naso ai rivali e che apparecchia già la scena per tutte le polemiche del mondo…
RACING: Gabriel Arias; Iván Pillud, Nery Domínguez, Leonardo Sigali, Eugenio Mena; Walter Montoya, Mauricio Martínez, Leonel Miranda, Matías Rojas; Héctor Fértoli y Darío Cvitanich o Lisandro López.
INDEPENDIENTE: Martín Campaña; Fabricio Bustos, Alan Franco, Alexander Barboza, Juan Sánchez Miño; Braian Romero, Lucas Romero, Domingo Blanco, Cecilio Domínguez; Leandro Fernández y Silvio Romero.
di Sabrina Uccello
calcioargentino.it