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Si ribalta totalmente la situazione dopo le accuse dell’arbitro Andrés Merlos nei confronti del presidente del Talleres, Andrés Fassi, reo a suo dire, di minacce a mano armata negli spogliatoi al termine dell’ottavo di finale tra Boca Juniors e Talleres. Ebbene, ieri abbiamo assistito a un nuovo colpo di scena dopo la pubblicatione di Tyc Sports del video che – invece – vedrebbe Fassi aggredito dallo stesso Merlos, nei concitati istanti dell’ingresso negli spogliatoi. “Mi ha colpito allo zigomo destro”, ha dichiarato Fassi, “in tutta la mia vita non ho mai visto un arbitro picchiare un presidente di club. Merlos dovrebbe essere radiato invece di essere encomiato dalla federazione stessa”.

E di conseguenza è frattura totale col presidente del futbol argentino (AFA), il potentissimo Claudio ‘chiqui’ Tapia, nemico numero uno e colpevole, secondo Fassi, del declino del fútbol interno nazionale. Il presidente del Talleres parla a ruota libera, assumendosi il rischio di certe dichiazioni ma esplicando coraggiosamente il pensiero comune sugli affari poco chiari della Federazione. “Non siamo campioni del mondo in Qatar né due volte campioni d’America, grazie alla gestione del calcio argentino. Questo grazie al fatto che siamo un Paese esportatore e che continua a produrre giocatori che si rafforzano in Europa. Grazie ai giocatori e uno staff tecnico enorme, solo grazie a loro. E non è poco che negli ultimi 30 anni abbiamo avuto Lionel Messi e Diego Armando Maradona, i due migliori giocatori della storia del calcio”.

E poi, il gran finale. “Chiqui Tapia, è più di un anno e mezzo che ti chiedo di parlare. Sono arrivato a Buenos Aires la domenica e non mi hai ricevuto. Nemmeno lunedì e martedì. E mercoledì dovevo tornare a Córdoba. Non solo non mi hai ricevuto ma col tuo comportamento hai ripetutamente danneggiato un’istituzione che merita rispetto. Chiqui, non provarci mai più col Talleres”.

“Sei in un momento in cui puoi passare alla storia come un grande presidente della Federcalcio argentina, ma devi smetterla come hai fatto finora. Smettila di mandare i vostri quattro o cinque arbitri, o quelli che vanno al Var, per avvantaggiare o danneggiare le squadre, il calcio argentino è moltissimo più di questo. E dico a voi, presidenti della Primera División e delle serie inferiori, che avete l’obbligo di lottare per il proprio club, ma anche, di lottare per il futbol argentino. Per questo Talleres non si abbassa ai poteri forti, e per questo Talleres è pregiudicato. Quanto mi vergogno quando ricevo ogni mese il contributo dei diritti televisivi. Cile o Perù hanno ricavi raddoppiati rispetto al calcio argentino. Abbiamo l’opportunità storica di fare un campionato competitivo e invece continuiamo ad incensare un sistema che ci porterà alla rovina. In tutto il mondo non esiste un campionato di Prima Divisione con 30 squadre e una serie B di 38. Basta con la mafia nel fútbol argentino”.

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