1 4 minuti 3 anni

E’ il Papu Gomez, a sorpresa titolare, che in appena dieci minuti timbra il cartellino. Argentina stanca ma vincente: nel giorno del record di Messi arriva la qualificazione ai quarti di Copa America.

Nel giorno in cui Leo Messi aggancia Javier Mascherano in vetta alla speciale classifica di presenze in Nazionale di tutti i tempi (147), la Seleccion Argentina ottiene altri 3 preziosissimi punti che la qualifica matematicamente ai quarti di finale di Copa America. È il gol del Papu Gomez, a sorpresa nel debutto, che sbanca Brasilia e vince contro l’insidioso Paraguay dell’argentino Dt Berizzo. Sarà ora sosta meritata per Messi e compagni prima dell’ultimo facile impegno della prima fase contro la Bolivia.

Sorprende tutti Scaloni all’uscita delle distinte ufficiali: sono quattro i cambi tra gli undici titolari rispetto all’Uruguay. Pezzella al posto di Otamendi, Di Maria per Gonzalez, Gomez per De Paul e Agüero per Lautaro. In pratica è una sorta di 4-2-3-1, con la linea di trequarti formata da Di Maria, Messi e Gomez dietro all’unica punta Kun. E parte bene l’Albiceleste che in meno di 9 minuti ha già la palla del possibile vantaggio. L’avvoltoio dell’area di rigore Agüero però si mette le mani sui capelli dopo aver sprecato malamente. Insiste senza sosta la Selección che passa in vantaggio addirittura col Papu stesso, che freddissimo, supera l’estremo difensore Silva, grazie alla verticalizzazione ‘da manuale del calcio’ del ‘fideo’ Di Maria.

Come baila el Papu!

E’ una bella Argentina quella che si vede dopo il gol: pressa, recupera palla e immediatamente si propone, c’è la dimostrazione che le precedenti partite dopotutto non siano una caso per qualità e velocità della manovra. Ma se nei precedenti impegni la beleza della manovra ‘durava’ almeno un tempo, dopo il vantaggio l’equipo tira i remi in barca, appagata forse dal gol e illudendo troppo presto i tifosi. Salgono in cattedra allora le magie dell’altro Diez, quello guaraní, Miguel Almiron, che interpreta alla perfezione il ruolo di play maker-tuttofare. Piano piano i paraguayi si rendono pericolosi in più occasioni, ma è Messi e soci che avrebbero le occasioni per chiudere la partita. Un tiro libre insidiosissimo di Leo che finisce a lato di un nulla e un autogol annullato per fuorigioco negano all’Albiceleste la joya del raddoppio.

Nella ripresa la situazione in campo si squilibra ulteriormente. Si assiste a un ‘non gioco argentino‘ che di fatto non riesce a porre freno alle insistenti folate dell’albirroja. Sarà la stanchezza, saranno le ultime fatiche, sarà che la squadra dei gemelli Romero è reduce dal riposo e risulta più riposata, ma l’Argentina gioca i peggiori 45 minuti, sino ad ora, della manifestazione. Notevole prestazione, sotto questo aspetto, la difesa albiceleste e la figura di Emiliano Martinez tra i pali, che disinnesca più di una volta in uscita le minacce paraguaye.

Scaloni nel frattempo ne approfitta per fare un po’ di turnover cercando di rimpolpare un centrocampo in sofferenza, ma alla fine ci si accontenta così. Arrivano i tre punti decisivi per il passaggio turno anticipato, unico aspetto positivo (oltre al Papu, Di Maria e Molina) di una nottata, forse, avara di spettacolo.


calcioargentino.it

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