2 5 minuti 3 anni

Scaloni vs Lasarte. Ovvero, come si è svolta la sfida tattica tra i due Dt sudamericani.

La Copa America 2021 dell’Argentina inizia con un pareggio per 1-1 vs il Cile di Lasarte, un risultato che non può essere visto positivamente, visto che per la terza gara consecutiva, gli uomini di Scaloni hanno nuovamente mandato alle ortiche la vittoria (un altro 1-1 vs il Cile e un 2-2 vs la Colombia nelle qualificazioni a Qatar 2022).

TATTICA. Andando ad analizzare rapidamente la gara si nota un sostanziale equilibrio dal punto di vista tecnico, con un leggero dominio territoriale dell’albiceleste (1.19) e una precisione nei passaggi per entrambe le squadre dell’80%.

La differenza, ai fini del risultato finale, l’ha fatta la poca qualità che la squadra di Scaloni ha mostrato nelle scelte offensive, con ben 18 tiri effettuati ma solo 5 in porta (conversione del 27%) a fronte dei 5 tiri del Cile con 4 in porta (efficacia dell’80%).

Anche il valore degli xG prodotti (2.93) aiuta a capire come Messi e compagni abbiano avuto le occasioni per portare a casa i primi 3 pts del torneo, ma non abbiano avuto il livello qualitativo richiesto per poterle concretizzare.

Parlando del gioco dell’Argentina vediamo come le giocate di sviluppavano prevalentemente sul lato destro quello , con la catena Quarta, Montiel e De Paul molto coinvolta (160 tocchi totali).

Nonostante sia stata la fascia destra quella più sollecitata, le principali occasioni sono arrivate dal lato opposto dove la catena Tagliafico, Lo Celso e Nico Gonzales funzionava bene in fatto di movimenti e sincronismo.

In questa giocata, nelle prime battute della gara, vediamo in azione la catena Tagliafico, Nico Gonzales, Lo Celso

Il giocatore del Tottenham, ricevuta palla, attaccherà lo spazio, attirando le attenzioni della difesa cilena, per poi liberare al tiro Nico Gonzales, con Bravo abile a deviare il pallone che andava ad insaccarsi sul primo palo

Questa giocata, avvenuta prima di quella precedentemente descritta, mostra la densità sul lato destro e come poi Lo Celso, ricevuta palla, sia abile a leggere lo spazio sulla sinistra e ad attaccarlo. Da questa giocata si svilupperà poi un cross del #20 che, per poco, non verrà deviato in porta da Lautaro, bravo ad attaccare il secondo palo.

I problemi per quanto riguarda la squadra di Scaloni erano nella fase difensiva, in particolar modo nelle transizioni negative che risultavano poco reattive.

Il Cile bravo è stato abile a leggere questa deficienza nel sistema difensivo avversario, sfruttando soprattutto il lato destro argentino che risultava quello più scoperto, con Montiel poco efficace e pronto nei rientri.

In questa giocata, avvenuta nel primo tempo e nata da un lancio lungo, vediamo come Vargas sia abile e reattivo, a differenza degli argentini, nell’attaccare la seconda palla e come sia poi abile a vedere e sfruttare lo spazio sull’out di sx, quello dx argentino. Martinez Quarta è più centrale, Montiel è in ritardo e questo provoca una voragine in quella zona del campo
Anche la giocata che ha portato il Cile a trovare il rigore del pareggio nasce dal suo lato sx, quello dx argentino. In questo caso Pulgar, inseguito da un De Paul e un Quarta in ritardo, ha tempo e spazio per leggere la situazione e imbucare per Vargas che attacca centralmente le spalle di Otamendi. Il rientro frenetico dell’Argentina porterà poi Tagliafico ad effettuare una diagonale ed un intervento scomposto su Vidal, causando il penal.

In definitiva l’Argentina ha mostrato di avere le carte in regola per essere protagonista della competizione, di avere, oltre a Messi, un buon talento distribuito in maniera equilibrata in tutti i reparti, ma per poter risultare vincente e non rimpiangere un’altra occasione persa deve migliorare in efficacia offensiva e nell’attenzione, dinamiche che nelle ultime gare hanno già vanificato 9 punti potenziali.

di RobNiz83


calcioargentino.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libertadores