Articolo di Roberto Colombo, Tuttosport, 12 novembre 2018.
Boca raggiunto 2 volte, River che cuore
Il primo superclasico di finale di Copa Libertadores tra Boca e River finisce 2-2: tra 14 giorni, al Monumental, capiremo quale delle due anime di Buenos Aires potrà festeggiare e quale disperarsi. Il 24 a Nunez si ripartirà dalla parità assoluta: non vale la regola dei gol in trasferta che valgono doppio.
LA NOVITA’ Guillermo schiera il Xeneize con il 4-3-3: Rossi in porta, difesa con Jara, Izquierdoz, Magallan e Olaza; a centrocampo Pablo Perez, Barrios e Nandez, in avanti tridente Villa-Wanchope Abila-Pavon. Gallardo allenatore Millonario alla Bombonera non può avvicinarsi (è squalificato), ma stupisce rinunciando al 4-4-2: davanti ad Armani ci sono 5 difensori, Montiel, Maidana, Martinez Quarta, Pinola e Milton Casco. A centrocampo ecco Palacios, Enzo Perez e Pity Martinez, mentre il duo offensivo è composto da Santos Borré e Pratto. Il match è frizzantissimo, col Boca che, sospinto dai 48 mila fedeli, colleziona 2 angoli in 180”. La prima conclusione verso la porta, però, è del River: punizione del Pity Martinez su cui Rossi è reattivo, così come è strepitoso, al 15′, su Santos Borré.
BRUTTA TEGOLA Il Boca appare contratto e non aiuta la confidenza del Xeneize l’infortunio che azzoppa Pavon, costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare al 27′: Al suo posto entra Dario El Pipa Benedetto, l’eroe della doppia semifinale col Palmeiras (doppietta all’andata, gol qualificazione al ritorno a San Paolo). Guillermo rimodella la squadra: si passa a un 4-4-2 con El Pipa e Wanchope e Villa spostato largo a sinistra a centrocampo, con Nandez sulla fascia opposta.
BOTTA E RISPOSTA Il Boca inizia a macinare gioco e alla vera prima occasione (34′) trova il vantaggio con un tiraccio di Wanchope Abila su cui Armani non è impeccabile. Manco il tempo di esultare, però, che Pratto sigla il pari in diagonale. Il Boca accusa il colpo e al 40′ risale in cattedra Rossi che sembra Garella e con i piedoni allontana un tiro a botta sicura del Pity Martinez; sul proseguo dell’azione Santos Borré sfiora il 2-1 con un tiro a giro che esce di nulla. La vecchissima legge del calcio “gol sbagliato, gol subito”, vale anche a Buenos Aires, e così, al 46′ Dario El Pipa Benedetto, entrato 19′ prima, di testa su assist di Villa trova un gol bellissimo per il 2-1.
MOSSA DA PARI Biscay, vice di Gallardo, in apertura di ripresa decide di provare il tutto per tutto: fuori Martinez Quarta, dentro Nacho Fernandez, col River che passa al 4-4-2. La mossa dà i suoi frutti: punizione sulla trequarti, palla splendida del Pity Martinez che Izquierdoz, nel tentativo di anticipare Pratto, devia alle spalle di Rossi. La Bombonera fa finta di nulla, anzi aumenta il volume dei cori: Barros Schelotto prova a ritrovare il vantaggio buttando nella mischia Tevez al 28′, ma in chiusura di gara è Armani a negare la doppietta a Benedetto con una parata mostruosa che salva il 2-2. La prima parte dello spettacolo finisce così, ma tranquilli: il 24 al Monumental si replica lo show.
(6 – continua)
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