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La sospensione del futbol in sudamerica e più specificatamente in argentina sta creando gravi disagi fisici e psichici al tifoso medio, ovvero alla gran parte della popolazione. I sintomi variano da ansia, stress, cambiamenti di umore e di comportamento per arrivare alla depressione in prossimità del week end. Nei social poi l’astinenza da stadio assume livelli preoccupanti. Possiamo imbatterci con il delirio, l’ossessione e la rappresentazione della curva nella scala di casa, religiosamente sempre e in ogni caso con la ‘mistica’ camiseta addosso. Insomma, abituati fin da piccoli a vivere nella cancha, trasudando passione e respirando futbol, non è certo per quanto ancora possano reggere i nervi agli hinchas argentini.

AFA y LPF La settimana scorsa è stata decisiva per le elezioni federali in AFA. In collegamento tramite videoconferenza si è giunti all’elezione dell’unico candidato alla presidenza Chiqui Tapia, nel suo secondo mandato fino al 2025. Il presidente è il principale propositore della rivoluzione che si abbatterà in Primera. Senza pensarci troppo è stata silurata la Superliga, ovvero quella lega che si prefiggeva di aumentare il livello di competitività nel fútbol argentino, col proposito di una riduzione a una ventina di squadre. Tapia è andato oltre. Ha bloccato le tre retrocessioni (salvando così il Gimnasia di Maradona), battezzando e benedicendo la nuova Liga Profesional de Futbol, (LPF o Liga AFA), ossia un torneo sotto il controllo diretto del Chiqui stesso, la cui mission sarà quella di arrivare tra qualche anno a 28 squadre nonostante il parere negativo di giocatori e addetti ai lavori. Grondona probabilmente non ha insegnato nulla.

CORONAVIRUS La quarentena in Argentina è stata prorogata ulteriolmente fino al 7 giugno dal presidente argentino Alberto Fernandez per il perdurare dei contagi da COVID-19. Il Sudamerica è diventato il nuovo focolaio attuale del virus anche se in Argentina i numeri sono ancora relativamente bassi rispetto ad altre parti del continente. Al 27 maggio si contano 13.228 contagiati e 490 vittime. Il vero dramma si sta consumendo in Brasile dove si contano 10.000 vittime nelle ultime due settimane. La situazione è ormai totalmente fuori controllo. La politica permessivistica scellerata di Bolsonaro si è dimostrata un fallimento totale, con migliaia di persone ne stanno pagando purtroppo le conseguenze. Vergognosa è stata la sottovalutazione della pandemia da parte del presidente del Brasile.

FÚTBOL Mentre in Argentina non si sono ancora ripresi allenamenti di squadra, si cerca di prevedere quando il pallone tornerà a rotolare. Resterà da capire se si vorrà continuare la Copa Argentina e la Copa Superliga, competizioni utili per l’assegnazione di nuovi posti in Libertadores e Sudamericana. Nel frattempo la Conmebol ha fatto sapere qualche giorno fa l’intenzione di voler terminare i tornei di Copa Libertadores e di Sudamericana 2020, sempre privilegiando in primo luogo la salute degli atleti.

Sono stati formulati protocolli da adottare in competizioni Conmebol qualora si riprendesse a giocare in America Latina. D’altronde ci sarebbe da recuperare anche le qualificazioni mondiali per Qatar 2022, con la Copa America spostata all’anno prossimo. C’è allora da sperare quanto prima che si possa finalmente tornare a parlare di calcio, in sicurezza, cominciando piano piano a tornare nella normalità, dimenticando l’incubo del Covid-19.


calcioargentino.it

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